Inaugurata questa mattina nella Chiesa Rupestre S. Antonio Abate, nei Sassi di Matera è in programma la personale di pittura dal titolo “Sentimento geometrico”, opere di Desislava Maria Grazia Gambino, testo in catalogo a cura di Marilena Calcara.
Al vernissage hanno partecipato Marilena Calcara storico dell’arte, Bartolomeo Conciauro Presidente Associazione Culturale RicercArte e Angela Fiore, Assessore ai Sassi del Comune di Matera.
La mostra è inserita nel progetto “Sense of place” organizzata dall’associazione Culturale RicercArte di Palermo con il patrocinio del Comune di Matera, Regione Basilicata, APT Basilicata, Fondazione Matera 2019.
Recensione di Sentimento Geometrico a cura di Marilena Calcara
“Il colore delle opere di Desislava Gambino abbaglia di luce e verità, quella verità frutto di investigazione profonda. Le sperimentazioni sul colore delle ricerche orfiche di Sonya Delaunay, vengono usate dall’artista allo scopo di mettere in scena una spiegazione antroposofica del cosmo.
Il fruitore è richiamato al bisogno di una consapevolezza universale che lo mette al centro della propria vita e delle proprie scelte. Con alle spalle la ricchezza della sua cultura bulgara, Desislava Gambino trasla il particolare nell’universale e con il calore delle sue forme geometriche e dei suoi colori abbraccia tutte le culture del mondo nella sua essenza più viva, gioiosa e luminosa.
Le sue tele hanno in sé la spiritualità dell’antroposofia steineriana sposata all’uso di campiture piene e sature, che hanno l’energia vitale e selvaggia del fauvismo francese. Vuoti e pieni si alternano geometricamente senza compromessi, secondo una volontà di chiarezza tipica di un’illuminazione o una rivelazione divina. Attraverso l’uso di forme geometriche rigorose, la rivelazione ascetica riporta però sempre al centralismo dell’individuo e ad una spiritualità a misura d’uomo che eleva per riportare sulla terra.
Le forme catturano per la perfezione minuziosa e i colori affascinano per la loro pienezza, raccogliendo l’individuo per porlo in armonia con l’universo”.
La mostra sarà visitabile tutti i giorni dalle 9 alle 13 e dalle 16,30 alle 22.
Desislava Maria Grazia Gambino presenta le sue opere: “Sono originaria di Agrigento ma la mia formazione artistica è una lenta meditazione che viene da lontano. Sono bulgara e slava da parte di mia mamma. Fin dall’infanzia ho avuto modo di vedere le fiamme delle tradizioni slave-balcaniche con i colori forti, decisi, accesi. Colori che mi hanno lasciato qualcosa nei miei ricordi e io non faccio altro che interpretare in chiave moderna l’eredità slavo-balcanica di mia mamma. Nella mia arte c’è una lunga meditazione che arriva da lontano. Ci sono presenze slave nei decori e nei soggetti, come la lazarka, una figura slava mitica e leggendaria da cui nasce in seguito uno stile del tutto nuovo e personale con cui interpreto il mio mondo immaginario ma pur sempre caratterizzato da un tratto tipicamente orientaleggiante. Tutta la mia arte è vicina anche all’arte islamica, perchè ne coglie il fascino della regolarità, della compostezza, del rigore geometrico, delle simmetrie ripetute e c’è anche un profondo legame tra creatività e razionalismo. Mi ispiro al cosiddetto concettuale scientifico, un filone molto preciso dell’arte concettuale. Negli anni ottanta ci fu un momento di grande interesse reciproco tra le due discipline, arte e matematica, che ha cambiato la storia della loro lunga e insensata separazione, per dimostrare al pubblico il profondo legame tra creatività e razionalismo, arrivando così a parlare nell’ambito artistico, della nascita di un costruttivismo geometrio, che è alla base delle mie opere, dove la geometria è il filo conduttore, la ragione stessa dell’opera d’arte. Il tutto in una serie diversificata di espressionismo geometrico e di affascinanti fantasie geometriche, volte a testimoniare e a dimostrare come l’arte pittorica geometrica possa diventare il vero sentimento geometrico”.
Michele Capolupo
La fotogallery della mostra d’arte (foto www.SassiLive.it)