La mostra fotografica allestita nelle sale del Castello di Miglionico dal gruppo fotografico “Scatto Lucano” il cui tema “Lucania Terra da Amare” permetterà di compiere un viaggio virtuale nei tanti magnifici luoghi della regione Basilicata tra cui “L’antica filanda De Rosa” che ha ospitato in agosto un loro vernissage.
Un incontro tra storia, artigianato, tradizioni e prelibatezze in programma sabato 18 settembre e domenica 19 settembre 2021 nel suggestivo Castello di Miglionico situato sulla sommità di una collina del Materano dalla cui posizione strategica domina tutta la valle del Bradano, noto come Castello del Malconsiglio per la congiura dei Baroni del 1485.
Il Castello sarà scenario della “Sagra dei fichi secchi”, l’evento eno-gastronomico organizzato dalla Proloco di Miglionico, divenuto un appuntamento fisso giunto alla sua XIV edizione.
L’iniziativa darà spazio a tanta musica ed esclusivo artigianato locale, quello dei caratteristici panieri che contenevano i frutti, ceste fatte di canne e ramoscelli di vimini.Ma non mancherà uno spazio culturale per la conoscenza è l’approfondimento del territorio, il convegno ” Il Lago di S.Giuliano, storia di un’oasi”
La Lucania una continua scoperta con “Scatto Lucano”: immersioni tra manifestazioni della tradizione, chiese, borghi, archeologia, luoghi abbandonati, dimore storiche, monumenti , uomini e donne, volti che appartengono ai paesaggi in cui perdersi, tutto nel sorprendente book degli autori Claudio Bernardi, Rosa Maria Bernardo, Vito Bozza, Angela Demma, Mario Bruno Liccese, Rossella Persia, Sonia Pistoia, Nicola Tofuno, Francesco La Centra.
Protagonista assoluto è il fico in una festa volta a valorizzare un frutto tipico del territorio, nei tanti stand gastronomici dove poter gustare le delizie legate a questo magnifico prodotto.
Un luogo di delizie e gioia assoluta per il palato, una festa che celebra e valorizza un frutto genuino e d’eccellenza, che ancora oggi viene coltivato, lavorato e conservato in modo naturale. L’usanza di far essiccare i fichi e farcirli di frutta secca, ha origini antichissime, nel mondo greco il fico era un alimento diffuso e popolare, si poteva consumare in qualsiasi periodo dell’anno, essiccato e accompagnato al pane d’orzo ed al formaggio di capra, che spesso costituivano un pranzo completo. Risale a qualche anno fa un’importante scoperta dei ricercatori dell’Università di Harvard che dimostra come il fico fosse coltivato molto prima di quanto si pensasse, circa mille anni prima dell’orzo e del grano.
Le prime civiltà agricole in Mesopotamia, Palestina ed Egitto coltivavano già il fico, favorendone poi la diffusione in tutto il Bacino del Mediterraneo.
Pausania, scrittore e geografo, narra del fico sacro di Eleusi, protetto da un portico. Anche filosofi e pensatori abbondano nei loro scritti di riferimenti costanti al fico e ai suoi frutti.