La mostra di paesaggi naturali e paesaggi architettonici dei borghi del Sud, allestita nella biblioteca Giuseppe De Luca a Sasso Castalda, è un’iniziativa culturale molto particolare come le tante a cui ci ha abituato da tempo l’Amministrazione Comunale di recente “Bandiera Arancione”. Un riconoscimento che è anche per l’impegno culturale. Intanto a dipingere con tecniche diverse sono pittori in gran parte russi. Non tutti pittori di professione. Sono uomini e donne che dalle città della Federazione Russa hanno accolto l’invito dell’Associazione Il Ponte di Victoria (la pioniera degli arrivi di russi nella nostra regione negli anni ottanta) e di Casa Russa in Basilicata. Una buona parte dopo il primo viaggio ha deciso di restare in Basilicata ed ha comprato casa a Latronico, Valsinni, Sant’Angelo Le Fratte. Nei quadri “raccontano” i borghi più belli non solo lucani ma delle aree limitrofe. Con gli occhi, pennelli, colori, spatola di chi scopre i paesaggi di luce, natura, poesia. Un’artista russa ha voluto presentare quella che a Sasso hanno battezzato la “Madonna ucraina”, un’immagine che colpisce per intensità oltre che per la vicinanza emotiva da russa alla popolazione ucraina. Tra i protagonisti dell’evento il vice sindaco Rocco Stella che fa da guida alla mostra per trasmetterne le emozioni e sensazioni certamente oltre quelle artistiche e reduce della grande serata di poesia per presentare la raccolta poetica “Borghi di memoria” del poeta Antonio Avenoso, di Melfi, uno dei più conosciuti poeti lucani e anche molto apprezzato a livello nazionale. “Borghi di memoria” descrive poeticamente alcuni paesi della Basilicata, tra cui Sasso. In questa silloge l’attenzione poetica di Antonio è rivolta ai caratteristici paesaggi umani e materiali tipici della nostra regione. Molti dei sentimenti e delle emozioni espressi nelle singole poesie si collegano direttamente o indirettamente anche ai concetti della “paseologia”, legati alla figura e al pensiero di Franco Arminio. I nostri borghi, che in massima parte fanno parte della cosiddetta “Dorsale Appenninica” – dice Stella – ormai diventano sempre più importanti per la vivibilità, per la sostenibilità ambientale e per la dimensione umana dei contatti. Il Sindaco Rocchino Nardo “coccola” i turisti arrivati già numerosi nel paese del Ponte alla Luna che oltre al brivido del ponte possono godersi arte e cultura in un borgo dai mille appuntamenti.