Il Sindaco di Acerenza, Fernando Scattone, annuncia che il cittadino, Antonio Saluzzi, artigiano-artista acheruntino, è tra i quattro lucani che domenica 26 novembre nella sala consiliare del Comune di Lauria, riceverà una “menzione speciale” nell’ambito del premio UNPLI Basilicata per l’anno 2023.
Un riconoscimento, quello della Menzione Speciale, a cura dell’Unpli che viene attribuito annualmente a personalità lucane che si sono distinte in ambito artistico, culturale, scientifico e imprenditoriale, nonché ai proprietari dei Complessi Storici Monumentali restaurati e aperti al pubblico.
Un giusto riconoscimento alla professionalità e alla passione, di un giovane artista acheruntino, afferma il Sindaco di Acerenza, Fernando Scattone che nella sua giovane ma intensa attività artistica, ci ha abituati ai tanti riconoscimenti su larga scala, regionali, italiani ed europei.
Sempre nel 2023, afferma il Sindaco Scattone, il Comune di Acerenza, grazie alla eccellente vena artistica di Antonio Saluzzi, ha ricevuto a Roma un premio speciale, il “Premio Piccolo Comune Amico”.
Il premio assegnato dal Codacons, insieme a Aci, Anci, Enac, Fit – Federazione Italiana Tabaccai, Fondazione Symbola, Intesa Sanpaolo, Poste Italiane, Touring Club Italiano, Uncem, ha inteso premiare lo sviluppo e valorizzazione delle eccellenze dei Comuni italiani con meno di 5.000 abitanti.
Acerenza tra i 3 piccoli comuni italiani premiati nella sezione: Artigianato (eccellenze creative della mano umana e tradizioni artigianali particolari); tre Comuni italiani, tra cui Acerenza, nei quali trovano spazio aziende artigiane e piccoli punti di commercio artigianale.
Acerenza, ha ricevuto il premio nazionale grazie proprio al suo concittadino, l’artista Antonio Saluzzi che attraverso le sue creazioni incuriosisce e attrae le attenzioni di tanti estimatori di arte.
Antonio Saluzzi, ricorda il Sindaco di Acerenza è un artigiano di Acerenza, dove vive e opera. Diplomato al conservatorio in basso tuba, ha scelto, andando in controtendenza, di abbandonare la musica per dedicarsi all’artigianato. Nella cittadina lucana fa il decoratore di appartamenti, finge il velluto sui muri, monta tappezzerie, cornici e realizza affreschi su volte e pareti. Ma la sua vera passione, anche se ciò di primo acchito può sembrare un accostamento azzardato, è l’arte, che ha letteralmente rapito i suoi sensi. Egli ha infatti intrapreso un incredibile percorso di scultore e fonditore. Saluzzi è posseduto dal tocco sacro dell’arte che sconquassa prima interiormente e poi, tramite le mani e pochi altri strumenti auto-costruiti, prende forma e diventa vita. E in ciò risiede la grande sorpresa: un artigiano che si trasforma in artista o un artista che all’occorrenza fa l’artigiano. Anche se lui non si sente né l’uno né l’altro. La sostanza, in ogni caso, non cambia: artigiano e artista sono le due facce della medaglia di Antonio Saluzzi, figura unica nel panorama italiano, che si sta imponendo senza sgomitare e con la discrezione propria di chi ha qualcosa in più ma non ha l’assillo di doverlo urlare a tutti, perché le cose vere prima o poi arrivano.
Nell’epoca degli oggetti creati in serie, lui e suo fratello Mario, nell’azienda di famiglia ereditata dal padre Canio, creano il pezzo unico, nel quale il valore e l’autenticità sono dati dall’imperfezione che esso porta con sé. E l’imperfezione è il segno tangibile che ogni creazione possiede un’anima. Le sue medaglie, che parlano di sapienze antiche e inducono il presente a riflettere su se stesso, sono arrivate perfino ad Hong Kong. Ha raggiunto una certa autorevolezza nel campo della simbologia al punto che alcuni professori universitari si rivolgono a lui quando hanno dei dubbi. Tutto quello che sa in questo ambito lo deve a don Mario Festa, parroco ad Acerenza per quarant’anni. Ama la Basilicata nonostante tutto, convinto che alla propria terra non bisogna chiedere ma dare: solo così si può incidere sul suo tessuto culturale e cambiarne le sorti.
I ringraziamenti, conclude il Sindaco di Acerenza, alla pro loco di Acerenza per l’attenzione rivolta verso l’artista Saluzzi e all’UNPLI Basilicata per il suo giusto riconoscimento quale lucano illustre con l’assegnazione del premio “menzione speciale”.