Presentata in mattinata ai giornalisti la mostra “Salvador Dalí- La Persistenza degli Opposti”, allestita presso il complesso rupestre di Madonna delle Virtù e San Nicola dei Greci a Matera. All’incontro coordinato dal giornalista Alessio Gallicola, hanno partecipato Beniamino Levi presidente della Dalí Universe, Patrizia Minardi coordinatrice per le attività internazionali della Dalí Universe, Francesco Vizziello presidente dell’Associazione Culturale Circolo La Scaletta, Roberto Pantè direttore creativo di Phantasyasrl e il sindaco di Matera Raffaello De Ruggieri, che ha sottolineato il valore culturale di queste opere precisando che la mostra è stata allestita senza contributi pubblici ma solo con finanziamenti privati. “Questa mostra – ha detto De Ruggieri – rappresenta l’occasione per testimoniare la riproposizione puntuale del lavoro del Circolo La Scaletta e la sua capacità di lavorare in silenzio, intessendo alleanze forti, per innalzare il livello delle iniziative, tenendo ben conto il principio di non aggressione delle risorse pubbliche stabilendo circuiti virtuosi grazie alcoinvolgimento dei privati. Non autarchia, quindi, ma relazioni di alto livello come dimostra la presenza qui a Matera di Beniamino Levi. Per questo motivo, agli organizzatori di questa mostra, alla società Dalì Universe, va il ringraziamento di tutta la comunità”.
De Ruggieri ha ricordato, riferendosi alle polemiche sulla autenticità delle opere esposte “il serpeggiare sussurrante di ipocrisie corrosive” che hanno accompagnato la prima grande mostra di scultura ospitata nei Sassi. “Nel 1978 – ha sottolineato – il Circolo aprì lo scenario di Matera al mondo dell’arte con un alleato come Pietro Consagra. Alcuni suoi lavori, che consistevano in passepartout che inquadravano pezzi dei Sassi e della Murgia in decadimento, vennero imbrattati con scritte che recitavano ‘artista chi sei?’ e con l’invito a ‘sconsagrare i Sassi’. Erano persone inconsapevoli del fatto che, di lì a poco, le sculture bifacciali di Consagraavrebbero troneggiato a Roma e a Milano. Vessilli di mediocrità – ha aggiunto il Sindaco – innalzati da pretese autarchiche sulla cultura. Oggi, le opere di Dalì nellevie del centro della cittàhanno risvegliato la sensibilità dei cittadini, mettendoli a contatto con l’arte di uno dei più grandi geni del Novecento. E’ questo uno degli obiettivi culturali più importanti, raggiunto con questa mostra”.
De Ruggieri ha poi raccontato un altro aneddoto legato alle esposizioni ospitate nelle chiese rupestri: “Fu in questa chiesa – ha ricordato – che insieme a Franco Palumbo incontrammo Fausto Melotti che affermò, in quella circostanza, che in queste grotte le sue sculture tornavano nel ventre materno. Queste alleanze sono concrete,sostanziali,corroboranti ed evidenziano le finalità del Circolo La Scaletta, nato nel 1959 per rispondere al quesito esistenziale di alcuni materani che si chiedevano se fossero figli della miseria o figli della storia.Siamo sempre stati convinti che i materani fossero figli della storia e i fatti di questi ultimi trent’anni hanno dimostrato che avevamo ragione. Il resto lo ha fatto la cultura, che ha reso inevitabile quello che era altamente improbabile. In questo luogo straordinario – ha concluso il Sindaco – le mostre, così come l’arte che esprimono, non sono mai state sconfitte”.
Beniamino Levi presidente della Dalí Universe, ha fatto chiarezza anche rispetto ai post diffusi sui social e ad alcune notizie diffuse da organi di stampa sull’autenticità delle opere di Dalì esposte a Matera: “A Dalì sono legato da un rapporto di decenni. Un artista produce una scultura in gesso delle dimensioni di 40-50 centimetri. Poi viene realizzato un contratto con l’artista aderente alle norme di legge in vigore in quel Paese, nel nostro caso la Francia. La legge francese dice che una scultura è originale se riprodotta in 12 esemplari, 8 per la vendita al pubblico più 2 prove d’autore e 2 fuori dal commercio. Qui tutte le opere grandi, come quelle che avete già visto nel centro della città e nei Sassi a pochi metri da qui sono originali, è chiaro che in questa mostra ci sono anche dei multipli, perchè sono pezzi prodotti in più di 12 pezzi”.
