L’artista originario di Ferrandina e materano d’adozione Nicola Pavese ricorda in una nota che l’omaggio riservato al pittore Luigi Guerricchio dal Polo museale regionale della Basilicata, diretto da Marta Ragozzino, si arricchisce da qualche settimana di una importante mostra documentaria prorogata fino a lunedì 8 Maggio presso la Sala delle Arcate di Palazzo Lanfranchi di Matera. L’iniziativa è curata da Roberto Linzalone e da Michele Saponaro, con la collaborazione di Silvia Padula e di Antonella Carbone, e ripercorre momenti particolarmente significativi dell’artista materano attraverso documenti, disegni, progetti, edizioni d’arte, cataloghi, fotografie di epoche diverse e altre degli Anni ’90 di Giuseppe Maino, insieme a interviste e servizi televisivi di Rai3 Basilicata e di Trm di Matera. Dopo la rassegna “Lo sguardo di Ginetto. Radici e percorsi 1996-2016” (tuttora visitabile al 1°piano di Palazzo Lanfranchi), questo nuovo interessante allestimento dal titolo “Luigi Guerricchio. Ricordi di via del Liceo” conclude le celebrazioni per il ventennale della sua scomparsa. Nel contempo questa importante iniziativa offre la possibilità di scoprire aspetti inediti e sorprendenti circa le vicende umane e artistiche del maestro materano, che ricordo con affetto e che ebbi la fortuna di frequentare con assiduità nei miei anni giovanili.Con Guerricchio ho appreso il “mestiere di pittore” nel suo studio di via Ridola e ho viaggiato in lungo e in largo tra Basilicata e Puglia.E la memoria inevitabilmente mi riporta anche alle diverse mostre allestite da Ginetto, da Milano aPalermo, alle quali ebbi modo di partecipare conoscendo personaggi autorevoli del mondo dell’arte e della cultura.
Così visitando questa mostra documentaria, preso da mille ricordi e forti emozioni, ho pensato che lo stesso allestimento, accompagnato da una accurata selezione di opere di Guerricchio (esposte in permanenza a Palazzo Lanfranchi) non può non diventare itinerante. Si potrebbe, infatti, proporre fino al 2019 in alcune mirate città italiane (non a caso, Potenza, Bari, Salerno, Napoli, Palermo, Roma, Livorno, Milano e Torino) dove Luigi Guerricchio vanta ancor oggi tanti collezionisti e dove ebbe importanti riconoscimenti e relazioni con editori d’arte, galleristi, critici, artisti, intellettuali ed estimatori. Con tale operazione culturale significherebbe riaffidare alla sua pittura e alla sua figura il ruolo di “ambasciatore” della Città dei Sassi, della Basilicata e del Sud, e sarebbe quindi anche una concreta e originale azione promozionale in proiezione di Matera 2019. Invito, dunque, la direttrice Marta Ragozzino e il Polo museale regionale della Basilicata, che con passione e impegno si stanno prodigando per non spegnere il ricordo di Guerricchio, affidandolo anche alle nuove generazioni, a prendere in considerazione questa mia proposta che si potrebbe realizzare con la collaborazione della Fondazione Matera-Basilicata 2019 e delle diverse Soprintendenze presenti nelle città italiane del sopracitato ipotetico percorso.
Come pure bisognerebbe legare il nome di Guerricchio a un importante premio nazionale di pittura e grafica riservato agli studenti delle accademie di Belle Arti e dei licei artistici.
E per concludere questa mia nota – dichiara Pavese – mi permetto di invitare il Sindaco De Ruggieri a collocare su uno dei tre archi che si affacciano su piazza Vittorio Veneto la targa con la dicitura “Belvedere Luigi Guerricchio”, realizzata dal ceramista Peppino Mitarotonda. Rimuovendola, quindi, da quella parete “defilata” e anonima sulla quale, solo per un equivoco, fu sistemata nel 2006. All’epoca, infatti, il Comune di Matera aveva deciso che la sua collocazione doveva essere ben visibile dalla piazza dovendo dare lustro e doverosa visibilità nel tempo al prestigioso artista materano. Anche perché Guerricchio è figlio della città di Matera, che tanto ha amato e che con la sua arte ha illustrato e fatto conoscere in tutto il mondo.
Apr 13