Quarto appuntamento per I-DEA, un progetto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 sul tema dell’archivio. Questa volta, con la mostra The Land of Cockaigne/ Il Paese della Cuccagna, i curatori saranno Navine G. Khan-Dossos e James Bridle. Il progetto, che inaugura venerdì 18 ottobre alle 18 presso Cava Paradiso mette insieme storie ed oggetti provenienti dal ricchissimo patrimonio della Basilicata che testimoniano la vivacità e la grande quantità di leggende, storie di finzione e personaggi fantastici che popolano questo territorio – e che ancora oggi interagiscono con le nostre vite-. Dagli strumenti musicali costruiti con legno d’alberi e pelli, ai green screen dei set cinematografici: tutto ciò promette altre realtà e attende la nostra meraviglia e la nostra cura.
Per i curatori Il Paese di Cuccagna rappresenta infatti una realtà alternativa, già a portata di mano. Si intravede nelle profondità delle grotte; luccica tra i festeggiamenti ubriachi della festa; brilla nei riflessi laser della luna; esplode in primavera. È lì nelle feste del Maggio di Accettura e della Madonna del Carmine, nonché nei souvenir dei turisti come nei set di Hollywood. I curatori hanno quindi riunito piante antiche e falsi contemporanei, documentari prebellici e moderni successi, cornamuse e satelliti, scienza e rituali, con l’intento di mostrare i molteplici modi in cui la ricchezza del presente immette nuova vita nel passato.
Navine G. Khan-Dossos è un’artista che lavora tra Londra e Atene. Si interessa di orientalismo nell’epoca digitale, geometria come informazione e decorazione e Aniconismo nella cultura contemporanea. Ha esposto al SALT di Istanbul, al Van Abbenmuseum di Eindhoven, al Benaki Museum di Atene, tra gli altri.
James Bridle è uno scrittore e un artista che lavora tra nuove tecnologie e a cavallo tra più discipline. “New Dark Age”, il suo libro su tecnologia, politica e società, è stato pubblicato da Verso nel 2018 e uscirà in italiano con Nero nel 2019. Ha pubblicato articoli su Wired, the Atlantic, the New Statesman, the Guardian e the Observer.
Nel frattempo, dal 7 ottobre, lo spazio I-DEA è in transizione accompagnando i visitatori da Thauma: Atlante del Gesto curato da Virgilio Sieni a Il Paese di Cuccagna di Navine G. Khan-Dossos e James Bridle. Le strutture espositive di I-DEA verranno riposizionate e ri-assemblate in nuove modalità da Elisa Giuliano, Martha Schwindling e Antonio Elettrico per Open Design School in attesa dei materiali de Il Paese di Cuccagna, mentre quelli di Thauma saranno presentati in nuove forme man mano che i pannelli di immagini e oggetti vengono smontati e spostati nello spazio. I visitatori avranno l’opportunità di seguire una delle fasi più sperimentali del progetto durante la quale le idee e le azioni prenderanno forma simultaneamente. Durante questa transizione, alcuni materiali d’archivio selezionati da Sieni acquisiranno nuovi significati attraverso lo sguardo di Khan-Dossos e Bridle. Le due mostre, una nella sua fase finale e l’altra ancora in fase di preparazione, convergeranno insieme alle discipline che le informano: da una parte la coreografia e dall’altra la pittura, nuove tecnologie e lo studio di reti di informazione visibili e invisibili. La squadra curatoriale e di exhibition design sarà disponibile per raccontare ogni fase della transizione al visitatore.
Nello spazio di questa transizione, dal 9 fino al 17 ottobre, tutti i giorni dalle 17 alle 20, i curatori e Matera 2019 invitano il pubblico di tutte le età a partecipare ai laboratori aperti di cartapesta coordinati dal maestro Raffaele Pentasuglia, per realizzare un manufatto che sarà poi parte integrante della mostra I-DEA. Questi momenti si inseriscono perfettamente nell’ambito di un progetto sempre più partecipativo che ha visto i cittadini e i cittadini temporanei, ad esempio, protagonisti della tappa a cura di Virgilio Sieni. Con Navine G.Khan-Dossos e James Bridle chi aderirà realizzerà una moltitudine di piante e frutti in cartapesta che saranno poi appesi alle colonne provenienti dal set del film Ben-Hur, parte della mostra, nell’hangar di Cava Paradiso ed entreranno a far parte dell’allestimento. Al termine della mostra i partecipanti potranno portare a casa il pezzo realizzato (per partecipare idea@matera-basilicata.it con oggetto iscrizione lab cartapesta; accesso con passaporto Matera 2019).
I-Dea e Open Design School e sono i due progetti pilastro di Matera Capitale Europea della cultura 2019 a cura di Joseph Grima, sotto la supervisione di Rossella Tarantino, Manager Sviluppo e relazioni della Fondazione, e con il project management di Rita Orlando.
I-DEA, a cura di Joseph Grima e Chiara Siravo, curatrice associata, esplora gli archivi e le collezioni della Basilicata da un punto di vista artistico. Artisti e designer, la cui pratica trova i fondamenti nella ricerca, sono stati invitati a curare mostre consecutive utilizzando gli archivi come punto di partenza. Lavorando con una serie di materiali e documenti apparentemente sconnessi tra loro, gli artisti sono invitati ad immergersi negli archivi trasmettendo la loro interpretazione sotto forma di una mostra temporanea. Open Design School ha disegnato un sistema di allestimenti aperto, modulare e movibile che possa portare umiltà, dubbio, curiosità e uno spirito anti-didattico nella curatela di collezioni e materiali d’archivio. Oltre alle esposizioni permanenti, sono previsti workshop, performance, talk e altri momenti di approfondimento. Il primo a appuntamento è stato a cura del fotografo Mario Cresci, con la mostra Le Due Culture. Artefatti e Archivi (22 marzo – 7 giugno 2019), il secondo con Visione Unica: Cultures of Environmental Manipulation a cura dei duo di designer Studio formafantasma (8 giugno – 11 settembre 2019). Il terzo è stato Thauma, Atlante del Gesto a cura di Virgilio Sieni (12 settembre – 7 ottobre). Ultimo appuntamento a cura di Pelin Tan & Liam Gillick.
I-DEA: Il Paese della Cuccagna
Opening (accesso senza Passaporto) 18 ottobre alle ore 18
Cava Paradiso – Contrada La Palomba
SS7 Matera, 75100
Accesso tramite Passaporto Matera 2019, acquistabile anche presso Cava Paradiso