Sabato 11 giugno 2016 alle ore 18 presso lo Studio Arti Visive di Matera in via delle Beccherie 41 si inaugura la mostra etno-artistica “Per salsa ricevuta. Pacchi di cibo in viaggio”.
La pratica di inviare pacchi di cibo ai figli emigrati, lavoratori o studenti, è molto diffusa in Italia meridionale. Il cibo contenuto nella scatola assume significati diversi per chi lo prepara e per chi lo riceve.
Il cibo proveniente dai genitori rievoca il paesaggio sensoriale della famiglia e del luogo d’origine: gli odori della cucina di casa, le pietanze, i termini/suoni dialettali di denominare le pietanze, le presenze della madre e della nonna in cucina e il loro “modo di fare le cose”, le occasioni di commensalità festiva.
La capacità del cibo di attivare queste memorie sensoriali si deve in particolare al fatto che con esso si ha un contatto diretto, non soltanto visivo, ma anche olfattivo e tattile. Mangiando determinati cibi, le relazioni con luoghi e persone vengono letteralmente incorporate e rivissute. Questo potere del cibo viene manipolato dai genitori per controllare il corpo dei figli lontani da casa, la loro salute e le emozioni che li legano alla famiglia e al luogo d’origine.
La mostra è uno dei risultati di una indagine etnografica condotta da Francesco Marano, antropologo dell’Università della Basilicata, sui pacchi di cibo spediti dai genitori ai figli emigrati per studio o lavoro. All’allestimento della mostra hanno collaborato studenti dei corsi di laurea in Operatore dei Beni Culturali e in Scienze del Turismo e dei Patrimoni Culturali.
Informazioni sulla ricerca e sulla mostra sono disponibili sul sito web www.persalsaricevuta.it.
La mostra resterà aperta dall’11 al 26 giugno nei seguenti orari: 11-13 / 17-21.