L’esposizione che sarà aperta al pubblico dal 2 dicembre e durerà fino al 30 novembre 2019, è stata curata da Beniamino Levi presidente della DalíUniverse, società specializzata in Salvador Dalí che gestisce una delle più grandi collezioni private di opere d’arte dell’artista al mondo. Con la direzione artistica di Roberto Pantè; la Dalí Universe è stata affiancata nell’organizzazione dal Circolo La Scaletta, associazione culturale impegnata da oltre mezzo secolo nella conservazione e valorizzazione del patrimonio storico, artistico e ambientale della città, e con il patrocinio del Comune di Matera, impegnato nelle installazioni esterne sul territorio urbano.
Sono circa duecento le opere autentiche di Salvador Dalí in esposizione che costituiscono un percorso tematico che indaga all’interno della psicologia e dell’ispirazione artistica di Dalì. Tre sculture monumentali, l’Elefante Spaziale, il Piano Surrealista e la Danza del Tempo II sono state montate nelle vie del centro storico di Matera; le altre, che comprendono sculture museali grandi e piccole, illustrazioni, opere in vetro, libri illustrati e arredi, sono state collocate nella cornice suggestiva del complesso rupestre di Madonna delle Virtù e San Nicola dei Greci nel cuore dei Sassi di Matera.
La mostra illustra un lato artistico meno noto del maestro catalano. Salvador Dalí è stato infatti non solo un pittore, ma anche un artista poliedrico ed eclettico nel vero senso della parola. È stato ampiamente riconosciuto come scultore, scrittore, illustratore, regista, designer di gioielli e tanto altro.
“La pittura è una parte infinitesimale della mia personalità” ebbe a dire lo stesso Dalí di se stesso. Uno degli aspetti principali dell’opera completa di Dalí risiede nella creazione di una collezione di sculture museali in bronzo. La passione e il travolgente desiderio di esprimersi nel campo della scultura sono stati una costante della sua vita, dal 1934 fino al 1987. Dalí era affascinato da questa tecnica artistica e ha concepito una serie di modelli originali da tramutare in sculture e oggetti surreali. In tal modo il genio creativo di Dalí ha potuto manifestarsi nella tridimensionalità, trasformando in sculture quelle che restano tra le più famose ed amate immagini iconografiche create dall’artista nel corso della sua vita.
“La Persistenza degli Opposti” approfondisce quattro temi cari all’artista. Quattro dicotomie, il tempo, millenario e fugace, l’involucro duro e il contenuto molle, la dialettica tra religione e scienza, la metamorfosi della realtà in surrealtà, si susseguono nel percorso museale e accompagnano il visitatore, in una mostra unica nel suo genere. La Mostra si arricchisce inoltre di una serie di exhibit multimediali che rendono il percorso multisensoriale e ampliano la percezione emozionale del visitatore, rendendo La Persistenza degli Opposti un evento fortemente innovativo rispetto a tutte le precedenti esposizioni dedicate a Dalí.
Ologrammi, realtà virtuale, proiezioni 3D, video mapping, sono fra gli exhibit di forte impatto sensoriale prodotti dalla società Phantasyasrl, che completano la fruizione delle opere dell’artista e definiscono una esperienza completa e totalmente immersiva. La presenza di un’area cinema con la proiezione di un docufilm dedicato alla mostra e di un laboratorio multimediale a scopo didattico rendono la mostra fortemente interessante per un pubblico più ampio e anche più giovane.
È on line il sito www.daliamatera.it con le informazioni sulla mostra. Il biglietto di ingresso è 12 euro per i visitatori, 8 per i residenti a Matera, 9 per i gruppi da minimo 10 persone, 6 per le scolaresche con un gruppo di 20 studenti. Per altre informazioni: info@daliamatera.it, 340 697 8471.
