Sabato 22 giugno 2019 alle 18.30 al Circolo culturale La Scaletta, in via Sette Dolori 10 sarà inaugurata la mostra di pittura “Le voci di dentro” dell’artista molisano Domenico Fratianni che, fino al prossimo 10 luglio, espone nella storica sede dell’associazione materana una selezione di circa trenta opere, olio su tela, che ripercorrono vari periodi della sua vasta produzione artistica, fino a giungere ai dipinti degli ultimi anni.
L’esposizione, a cura del giornalista e critico d’arte Rino Cardone, è dedicata a illustri personaggi della cultura molisana e lucana che hanno ispirato l’opera di Fratianni, innescando un dialogo interiore con l’artista da oltre cinquant’anni. Tra questi ricordiamo Giuseppe e Francesco Jovine, Giose Rimanelli, Carlo Levi, conosciuto dall’artista in Sardegna, Rocco Scotellaro e Albino Pierro, appartengono a loro “le voci di dentro” che danno il titolo alla personale e continuano a parlare a tutti noi.
Uno degli elementi caratterizzanti della pittura di Domenico Fratianni- ha scritto Rino Cardone nel testo critico che accompagna la mostra- è il paesaggio arcadico, idillico e ideale, entro il quale l’artista “muove” la sua narrazione visuale e la sua capacità di esplicitazione semantico-visiva. Doppio il paradigma estetico da lui adottato per il suo racconto ornato, fatto d’immagini che sono delle proiezioni della memoria e dei ricordi. Il suo primo rimando estetico è rivolto alla vita dei campi, intesa non come svolgimento lavorativo ma come dimensione emozionale, connaturata ad un preciso genere di espressione sociale”.
Pittore, incisore e disegnatore Fratianni ha esposto le sue opere in numerose mostre personali e collettive in Italia e all’estero.
Dal 2000 è il Direttore Artistico della Biennale dell’Incisione Italiana Contemporanea Città di Campobasso. Dal 1965 fino allo scorso anno è stato esponente dell’Associazione Incisori Veneti, con Giorgio Trentin Presidente. Ha ricoperto la carica di Vicesegretario degli Incisori d’Italia per le regioni Abruzzo e Molise nel triennio ’66/’68. Con Carlo Carrà Presidente d’onore e Domenico Purificato Presidente.
All’inaugurazione, con l’artista, interverranno Michele De Ruggieri, socio fondatore del Circolo La Scaletta e il curatore Rino Cardone.
La mostra sarà aperta dal lunedì alla domenica dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20.
Rino Cardone, giornalista e critico d’arte: “Le voci di dentro, la pittura di Domenico Fratianni”
È una pittura di forte impatto emotivo quella di Domenico Fratianni. Una pittura in cui la forma, la figura e il colore sono consustanziali tra loro nello svolgimento di una dinamica immaginifica, che si coagula intorno ad una dimensione fortemente espressiva ed espressionista. Uno degli elementi caratterizzanti di questa pittura è il paesaggio arcadico, idillico e ideale, entro il quale l’artista “muove” la sua narrazione visuale e la sua capacità di esplicitazione semantico-visiva. Doppio il paradigma estetico da lui adottato per il suo racconto ornato, fatto d’immagini che sono delle proiezioni della memoria e dei ricordi. Il suo primo rimando estetico è rivolto alla vita dei campi, intesa non come svolgimento lavorativo ma come dimensione emozionale, connaturata ad un preciso genere di espressione sociale. Qualcosa, vale a dire, che prende da dentro, a contatto diretto con la natura. E che nella pittura di Domenico Fratianni assume un carattere, a tratti, persino, arcaico ed ancestrale. È come se dal primitivo archetipo, che alligna in ognuno di noi, a livello inconscio, Domenico Fratianni riesca a sviluppare, nella sua arte, un processo semantico e morfologico in grado d’identificare e di dare voce allo stato, poveramente esistenziale e solitario, da cui è trafitto l’individuo contemporaneo. Viviamo, oggi, in un’Era dove tutto si sviluppa in maniera caotica e convulsa. Occorre, pertanto, recuperare un sentire emozionale che si traduca in qualcosa di più duraturo e permanente. Il passaggio dalle emozioni ai sentimenti costituisce, di fatto, un atto di elaborazione creativa. I sensi costituiscono, se vogliamo, la porta d’ingresso dei pensieri che trovano nella mente la loro camera di compensazione fantasiosa e fantastica. Domenico Fratianni conosce molto bene questi processi creativi. Li adotta da sempre, in una costruzione mitopoietica di una realtà immaginifica che appartiene al Principio della Parola (dal quale si generò il tutto) e del racconto (dal quale sorsero saghe e leggende). L’impianto prospettico, della pittura di Domenico Fratianni, costituisce un unicum con la trama stilistica delle sue figure. L’imperativo estetico e stilistico, di questo suo genere di pittura, è riconducibile ad una dimensione, nel contempo, georgica e bucolica: da cui trassero ispirazione estetica e sostanza formale – a metà Novecento – una serie di artisti d’impostazione neorealista. Alcuni tra loro – e tra questi Domenico Fratianni – aggiunsero, a questa loro visione fantastica, l’afflato sociale e l’istanza meridionalista, quale atto di resilienza e di riscatto sociale, a partire dalla cultura contadina. Tutto questo fa di Domenico Fratianni un artista in sintonia con il genius loci generato da una regione, da una terra, il suo Molise, che stende, oggi, le sue ali, con questa sua mostra che si tiene alla Scaletta di Matera, alla Capitale Europea della Cultura per il 2019. Un atto di reciprocità intellettuale che avrà, di sicuro, dei risvolti estremamente significativi sul doppio piano artistico e culturale, in termini di relazioni che si potranno consolidare, sviluppare e persino nascere tra gli artisti (e non solo) di queste due regioni, così tanto vicine tra loro.