Lunedì 17 giungo 2024 alle ore 18 nella sede di Visione Urbane in Via Fontana 1961 a Rionero in Vulture si inaugura la mostra “Oro Verde – Il sapore amaro del Kiwi” alla presenza dell’autrice, la giornalista e fotografa Stefania Prandi. L’iniziativa è finanziata con le risorse del progetto SAI promosso dalla Provincia di Potenza e gestito da ARCI Basilicata e il Consorzio Officine Sociali.
Oro verde è una mostra che nasce dall’inchiesta realizzata tra il 2021 e il 2022 dalle giornaliste Stefania Prandi, Francesca Cicculli, Kusum Arora e Charlotte Aagaard, finanziata dal Journalismfund Europe e pubblicata su testate nazionali, come IrpiMedia, il Manifesto, Internazionale, e internazionali come El Pais, Al Jazeera, The Wire, Taz, Danwatch, VoxEurope.
Le foto di Stefania Prandi ripercorrono le tappe del viaggio di ricerca tra l’Agro Pontino, in provincia di Latina e il Punjab, Stato indiano che confina a sud con il Rajasthan dove c’è la capitale Delhi, e a est con il Pakistan.
L’inchiesta ha indagato lo sfruttamento dei lavoratori indiani che si nasconde dietro la filiera dei kiwi. L’Italia, con 320 mila tonnellate esportate in 50 Paesi, per un fatturato di oltre 400 milioni di euro, è il principale produttore europeo di kiwi e il terzo al mondo dopo Cina e Nuova Zelanda.
La prima regione del nostro Paese dove si coltiva la «bacca verde» è il Lazio. Globalmente, un terzo di tutti i kiwi commerciati nella grande distribuzione viene dalla multinazionale Zespri. Dalla provincia di Latina arriva una buona parte della frutta venduta con il marchio neozelandese (il 10%). Un mercato gigantesco, che solo in Italia conta quasi 3 mila ettari di campi, centinaia di produttori e migliaia di braccianti.
Oltre all’autrice delle fotografie parteciperanno all’inaugurazione ospiti del progetto SAI della Provincia di Potenza gestito da ARCI Basilicata con Consorzio Officine Solidali, il Sindaco di Rionero in Vulture Mario Di Nitto, la Consigliera di Parità della Provincia di Potenza Simona Bonito, il Presidente di Arci Basilicata Paolo Pesacane e il Presidente di Visioni Urbane Donato Pitoia.
Questa iniziativa rientra nel programma “migrAzioni 2024” organizzato dalla Fondazione Città della Pace per i Bambini Basilicata che si propone di celebrare la “Giornata mondiale del rifugiato” nell’ambito delle attività di accoglienza dei progetti SAI con mostre fotografiche, documentari, eventi culturali e sportivi. Dal 13 maggio fino al 28 giugno sono coinvolti gli abitanti di diversi centri della Basilicata che ospitano i rifugiati per ricordare che nel 2023 oltre 110 milioni di persone sono state costrette a fuggire per guerre e persecuzioni secondo i dati dell’UNHCR.
La mostra sarà visitabile gratuitamente fino al 26 giugno su prenotazione chiamando al 348.47569527
Stefania Prandi
Stefania Prandi è giornalista professionista, scrittrice di reportage e inchieste e fotografa.
Si occupa di diritti umani, sfruttamento sul lavoro, violenza di genere, questioni sociali, ambiente e cultura.
Tra le sue collaborazioni, testate internazionali e internazionali come The Guardian, National Geographic, Al Jazeera, El País, Correctiv, Azione, Radiotelevisione svizzera, Taz, Danwatch, IrpiMedia, Internazionale, il manifesto.
Ha lavorato con associazioni e organizzazioni non governative come ActionAid, Dry-Art, Time for Equality e Fondazione città della pace per i bambini Basilicata.
Ha scritto tre libri. L’ultimo, edito da People, si intitola Le madri lontane e racconta le vite delle donne rumene e bulgare che lavorano nei campi italiani e lasciano i loro figli nei Paesi di origine con le nonne. Gli altri due sono: Oro rosso. Fragole, pomodori, molestie e sfruttamento nel Mediterraneo, sulle braccianti che subiscono molestie sessuali, ricatti e stupri nelle serre di Italia, Spagna e Marocco; Le conseguenze. I femminicidi e lo sguardo di chi resta sulle vittime di femminicidio e i loro familiari. Questi ultimi sono stati pubblicati dalla casa editrice Settenove.
Stefania Prandi ha vinto grant e premi in Italia, Svizzera, Germania, Belgio e Stati Uniti. Tra i più importanti: Fetisov Awards; Premio nazionale Fnsi “Dov’è Tina Merlin oggi?”; Fund for Women Journalists – IWMF; Modern Slavery Unveiled Grant del Journalism Fund; National Geographic Emergency Journalism Fund Grant; Henri Nannen Prize; Otto Brenner Prize; Volkart Stiftung Grant.
Interviene a festival ed eventi nazionali e internazionali e fa incontri nelle scuole.
Organizza e conduce workshop di giornalismo e insegna al Laboratorio di giornalismo femminista promosso dal collettivo Femminismi contemporanei dell’Università di Venezia.
Le sue fotografie sono state esposte in sale museali, scuole, università e biblioteche in Italia e in Europa.
Il suo sito è www.stefaniaprandi.it