Presentato questa sera nella Basilica Cattedrale di Matera il progetto per la realizzazione delle nuove corone per la Sacra Effigie della Protettrice Maria Santissima della Bruna. L’evento è stato organizzato dall’Associazione Maria Santissima della Bruna d’intesa con Monsignor Pino Giuseppe Caiazzo, Arcivescovo di Matera-Irsina e Vescovo di Tricarico.
Marco Pelosi, vice direttore Museo Diocesano, ha presentato la storia dei furti delle corone e della riproduzione delle due corone che sono state inserite sull’Effigie della Madonna della Bruna che viene utilizzata per l’Ottavario.
Le corone utilizzate per la Madonna della Bruna in processione il 2 luglio per la festa patronale della diocesi di Matera-Irsina furono trafugate nel 1983 e non sono state più riprodotte. Per questo motivo è nata l’idea di avviare un progetto realizzato dall’orafo materano Francesco Iacovone, che ha un’industria orafa a Vicenza.
Francesco Iacovone ha illustrato durante l’incontro le caratteristiche delle corone realizzate per la Madonna della Bruna.
“Le vieni incontro con larghe benedizioni, le poni sul capo una corona di oro fino” (cfr Salmo 21, 4)
In onore di Maria SS. della Bruna e a divozione del Popolo.
Il capo della Vergine e quello del Figlio che tiene in braccio sono cinti da diademi preziosi; eppure, come riferito da fonti storiche, per ben due volte mani empie li hanno sottratti; una prima volta (nel 1964) quando furono trafugate le corone concesse dal Capitolo Vaticano con cui nel 1843 fu incoronata l’immagine della Bruna che viene intronizzata in cattedrale; una seconda volta (1983) quando furono rubate, invece, quelle che impreziosivano l’immagine della Bruna portata in trionfo sul carro. Mentre nel primo caso già l’anno successivo (1965) si pose rimedio incoronando nuovamente l’effigie, nel secondo caso sul capo della Madonna del carro furono prese in prestito corone d’argento di altre statue, e quelle sono rimaste tuttora.
Per questo è stata lanciata l’iniziativa di realizzare, con il supporto della collettività, nuovi diademi non tanto per riparare al gesto sacrilego perpetrato nel 1983, quanto per evidenziare un corale segno tangibile a conferma del plurisecolare amore filiale che il popolo nutre per la sua Santa protettrice, manifestato in occasione della festa del 2 luglio e ogni giorno attraverso una sentita e nutrita partecipazione.
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La fotogallery della presentazione del progetto per le nuove corone Sacra Effigie Maria Santissima della Bruna (foto www.SassiLive.it)