Offrire ai più giovani la possibilità di ammirare dal vivo alcune delle più note opere dell’artista simbolo della Pop Art : Andy Warhol. E’ questo l’intento della Fondazione Sassi che apre gratuitamente alle scuole di ogni ordine e grado la mostra Made in Usa by Andy Warhol.
La retrospettiva, a cura del critico d’arte Graziano Menolascina, sarà aperta al pubblico dal 26 febbraio al 26 marzo 2017 alla Fondazione Sassi – in via San Giovanni Vecchio n.7 nel rione Sasso Barisano a Matera – dal lunedì al giovedì dalle ore 12 alle 18; dal venerdì alla domenica dalle 10 alle 18 orario continuato.
Per le scuole, oltre all’ingresso, è prevista anche la visita guidata gratuita. Per ulteriori informazioni, si può visitare la pagina del sito della Fondazione Sassi dedicata alla mostra: http://www.fondazionesassi.org/evento/made-usa-by-andy-warhol/
Per prenotare le visite : chiamare il numero: 0835 333348 o inviare una mail all’indirizzo di posta elettronica: info@fondazionesassi.org
«Sin dalla sua costituzione, nel 1990, la Fondazione Sassi ha prestato particolare attenzione ai giovani – afferma il presidente della Fondazione Sassi Vincenzo Santochirico – è stata anche sede delle preselezioni interregionali per accedere ai Collegi del Mondo Unito, gli studentati internazionali che fanno dell’educazione una forza per unire i popoli, le nazioni e le culture per la pace ed un futuro sostenibile. Un cammino che vogliamo proseguire insieme alle istituzioni scolastiche, ed è a loro che ci rivolgiamo per invitare docenti e alunni a raggiungerci per questa prima mostra. Sarà l’occasione per conoscere, nel trentennale della morte, le opere di Andy Warhol e per approfondire una corrente artistica, la Pop Art, che ha segnato un’epoca ».
Made in Usa by Andy Warhol, a cura di Graziano Menolascina, è organizzata dalla la Fondazione Sassi in collaborazione con le gallerie d’arte Formaquattro di Bari e Restelliartco di Roma e la Iemme Edizioni.
“La retrospettiva presenta un percorso completo di tutto il lavoro svolto nella carriera dell’artista – spiega il critico d’arte Graziano Menolascina – che va dalla serie delle polaroid, alla serie delle icone e i ritratti, tutti gli oggetti e i manifesti pubblicitari, la serie degli strumenti musicali e i vinili utilizzati e realizzati per e dalle grandi Pop Star come Michael Jackson, Rolling Stones e Liza Minnelli. La coloratissima serie dei Flowers e degli Space Fruit, la fantomatica serie di personaggi dei fumetti I Myths, sino agli intramontabili Self Portrait. L’utilizzo di colori accesi e contrapposti, l’esaltazione di idoli rappresentativi in uno schema che si può riassumere nei concetti base di bellezza-potere-moda, il consumismo, la ripetitività, l’arte di Andy Warhol è insomma la raffigurazione di un’epoca attraverso le sue immagini chiave. Andy Warhol, con la sua personalità e con la sua immagine, rifletteva i desideri della cultura consumistica americana e la sua opera non è altro che un prolungamento coerente con tutto questo. Le sue serigrafie in serie di personaggi famosi o di prodotti di largo consumo diventano il manifesto di un’attenzione maniacale all’immagine, all’apparenza, e soprattutto sfidano sfacciatamente il mondo dell’arte tradizionalmente intesa”.