Domenica 6 ottobre 2019 alle ore 18,30 nello Spazio Galleria Arti Visive, via delle Beccherie 41 a Matera è prevista l’inaugurazione de “La danza degli ulivi”, il lavoro di Massimo De Gennaro, nell’ambito della rassegna “Mat 2019 – Coscienza dell’uomo”, progetto fotografico curato da Francesco Mazza e Maurizio Rebuzzini, La mostra resterà aperta fino al 20 ottobre. Una nuova esposizione che, ancora una volta, ricorda al pubblico cosa sia Coscienza dell’Uomo e le mostre che ne fanno parte. Fotografia, e nient’altro. Senza contorni e sovrastrutture.
Nel suo lungo e intenso percorso, la rassegna, promossa dalla Cine Sud di Catanzaro, ha compiuto una scelta. Quella di proporre e selezionare una fotografia cosciente, umana, in cui non importa come e cosa si fotografa ma perché si fotografa. L’intenzione era una, riscoprire l’umanità che ci circonda, risvegliare negli uomini la propria coscienza, indurre alla riflessione con immagini, sempre accuratamente selezionate, che parlano al cuore di ognuno e lo conducono per mano verso mondi e sentimenti sempre diversi, tutti da scoprire. Non sono le appariscenti fotografie da cartellone, la bellezza è pacata ed elegante, ma si manifesta con forza a chi è capace di guardarla con gli occhi giusti, quelli del cuore. Se la fotografia, per Francesco Mazza e Maurizio Rebuzzini, è un gesto d’amore, ogni scatto è il frutto della passione di chi si avvicina al mezzo fotografico con onestà intellettuale e artistica. È il caso di Massimo De Gennaro che ne “La danza degli Ulivi” non si limita a proporreun insieme di scatti che ritraggono la natura. Ci racconta qualcosa di diverso. Perché, al contrario di chi ha soltanto guardato quegli ulivi, lui li ha visti, li ha sentiti, li ha fatti propri. Ogni albero non è un semplice albero. È il riflesso di qualcosa altro, da solo o in sequenza. In ogni foto non c’è solo la natura, c’è la loro fotografia, e, dunque, il cuore dell’autore che aiuta l’oggetto e il soggetto ad incontrarsi per dare espressione a quell’insieme di valori, sentimenti, emozioni che consentono ad una foto di non essere una semplice foto, ma un pezzo dell’anima di chi la compone. Negli ulivi baciati dal sole o velati dalla nebbia, accarezzati dal vento e bagnati dalla pioggia, c’è parte di un passato, ci sono le origini di un uomo del Sud che sceglie di rendere omaggio alla propria terra, la Puglia, con una raccolta di immagini che testimoniano quel sentimento di gioia e malinconia di chi vive altrove ma non dimentica quanta strada abbia fatto e da dove sia partito. Ancora il pensiero meridiano, dunque, è condiviso da un autore che propone una fotografia di straordinario fascino e sconcertante semplicità. È solo la natura, nella sua immediata e sconvolgente bellezza. Nient’altro. Eppure in quei tronchi robusti e secolari, in quella “danza” di rami e foglie, lo spettatore potrebbe scorgere la metafora della vita e dell’esistenza umana. Così, se scopo della fotografia è “mostrare l’uomo all’uomo e ogni uomo a se stesso”, come è solito ricordare Francesco Mazza riportando le parole di Edward Steichen, obiettivo del fotografo è quello di proiettare un pezzo di sé nelle immagini che scatta e al tempo stesso offrire a chi le osserva parte di se stesso.
“Dotato di sentimento gentile e raffinato, formato in parti uguali di cultura e istinto, l’autore (De Gennaro) assolve la condizione basilare della Fotografia, quella di osservare, piuttosto che giudicare, per condividere e partecipare: sia all’atto del fotografare sia nei tempi della circolazione delle immagini”.
Coscienza dell’Uomo e tutti gli eventi in programma sono finanziati dalla Cine Sud di Catanzaro in collaborazione con Hasselblad, Canon, Nikon, Olympus, Panasonic, Sigma, Sony, Tokina-Howa, Toscana Foto Service che hanno reso possibile la realizzazione e la fruizione gratuita degli eventi.
Il progetto è a cura di Francesco Mazza, Maurizio Rebuzzini e Antonello Di Gennaro.