Sabato 29 novembre 2014 alle ore 20 presso lo Spazio Cultura, nonchè sede legale e operativa della Coop. in Via Bruno Buozzi, 152, già studio d’arte e architettura dell’Arch. Beniamino Contini, la cooperativa “Maecenatis – architetto Beniamino Contini” presenta “Passaggi” una personale dell’artista Dino Sambiasi. La mostra Passaggi è menzionata nel numero di novembre in edicola di Arte Mondadori, come documentato nella fotogallery presente in basso.
Dino Sambiasi nasce a Brindisi nel 1968 dove vive e lavora. Il suo percorso artistico comincia nei primi anni Novanta. Vincitore di numerosi premi viene subito invitato a partecipare a importati mostre, rassegne e fiere nazionali ed internazionali. Numerose sono le opere che fanno parte di collezione pubbliche e private. La sua particolare tecnica pittorica rientra nella ricerca del materiale di utilizzo quotidiano, quali carta, giornali, sacchetti di juta, etc. riutilizzati e miscelati con sapienza per creare un caleidoscopio di soggetti e contesti urbani, di sagome umane e di paesaggi metropolitani. Una pittura minimale ed estetica, asciutta ed evocativa, un’arte applicata e reinterpretata che richiama la forza del colore.
La personale dal titolo Passaggi ha come filo conduttore la persona intesa come viandante: il suo girovagare, la sua voglia di incontrare luoghi e vite nuove.
Il “viandante” che Sambiasi rappresenterà nelle opere della personale “Passaggi” si inserisce nella tradizione della metafora del viaggio come metafora della conoscenza e della formazione: è in questo senso un topos che contiene in sé il futuro poiché contiene tutte le concatenazioni causali che produrranno il futuro.
Infatti “Chi anche solo in una certa misura è giunto alla libertà della ragione, non può non sentirsi sulla terra niente altro che un viandante per quanto non un viaggiatore diretto a una meta finale: perché questa non esiste. Ben vorrà invece guardare e tener gli occhi ben aperti, per rendersi conto di come veramente procedano le cose nel mondo; perciò non potrà legare il suo cuore troppo saldamente ad alcuna cosa particolare: deve esserci in lui stesso qualcosa di errante, che trovi la sua gioia nel mutamento e nella transitorietà”
(Aforisma 638 di Umano troppo umano – Il viandante – Friedrich Nietzsche)
La mostra sarà l’occasione per riflettere, attraverso l’arte figurativa, sull’uomo di oggi che transita da un luogo all’altro, da una collettività all’altra, consapevole che la casa, il gruppo sociale ben identificato sono gli ambiti che gli competono, che sente suoi e in cui si riconosce, ma anche sull’uomo come avventuriero dello spirito: un essere che va alla ricerca di sé stesso, o meglio dell’indefinibile, di ciò di cui una lontana eco del proprio animo rende certi dell’esistenza, ma che sfugge ad ogni più rigorosa disamina razionale.
L’uomo come galleria di paesaggi, di passi, di luoghi, dunque, di PASSAGGI sia fisici che dell’anima.
Non a caso il critico Enzo Quarto in una sua recensione su Sambiasi per spiegare chi sono le persone che l’artista rappresenta nelle sue opere, si serve dei versi del poeta lucano Rocco Scotellaro e precisamente:
“È fatto giorno, siamo entrati in gioco anche noi con i panni
e le scarpe e le facce che avevamo”
… e in ciò si intuisce il legame tra l’artista pugliese e la terra lucana.