Scheda tecnica introduttiva agli exhibit e installazioni multimediali presenti nel percorso espositivo “Salvador Dalí – La Persistenza degli Opposti”.
EXHIBIT PERCORSO
1. 3D Mapping Esterno
2. Totem interattivo di benvenuto
3. Ologramma Salvador Dalí
4. 3Dmapping rose
5. 3d mapping farfalla
6. Proiezione Morphing
7. Ventola olografica
8. App interattiva
9. Sala Cinema – Documentario
LABORATORIO MULTIMEDIALE
1. Tavolo interattivo
2. Realtà virtuale Oculus
3. Leap Motion
4. Stampanti 3D
EXHIBIT PERCORSO
3D MAPPING FACCIATA ESTERNA
Giochi di luce ed effetti visivi sono integrati con la materia della facciata, tramite interventi di video mapping 3D. Gli effetti speciali plasmano la facciata del Complesso rupestre di Madonna delle Virtù e San Nicola dei Greci, per poi mostrare il titolo della mostra e introdurre così i visitatori al percorso.
TOTEM INTERATTIVO DI BENVENUTO
Il punto di accesso multimediale welcome è stato immaginato con una funzione di totem di presentazione generale del Museo per i visitatori che fanno il loro primo ingresso. La presentazione prevede una serie di glimpses dei contenuti presenti nell’esposizione, anticipando gli exhibit che gli utenti troveranno nel corso della visita.
OLOGRAMMA SALVADOR DALÍ
Per questo exhibit è stata realizzata la proiezione olografica di un emblematico Salvador Dalíche introduce ai temi salienti della mostra. Dalíracconta la prima parte della narrazione, quella relativa al tempo. Diversi giochi grafici inerenti al tema, con simboli daliniani relativi al concetto di tempo, arricchiranno l’ologramma di effetti speciali in 3D. Attraverso l’olografia e la riproduzione di contenuti video tridimensionali è possibile illustrare virtualmente qualsiasi oggetto e ambiente con forme e colori estremamente realistici e di grande impatto emotivo.
3D MAPPING ROSE
Parte integrante dell’area dedicata al tema degli “Involucri” è la zona dedicata alla femminilità e ai simboli ad essa associati nel linguaggio iconografico di Dalí.
LaDonna in fiamme aprirà i suoi cassetti per esplodere in una pioggia di petali di rose; la rosa, simbolo surreale spesso associato alle donne, e contenitore di molteplici concetti simbolici, sarà co-protagonista di quest’angolo di mostra.
3D MAPPING FARFALLA
Il visitatore assiste, nello scenario già sacro della location, a un “volo” dell’anima. Tramite l’utilizzo di tecnologie di proiezione, l’ombra della farfalla vola lungo le pareti della chiesa, e man mano si colora per poi svanire in un fascio di luce emanata da uno squarcio nella parete alle spalle dell’altare. Al suo passaggio le pareti della chiesa, inondate dalla luce della farfalla, si rinnoveranno, tramite una sorta di restauro digitale, riassumendo i colori e l’aspetto originario.
PROIEZIONE MORPHING
Nell’area dedicata al tema delle Metamorfosi verrà proiettato un morphing delle opere, mostrando il processo di trasformazione dei soggetti. LaFemme Giraffe, partendo dalla classica figura della Venere, allungherà il collo fino a prendere le forme di una giraffa antropomorfa. Le altre opere scelte per l’exhibit subiranno lo stesso processod’animazione.
VENTOLA OLOGRAFICA
Tramite una ventola a led olografica, delle animazioni riguardanti i quattro temi riprendono la simbologia Dalítrattata nel percorso, creando un suggestivo effetto ottico che permette allo spettatore di vedere i simboli sospesi nell’aria.
APP INTERATTIVA
Una app mobile fornirà la possibilità di visitare la mostra con la presenza di una guida multimediale. Descrizioni approfondite sulle opere, la location, e il percorso espositivo sono presenti nell’app, così come una sezione completamente dedicata ai bambini, pensata per guidare i più piccoli nella fruizione dell’arte.
