Le opere degli artisti lucani Giuseppe Filardi e Franco Di Pede alla Prima Biennale Internazionale di Arte Postale di Venezia, in programma dal 17 giugno al 10 agosto 2017 a Palazzo Zenobio.
I due artisti lucani sono stati invitati a partecipare con un’opera dedicata al Dalai Lama ed il Tibet e con le loro opere hanno voluto ricordare il breve ma significativo soggiorno del Dalai Lama a Matera nel 2012.
Al termine della Biennale i lavori rimarranno nell’archivio del Padiglione Tibet.
L’Arte Postale è un network internazionale che ha contrassegnato, soprattutto alla fine del secolo passato, un’infinita serie di progetti, riviste, libri, mostre, in cui ha valore la relazione intrinseca tra l’oggetto spedito, il mittente ed il destinatario. Il Futurismo e il Dadaismo sono da considerarsi senz’altro gli antecedenti storici di questa forma di comunicazione artistica, così come è da sottolineare l’opera di Kurt Schwitters, creatore dei primi lavori realizzati con timbri e l’avvento, alla metà degli anni ’50, della ricerca Fluxus con l’opera di artisti come Joseph Beuys, Ray Johnson, George Maciunas, Ken Friedman, Ben Vautier e di alcuni artisti e teorici del Nuovo Realismo francese come Pierre Restany ed Yves Klein. Ray Johnson, artista di New York, è considerato il creatore dell’Arte Postale: nel 1962 fonda, sbeffeggiando le vere scuole per corrispondenza, la New York Correspondence School (così definita da Ed Plunkett). Questa Biennale non vuole assolutamente rendere istituzionale un fenomeno artistico come la Mail Art che ha nel proprio codice genetico un’avversione per tutto ciò che può renderla ufficiale ed istituzionale – nel 1986 scrissi: “la Mail Art usa le istituzioni nei luoghi delle istituzioni contro le istituzioni” – ma vuole fare il punto su questo network antesignano dei recenti social network. Un grande archivio aperto al pubblico con migliaia di opere.