Open Playful Space, progetto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, è un progetto di rigenerazione urbana che a Matera, a partire già dal 2018 e fino a giugno del 2019, ha connesso arte e sport, sottolineando l’importanza del gioco nel tempo libero, ripensando a spazi urbani dimenticati come luoghi dedicati alla cultura e utilizzando l’arte di strada come veicolo di un messaggio sociale.
Protagonista del progetto, al fianco di UISP Basilicata (Unione Italiana Sport per Tutti) Project Leader e alla Fondazione MateraBasilicata 2019 in coproduzione, il partner Momart con la direzione artistica di Monica Palumbo, ha seguito le attività perseguendo gli obiettivi del programma e rimarcando un percorso che ha già rivolto l’attenzione da diversi anni alla street art come mezzo di riqualificazione urbana.
Le attività hanno interessato scenari urbani imprevedibili che hanno congiunto nel progetto alcune forme d’arte specifica (graffiti, parkour e arti di strada) a sport inediti, unendo cultura urbana e aree rurali, introducendo lo skateboard e il jumping come modalità di esplorazione dei luoghi e divenendo chiave di lettura per la scoperta, la rigenerazione e la riqualificazione di spazi e comunità, da vivere come luoghi culturali, comuni e accessibili.
A guidare le operazioni il writer, muralista e designer barese Nico Skolp, che ha realizzato il logo per il progetto e ha dato avvio al percorso di OPS a maggio 2018 in occasione dell’iniziativa promossa da UISP Bicincittà, realizzando un intervento di street art nel quartiere Serra Rifusa insieme al writer tedesco Mr. Quapos. Gli eventi successivi inoltre, hanno visto la partecipazione dell’illustratore e street artistMister Thoms e dello urbanartist milanese Giorgio Bartocci, in un programma di iniziative fitto di laboratori, sperimentazioni e performance artistiche destinate a trasformare gli spazi individuati in nuovi campi da gioco e restituirli alla comunità.
A maggio 2018 è stato eseguito il primo crash testdi OPSin città con lo streetartist Kris Rizek in un pre-evento denso di laboratori di arte di strada, esibizioni musicali e arti circensi, cui sono seguiti una serie di appuntamenti artistici e workshop a cura di Momart, percorsi formativi di approccio al graffitismo, con i giovanissimi studenti lucani dai 15 ai 20 anni, con l’obiettivo di combattere l’emarginazione e il disagio sociale attraverso lo sport e il gioco, strumento di riqualificazione “socio-urbana” dello spazio pubblico.
Da aprile a giugno 2019, il progetto OPS è entrato nel vivo con settimane intense di attività, laboratori e workshop aperti al pubblico. In piazza Cesare Firrao si sono aperti i lavori con “Transformaction Preview”, i laboratori di narrazione “Dall’invisibile al visibile” e i laboratori di Street Art, con la partecipazione di scuole, sportivi e artisti di strada.
A raccontare il progetto OPS con i suoi attori, gli artisti e le attività di strada attraverso la connessione tra il linguaggio artistico e lo spazio urbano, è in Piazza degli Olmi (sede di un campo da basket recentemente recuperato e adiacente all’Istituto comprensivo Donato Bramante), l’arte di Nico Skolp e Mister Thoms che, nell’aprile del 2019 hanno realizzato i murales dei portici.
Successivamente, gli alunni della scuola media dell’Istituto comprensivo, in gemellaggio con gli studenti del comune sardo di Orgosolo, noto per i propri murales che narrano di storia politica, vita quotidiana e tradizioni pastorali dell’entroterra, hanno avviato le iniziative di OPS in Piazza degli Olmi, colorando le colonne del porticato e della piazza della propria scuola, e divenendo così interpreti di una storia di partecipazione straordinaria, attori di uno sviluppo educativo di cittadinanza attiva e responsabili del processo di cambiamento (artistico e urbano) che parte dalla periferia per arrivare al centro della città, rendendo Matera fulcro della visione contemporanea nell’anno della sua affermazione a Capitale Europea della Cultura.
La trasformazione radicale della realtà periferica in un luogo altamente scenografico per mezzo del lettering e degli sviluppi anamorfici e in tridimensionale, ha lasciato spazio ai personaggi circensi di Mister Thoms, illusionisticamente inseriti in modo elastico e colorato tra gli equilibri di elementi figurativi e cromatismi di Skolp.
L’intervento di riqualificazione nella suddetta piazza è terminato con l’opera verticale realizzata da Skolp di fronte al campo di basket, che rientra in un suo nuovo progetto di ricerca che mira a dialogare con gli elementi circostanti (griglie, colonne, cancellate, cemento, asfalto) per mezzo dell’armonia del colore. L’opera emerge come una porzione di riflesso del campo da gioco, creando un gioco di forme e colori perfettamente in equilibrio con il contesto.
Protagonista dell’intervento artistico presso il Parco Papa Giovanni Paolo II in pieno centro città, è stata invece la pista di pattinaggio che, nel giugno 2019, l’artista Bartocci ha ridipinto nei gradoni di cemento con l’opera site specific Languages/Navigare Matera, con l’utilizzo di segni e simboli di pittura fluida applicata su ogni spazio e superficie, generando volumi gestuali che accompagnano le silhouette dei passanti, integrandole con il disegno, rendendo questi corpi partecipi di un viaggio unico che sviluppa un codice attraverso un nuovo linguaggio astratto, che apre “un dialogo sulla navigazione come strumento di evasione”.
Il progetto si è concluso a giugno 2019 con l’OPS Festival (festival delle arti di strada, degli street sport e della street art).
Le iniziative legate all’arte urbana saranno inserite in un nuovo programma di attività di Momart, che nel suo rinnovato spazio nel cuore del centro storico della città, seguirà la direzione artistica di altri progetti culturali finalizzati a contrastare l’emarginazione sociale e ad attivare l’animazione territoriale attraverso l’arte, estendendo lo spazio d’iniziativa anche ad altre città della Basilicata.
L’idea è quella di lavorare in sinergia all’interno di un sistema culturale che guardi con fiducia alla crescita del territorio, marcando il grande valore storico delle proprie risorse e che sia rivolto, in modo parallelo, alla contemporaneità.
Giu 18