Domenica 6 ottobre 2019 alle ore 17,30 nella galleria Cna di piazza Duomo a Matera è in programma l’inaugurazione della mostra fotografica Woodfire & Pottery con le foto di Bibo Cecchini sulle cotture sperimentali ad Argillà Italiae e sulla residenza di Angelica Tulimiero da Antonio Bonaldi. A cura di Elena Agos. La mostra sarà aperta fino al 23 ottobre 2019 dalle 10,30 alle 13 e dalle 15 alle 19.
Una mostra fotografica per raccontare la magia del fuoco nelle cotture sperimentali a legna della ceramica.
Una passione e una ricerca rinate tra Nove e Bassano nel 2003, grazie a un’esperienza di forno- scultura (sculpturekiln) con l’americano FredrickOlsen, che durante la 6° edizione della Festa Ceramica di Nove Portoni Aperti, coadiuvato da un gruppo di collaboratori di diverse nazionalità e giovani studenti, realizzò Fallingtowers, un imponente doppia scultura, alta oltre 4 metri e mezzo. Venne utilizzata una tecnica particolare di cottura, perfezionata negli anni da Olsen e dalla danese Nina Hole, in cui l’opera è un vero e proprio forno autoportante. L’evento performativo folgorò e contaminò i giovani nella sfida di emulazione e nella proposta di nuove emozioni, tra cui, di fondamentale importanza, ricordiamo l’esperienza del gruppo MADEinNOVE.
Il ripetersi di queste cotture ha permesso lo sviluppo a livello nazionale una rete di esperti fuochisti che si ritrovano, non appena possibile, attorno al fuoco, per cuocere assieme le proprie opere. Ognuno con la propria tecnica ed il proprio stile, il trait d’union è il fascino primordiale del fuoco che trasforma la materia, da fragile ad incandescente, fino a renderla “terracotta” durevole nel tempo.
L’artista artigiano è un factotum che segue tutto il processo creativo: dalla modellazione dei singoli pezzi alla realizzazione del forno. La lentezza della cottura rispetta i tempi della natura e della terra, che a poco a poco arriva al raggiungimento della temperatura esatta.
Una maestria tecnica, saper alimentare e domare il fuoco, una conoscenza antica che altrimenti sarebbe andata perduta essendo oggi i forni per ceramica, elettrici od alimentati a gas, totalmente automatizzati. È questa “slow cooking” che accresce la magia e consolida le amicizie: il fuoco ipnotizza con una calda e crepitante attesa. Ed è così che nel gergo dei ceramisti si parla di “battesimo del fuoco” e del “sacro fuoco della ceramica”, che da Nove lambisce Faenza, Bassano e Saronno; stregando e coinvolgendo nuovi discepoli.
Anche Angelica Tulimiero, ceramista di Avellino, è stata rapita dal fascino del fuoco. Le foto la ritraggono durante la sua residenza artistica, nella primavera del 2019, presso l’atelier di Antonio Bonaldi. Antonio è il “nostro capo-fochista”, collaudatore con il supporto di Fabio Poli di diversi forni a legna, ed artefice ad Argillà Italia 2018 di “Micado, insegui i tuoi sogni”. Una performance che ha estasiato migliaia di spettatori, in cui il fuoco e il gioco sono stati i veri protagonisti.
La rivoluzione di Bonaldi è stata quella di concepire la cottura stessa come opera d’arte, e non più un procedimento come funzionale alla realizzazione del manufatto. Il forno era costruito attorno a quarantuno macro-micado, i tipici bastoncini colorati riprodotti fedelmentein scala gigante con la trafila, che, all’apertura del forno stesso, sono caduti come shanghai incandescenti, dando la possibilità ai fuochisti di giocare la loro tanto attesa partita.
La performance è stata un evento unico ed irripetibile, creato ad hoc per la piazza di Faenza. Ed è grazie a questa continua ricerca e sperimentazione tecnico-estetica che si rinnova il linguaggio ceramico, portatore di un messaggio ancestrale universale, ma anche voce nel dibattito dell’arte contemporanea. (Elena Agosti).
LAmostra è stata promossa da CNA Vicenza in occasione del Makeinitalyfestival, con il patrocinio di AiCC Associazione Italiana Città della Ceramica, Museo Civico della Ceramica di Nove, con il contributo di EBAV. Viene adesso riproposta a Matera in collaborazione con CNA Basilicata.