Domenica 5 giugno 2018 alle 17 a Matera nella Sala Laura Battista della Biblioteca provinciale Tommaso Stigliani si inaugura la personale “La Terra è stanca” di Giovanni Spiniello.
Interverrà il Presidente della Provincia di Matera, avvocato Piero Marrese, l’artista Giuseppe Filardi, l’avvocato Cristiano Losenno. L’esposizione, che ha il Patrocinio della Provincia di Matera e della Biblioteca Provinciale, si svilupperà al piano terra all’ingresso di Piazza Vittorio Veneto e durerà fino al 28 giugno. Durante l’incontro sarà proiettato un breve video sulle molteplici attività del maestro realizzato da Giancarmine Festa con le musiche del Maestro Mario Cesa.
Giovanni Spiniello, artista irpino con importanti partecipazioni quali la Biennale di Venezia nel 1968, la Quadriennale di Roma nel 1975, la Seduzione dell’Artigianato a Roma nel 1990, segnalato da Crispolti su Bolaffi negli anni ’70, a Matera porterà “La Terra è stanca”, un percorso di ricerca, una personale, che racchiude le sue esperienze a partire dalla grafica con la fossilizzazione oggettuale degli anni ’60 per arrivare alle plastoggettografie e alle tele del Ciclo della Terra è stanca.
“La mia arte – afferma il maestro – è rivolta agli ultimi, fin dagli anni ’60, dal lavoro di strada nei quartieri di Napoli, sulle aie dei contadini, nei paesi di confine come Quadrelle negli anni 70 fino ad oggi con l’installazione di arte ambientale e sociale L’Albero Vagabondo che indica le discariche in montagna grazie alle favole e ai disegni dei bambini. L’arte è sperimentazione: sociale e tecnica. È il gesto del contadino, nella mia Semina del colore. È conservazione della memoria, testimonianza, denuncia, con le mie reminiscenze fossili. Le impronte della Fossilizzazione oggettuale degli anni ’70, rinominate cartoggettografie da Crispolti sottolineano il rapporto tra Arte, Natura e Scienza, archiviano le impronte fossili della biodiversità perduta e l’impronta progressiva dell’inquinamento e degrado attraverso gli scarti e i rifiuti sovraimpressi nelle materie. Un percorso che negli anni ’90 si è trasformato nella ricerca del colore, dello spazio, della forma, nelle temperaoggettografie”.
Dal 5 al 28 giugno a Matera, sarà quindi possibile fruire del percorso nell’arte di Giovanni Spiniello, del suo rapporto intimo e d’amore con la terra che oggi è stanca dell’arroganza, della prepotenza, circondata dall’indifferenza. Eppure, vista da lontano, dalla luna, la terra è stanca, sì, ma anche bella, seppur gravata del peso dell’uomo.