“Siete ambasciatori di una Basilicata che è terra di eccellenze artistiche, non solo di location, capace di raggiungere risultati importanti nella grande sfida dell’economia della cultura”.
Lo ha detto il Presidente della Regione Basilicata Marcello Pittella ricevendo ieri pomeriggio, assieme al presidente della Commissione regionale lucani nel mondo Aurelio Pace, gli artisti lucani del “Progetto Genesis: arte contemporanea della Basilicata” che ha ottenuto un grande successo alla Biennale di Firenze, XI Mostra internazionale di arte contemporanea conclusasi lo scorso ottobre.
La mostra multidisciplinare “Genesis”, frutto della sinergia di 10 artisti lucani (Salvatore Comminiello, Nicola Divietri, Aniello Ertico, Nadia Kibout, Salvatore Laurenzana, Donato Linzalata, Nisio Lopergolo, Antonella Rubertone, Antonio Saluzzi e Paola Salvia) e realizzata da Porta Coeli, galleria d’arte internazionale e Centro Studi della Cultura del Mediterraneo, ha ottenuto ben 7 premi, in 8 diverse categorie “rappresentando – ha spiegato il fondatore di Porta Coeli Aniello Ertico – una Basilicata “avanguardista” nello scenario dell’arte contemporanea”. Tra i prestigiosi riconoscimenti ricevuti anche il premio per la residenza d’arte presso il Tiac di Shanghai assegnato ad Antonio Saluzzi, artista di Acerenza. Saluzzi sarà in Cina, la prossima primavera, a rappresentare l’Italia intera.
“Un successo – ha continuato il presidente Pittella – che, oltre ad essere motivo di pregio ed orgoglio per tutta la nostra regione, apre scenari formidabili per il mondo culturale lucano. Scenari che dobbiamo accompagnare e sostenere, realizzando sinergie e mettendo in campo progettualità in grado di potenziare la rappresentatività del lavoro svolto da Porta Coeli e di rafforzare sempre più la visione di una Basilicata come terra di cultura ed innovazione”.
Nel complimentarsi con gli artisti di Porta Coeli, distintisi nella kermesse fiorentina su 462 partecipanti provenienti da 72 Paesi, il consigliere Pace ha evidenziato come i premi ottenuti dimostrino la ricchezza della nostra terra e la capacità di confrontarsi con il resto del mondo per cultura, creatività e conoscenza”. “Arte e cultura sostenibile – ha concluso – rappresentano lo strumento privilegiato per recuperare l’identità e la storia della nostra terra, traducendole in nuove narrazioni e valorizzando il legame con il Mediterraneo”.