Potenza città d’arte, Consiglio regionale approva proposte di legge. Il capoluogo di regione affianca, così, le altre città d’arte della Basilicata che sono Matera, Venosa, Rivello, Acerenza, Melfi, Avigliano – frazione di Lagopesole e Tricarico. Di seguito i particolari.
Potenza ha ottenuto il riconoscimento di città d’arte. Lo ha stabilito la proposta di legge, approvata a maggioranza dal Consiglio regionale della Basilicata (con 12 voti favorevoli di Fi, Lega, Idea, Pd, Iv, Bp e 3 astensioni di Pd, Pl e Fdi), di iniziativa dei consiglieri Bellettieri e Piro (Forza Italia), che apporta modifiche alla legge regionale 20 luglio 1999 n. 19 concernente la disciplina del commercio al dettaglio in aree private in sede fissa e su aree pubbliche.
Il capoluogo di regione affianca, così, le altre città d’arte (previste dall’allegato 5 alla legge regionale n.19/1999) della Basilicata che sono Matera, Venosa, Rivello, Acerenza, Melfi, Avigliano – frazione di Lagopesole e Tricarico. Questi comuni, sentite le locali organizzazioni dei consumatori, delle imprese del commercio e del turismo e dei lavoratori dipendenti, possono individuare le zone del territorio e i periodi di maggiore afflusso turistico per ciascun anno nelle quali gli esercenti di vendita al dettaglio possono determinare liberamente gli orari di apertura e di chiusura e possono derogare all’obbligo di osservanza della chiusura domenicale e festiva oltre alla mezza giornata di chiusura infrasettimanale (comma 1 dell’art. 12 e comma 4 dell’art.11 del D.Lgs. n. 114/1998).
“La città di Potenza – ha spiegato il consigliere Bellettieri nell’illustrare la pdl – sinora rimasta fuori dall’allegato 5 della legge regionale 19/1999, ha caratteristiche precipue che le consentono di essere annoverata tra le città che rivestono un interesse culturale.” Tanti i beni artistici del capoluogo indicati dai proponenti Bellettieri e Piro, a partire dalla pittura (tra questi la Tela “Adorazione de Pastori” a firma di Giovanni Ricca, uno dei maggiori pittori del Barocco napoletano ed italiano; la Tela “Madonna col Bambino tra i Santi Pietro e Paolo” a firma Teodoro D’Errico; le Tele di Leonardo Grazia detto “Il Pistoia”, artista toscano del Rinascimento che a Potenza ha lasciato l’ “Immacolata tra i SS. Rocco e Francesco” in Santa Maria del Sepolcro e la “Natività tra i SS. Francesco e Giovanni Evangelista” e tante altre ancora), per poi passare alla scultura (a titolo d’esempio nella Chiesa di Santa Maria del Sepolcro c’è una delle tre statue contemporanee in Italia che si sono ispirate ad uno dei capolavori della scultura mondiale, la Statua del Cristo Velato nella Cappella Sanseverino a Napoli) e all’architettura contemporanea (uno per tutti il Ponte Musmeci, la prima opera infrastrutturale italiana ad essere dichiarata monumento nazionale che viene studiata in molte Facoltà di Architettura in tutto il mondo). “La consistenza artistica di Potenza, rispetto alla consistenza media della Basilicata e dei suoi 131 Comuni – ha concluso Bellettieri -, è oggettivamente immensa. Non considerando la storia della città, i suoi monumenti, la tradizione letteraria e musicale, le sue chiese, i suoi siti archeologici, le sue testimonianze di epoca romana. Questa pdl è da stimolo per gli enti interessati ad allargare la propria visione programmatica in materia commerciale dando concreta attuazione a istituti giuridici importanti che la legge 19 pur contempla e che ancora oggi risultano inattivi.”.
Sono intervenuti nel dibattito i consiglieri Bellettieri (Forza Italia), Cifarelli (Pd), Sileo (Lega), Acito (Fi), Polese (Iv) e Vizziello (Fdi).
Potenza città d’arte, nota dell’assessore Galella
“Sono orgoglioso e felicissimo di essere stato, come assessore al Turismo, il promotore della modifica della legge regionale sulle città d’arte. Ringrazio – prosegue in una sua nota l’assessore comunale Alessandro Galella – Gerardo Bellettieri, tutti i consiglieri regionali di centrodestra e tutte le forze politiche, per aver proceduto con estrema celerità all’approvazione di questa modifica di legge, rendendo Potenza città d’arte della Basilicata, sanando un visione folle della Basilicata, che aveva relegato il capoluogo a città di serie ‘B’. Ringrazio ancora tutti e ciascuno e, soprattutto, la maggioranza consiliare regionale che ha reso possibile tutto questo. Si tratta di un ulteriore, importantissimo, passo in avanti in quel percorso che stiamo costruendo, attraverso il quale puntiamo a fare del capoluogo di regione un luogo migliore, nel quale i nostri figli possano crescere e vivere il loro futuro”.
Non fateci caso, è una decisione insignificante presa da 4 psuedo politicanti ultrà di paese che per invidia cercano in modo ridicolo ed imbarazzante di imitare in maniera scimmiottesca Matera, la città d’arte più famosa del sud che li rappresenta nel mondo intero.
Le cose non cambieranno MAI. Saranno sempre un paesone SCONOSCIUTO di monDagna. I turisti possono vederli con il binocolo a 100 km di distanza da loro.
Le città d’arte possono solo guardarle in TV. Matera compresa.
#esconopazzi
Pensa quanto conta questa patacca che ce l’abbiamo anche noi e forse non lo sapevamo neanche ahahahah. Una patacca regionale. Non riescono neanche a entrare nell’UNESCO che da un bel po’ accoglie cani e porci immaginate se potrà mai avere un titolo di cui Matera può fregiarsi. D’ora in poi il turismo virera’ su Putenz città d’arte e città dello sport🤣🤣🤣🤣🤣e città ricca di architettura senza offesa al serpentone. Ringraziassero questa classe pilitica che l’ha nominata CITTÀ DELLA PREGNANZA ESTETICA . Simil cum similibus.