Il 6 e 7 dicembre 2021 si svolgerà a Potenza, nell’Università degli Studi della Basilicata, Aula Magna della sede del Francioso, il convegno internazionale ‘Oinotria: tra il Tirreno e lo Ionio. Nuovi dati dai territori’ organizzato congiuntamente dalla professoressa Maria Chiara Monaco (Dipartimento di Scienze Umane UNIBAS) e dal professor Fabrizio Mollo (Università degli Studi di Messina). La realizzazione dell’importante manifestazione è stata resa possibile grazie a un finanziamento erogato congiuntamente dall’Università degli Studi della Basilicata e dal Comune di Potenza. A più di vent’anni di distanza dall’ultimo Convegno dedicato al popolo enotrio nella sua totalità, numerosi studiosi italiani e stranieri si riuniranno a Potenza per discutere, presentare nuovi dati e proporre nuove letture. Prenderanno la parola specialisti della cultura enotria che operano in Calabria, Basilicata e Campania, le tre regioni del Meridione d’Italia interessate dalla presenza dell’antica popolazione. Le due giornate del convegno potranno essere seguite in presenza o a distanza, indirizzando la richiesta a convegno internazionale.oinotria@gmail.com. Gli Enotri che, stando ad antiche tradizioni, sarebbero giunti in Italia provenendo dall’Arcadia (regione montuosa del centro della Grecia), si insediarono entro un ampio territorio che, lungo il mar Tirreno, andava dal golfo di Policastro alla Calabria settentrionale (Valli del Noce e del Laos) e che, sullo Ionio, partiva dall’entroterra metapontino per giungere alla piana di Sibari. In Basilicata, in particolare, gli Enotri prosperarono per secoli sulle rive meridionali del Basento, con importanti insediamenti quali Anzi, Garaguso e più a meridione Aliano, Alianello, Chiaromonte, Guardia Perticara, Armento e Roccanova. Affini agli Enotri furono i Chones, che le fonti antiche ricordano insediati lungo l’arco ionico, in corrispondenza delle città greche di Sibari, Siris e Metaponto. In base ai dati archeologici la cultura enotria si sviluppò tra il X-IX e il V secolo a.C. Le fonti antiche ricordano inoltre l’esistenza di un importante re enotrio di età arcaica chiamato Italo, riformatore e legislatore, che avrebbe dato il suo nome alla terra nella quale viveva il suo popolo: l’Italìa.