Padiglione Tibet è un progetto artistico e culturale fortemente voluto da Ruggero Maggi, artista torinese di nascita ma milanese di adozione, che da diversi anni ormai coinvolge numerosi artisti nazionali ed internazionali con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica e tenere desta l’attenzione sul tema della difesa della cultura tibetana, del Dalai Lama e di ciò che egli rappresenta.
Sin dal 2011 e nelle successive edizioni (2013/2015/2017), Padiglione Tibet è sempre presente, con il Patrocinio del Comune di Venezia, alla Biennale di Venezia, oltre che in altre rassegne ed esposizioni artistiche sia in Italia che all’estero.
Padiglione Tibet parteciperà quest’anno alla 44 edizione della Vogalonga con un duplice intento: da un lato di far interagire tra loro l’arte e lo sport dall’altro, fedele alla sua ispirazione originaria, di mantenere vivo l’interesse sulla ormai annosa “questione Tibet”.
La Vogalonga è una grande manifestazione internazionale sportiva ed amatoriale nata nel 1974 come una regata tra amici su “mascarete” (tipica imbarcazione veneziana) e cresciuta successivamente fino a diventare una sorta di raduno popolare per solidarizzare con Venezia e difendere il suo suggestivo ambiente lagunare.
Alla Vogalonga partecipano tutti i tipi di imbarcazioni a remi, senza limiti di peso, misura e numero di vogatori. Per il 2018 si prevede la partecipazione di 1800 imbarcazioni con 7/8000 vogatori che attraverseranno, nella giornata di domenica 20 maggio, la laguna ed i canali di Venezia lungo un percorso che misura circa 32 km.
Per l’occasione Padiglione Tibet supporterà e sponsorizzerà una imbarcazione – un Dragon Boat – composta da 20 vogatori del Canoa Club di Bobbio che sarà allestita con i colori e le bandiere dello Stato Tibetano.
La barca in questione sarà lunga 12,5 metri per 1,20 mt di larghezza. Tra poppa e prua verranno issate oltre 40 bandiere lavorate e dipinte per l’occasione da diversi artisti di fama nazionale ed internazionale.
Per rendere concreto, infatti, l’incontro tra arte e sport e per richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica sulla tematica del Tibet, Ruggiero Maggi ha rivolto ad alcuni artisti selezionati l’invito a realizzare, con tecnica libera, una bandiera di formato 30x45cm che avesse, appunto, come base la bandiera tibetana.
L’invito è stato rivolto anche all’artista materano Franco Di Pede che ha colto l’occasione per realizzare una bandiera dal titolo “Porte e finestre”. Riprendendo, infatti, una personale ed originale cifra stilistica che ha sviluppato ininterrottamente a partire dagli anni ‘70 trasformandola, via via, da rappresentazione astratta di una città in una sorta di linguaggio universale, Franco Di Pede ha voluto così farsi latore, attraverso l’arte, di un messaggio di vicinanza tra due culture (quella occidentale e quella orientale), di apertura, di accoglienza e di rispetto della diversità nella convinzione che oggi più che mai non serva erigere muri ma costruire ponti e che la cultura vada preservata sempre e comunque cultura contro ogni forma di negazione delle libertà.
Mag 12