Martedì 20 novembre nell’aula maglia Magna dell’Itis “Giambattista Pentasuglia”, sede centrale di via Mattei, l’artista materana Vita Malvaso, già nota per il suo elevato genio creativo e il talento dimostrato nella produzione e destinazione di pregevoli opere, ha donato alla scuola un murales di 6×3 metri realizzato con la tecnica dell’acrilico su intonaco.
Trattasi di raffigurazione pittorica ad alta valenza educativa e divulgativa dell’arte negli Istituti Tecnici, sostiene il Dirigente Scolastico Teresa Vigorito, da leggere ed interpretare nel significato profondo sotteso alle figure appena delineate nelle linee incisive e rimarcate dai toni del colore che rendono espressive le immagini.
L’intento è quello di corroborare gli indirizzi di studio scientifico- tecnologici attraverso la consapevole riappropriazione della cultura umanistica che ne è il fondamento, di sensibilizzare e divulgare il prodotto estetico e la destinazione etica, per una riflessione sul destino umano, sul divenire della scienza stessa, per potenziare il legame delle due culture spesso disgiunte , per ristabilire solidarietà e responsabilità. L’opera è complessa per commistione di tre livelli di rappresentazione del bello, per pluralità di espressioni, forme che rendono sublime la momentanea contemplazione e condivisione del valore universale dell’arte.
L’artista ha ripercorso l’iter della memoria storica con riferimenti alle tradizioni etnico-antropologiche della civiltà dei Sassi, in un constesto encomiabile per attestazione UNESCO e per candidatura di Matera, nel 2019, a capitale europea della cultura .
Nei primi due livelli compaiono usi e costumi che ravvivano la coscienza e rafforzano l’identità culturale attraverso l’ideologia del vicinato; segue la cavalcata della festa del 2 luglio, in una alternanza di sacro e profano, di mito e realtà, di religiosità popolare, di messianica emancipazione, di riscatto delle popolazioni del Sud con generi di vita che rinviano alla subalternità del Cristo leviano ed alla marginalità della “vergogna nazionale”.
Nel terzo livello compare la tecnologia contemporanea con i simboli della “Terza rivoluzione industriale” civiltà che sperimenta nell’arte il legame di continuità con il passato, dando visibilità e fruibilità a nuove forme dialogiche di umanesimo planetario.
Un gruppo di studenti ha celebrato la consegna del murales con esibizioni musicali. A breve il Comune di Matera donerà una copia del busto di Giambattista Pentasuglia, eroe garibaldino e pioniere della telegrafia, al quale è intitolato l’Istituto materano.
Nelle foto il murales di Vita Malvaso