Inaugurato questa mattina nel Museo Ridola di Matera il percorso espositivo con “Tiresia, il mito tra le tue mani” e “Collezione Rizzon”.
Al vernissage hanno partecipato la Direttrice del Museo nazionale di Matera, Annamaria Mauro, il Direttore generale Musei, Massimo Osanna, la Direttrice dell’Istituto Centrale per il Restauro, Alessandra Marino e i curatori Marcella Leone, archeologa del Centre Jean Bérard e Dimitris Roubis, docente presso il Dipartimento delle Culture Europee e del Mediterraneo dell’Università degli Studi della Basilicata.
Il Museo nazionale di Matera, in collaborazione con l’Università degli Studi della Basilicata – Dipartimento delle Culture Europee e del Mediterraneo per “Tiresia, il mito tra le tue mani” e con il Centro Jean Berard di Napoli per la “Collezione Rizzon”, presenta un nuovo percorso espositivo che, attraverso uno straordinario patrimonio iconografico, metterà in luce le diverse sfumature della società, potenziando il ruolo inclusivo e partecipativo dei luoghi della cultura.
La voce di Tiresia, indovino cieco della mitologia greca, guiderà i visitatori in un percorso multisensoriale, alla scoperta dei reperti legati ai racconti mitologici. A tale scopo alcuni vasi magno greci sono stati riprodotti per essere esplorati con le mani e con l’olfatto.
Nella prima sala, dedicata proprio all’olfatto, si trovano i vasi rituali legati al mito di Scilla e Atteone e quelli che contenevano incensi e oli profumati, legati alle vicende di Afrodite. Nella seconda sala è presente un grande cratere a volute del IV secolo a.C., molto usato nei banchetti e legato al mito di Artemide. Nella terza sala una tavola a rilievo riproduce la scena principale del cratere, ossia il sacrificio di Ifigenia in Tauride.
Il percorso prosegue con un nuovo allestimento della collezione Rizzon, dove le scene figurate dei vasi raccontano le tematiche principali della società antica e della vita degli uomini, dal rapporto tra uomo e donna, alla convivialità, all’aldilà. La collezione Rizzon comprende settantaquattro vasi, prodotti in botteghe lucano-metapontine e apule tra il terzo quarto del V secolo a.C. e la fine del IV secolo a.C. Questi pezzi sono giunti al Museo Ridola nel 1990 a seguito di una procedura di compravendita tra l’Amministrazione e un collezionista privato.
Il nuovo allestimento è finanziato dall’Istituto Centrale per il Restauro nell’ambito dell’intervento PON “Cultura e Sviluppo” 2014-2020, cofinanziato da fondi europei (FESR), denominato “Capolavori in 100 km. Un viaggio reale e virtuale nella cultura della Basilicata per conoscere, conservare, valorizzare”.
Il progetto multimediale prevede un allestimento interattivo e coinvolgente, con video in linguaggio LIS, tavoli interattivi dedicati anche ai più piccoli. Fra i tanti fattori innovativi, anche la possibilità di inquadrare specifiche fotografie di reperti stampate sulla guida breve acquistabile al Bookshop e attivare ulteriori contenuti di approfondimento in AR (Realtà Aumentata).
La fotogallery del Percorso espositivo con “Tiresia, il mito tra le tue mani” e “Collezione Rizzon” (foto www.Sassilive.it)