SALA CINEMA
Il documentario proiettato all’interno della Sala Cinema ripercorre il viaggio su Salvador Dalí con il corredo di suggestive immagini, riprese della città effettuate da un drone e musiche originali. All’interno del documentario si alternano interviste a figure relative alla mostra, fra cui Beniamino Levi, direttore del DalíUniverse.
LABORATORIO MULTIMEDIALE
TAVOLO INTERATTIVO
Un tavolo interattivo touchscreen fornisce un supporto audiovisivo utile a illustrare informazioni più approfondite sull’artista e il complesso.È possibile inoltre accedere a una gallery di video e foto e a contenuti dalla funzione didattica, illustrativa e ludica.
REALTÀ VIRTUALE OCULUS
Tramite l’utilizzo della tecnologia Oculuslo spettatore è trasportato in un percorso a 360°nella città di Matera, vista dall’occhio surreale dell’artista, che vedrà l’avvicendarsi di simboli, percezioni e atmosferedaliniane. L’effetto è quello di un viaggio onirico, amplificato dall’utilizzo della tecnologia di realtà virtuale a 360°.
LEAP MOTION
Il Leap Motion è una tecnologia che permette diinteragire con ambienti virtuali attraverso semplici movimenti delle mani. Con l’utilizzo di LED e camere a infrarossi tutti i movimenti della mano vengono analizzati con precisione.Nell’applicativo è ricreata una rivisitazione 3D della stanza di Dalí a Port Lligat. Al suo interno, Spellbound, lo spettacolare dipinto risultato di una collaborazione tra l’artista e Alfred Hitchcock. Spostando oggetti e simboli lo spettatore può approfondire in maniera interattiva i temi della mostra.
STAMPANTI 3D
Le stampanti 3D sono dispositivi in grado di realizzare oggetti tridimensionali partendo da modelli, replicando così prodotti realizzati con appositi materiali. Le stampanti 3D produrranno modelli e gadget relativi alla mo
THE DALÍ UNIVERSE
Il DalíUniverse è una società specializzata in Salvador Dalí e gestisce una delle più grandi collezioni private di opere d’arte di Dalí al mondo.
Salvador Dalí non è stato solo un pittore ma un artista poliedrico nel vero senso della parola. Indiscusso maestro del Surrealismo, non si limitò mai alla produzione di quadri o di opere d’arte bidimensionali. Vetro-cristallo, mobili, gioielli e soprattutto sculture in bronzo: la sua arte scaturiva da qualsiasi strumento avesse a disposizione.
L’organizzazione è diretta da Beniamino Levi, mercante d’arte e collezionista italiano che ha lavorato con Dalí negli anni ‘60. Beniamino Levi era affascinato dall’abilità di Dalí nell’utilizzare mezzi diversi per esprimere la sua arte e ha dedicato tutta la vita a collezionare opere di Dalí, concentrandosi sulle creazioni tridimensionali. L’attuale collezione DalíUniverse è infatti il risultato di anni di dedizione e impegno da parte di Levi, che iniziò a collezionare Dalí quando aprì la Galleria Levi a Milano nel 1955. Beniamino Levi non è solo un esperto di Salvador Dalí e di Arte Moderna riconosciuto a livello mondiale, lui c’era quando tutto è successo.
La Collezione DalíUniverse presenta la più ampia raccolta di sculture in bronzo, mobili surrealisti, oggetti in oro, sculture in vetro, grafiche autografe, gouache e molte altre opere d’arte di Salvador Dalí. Questa collezione unica, assemblata con passione negli ultimi 40 anni, parla da sé: si tratta infatti di una delle più importanti collezioni al mondo di sculture e opere tridimensionali di Dalí.
Le opere della collezione, prestate a più di cento importanti musei internazionali ed esposte in prestigiose location, hanno girato il mondo e sono state ammirate da oltre dodici milioni di visitatori. Questa straordinaria collezione rivela un aspetto dell’opera di Dalí precedentemente sconosciuto e consente alla scultura di assumere un ruolo significativo.
Il DalíUniverse è anche proprietario di preziosi diritti d’autore di alcune immagini di Dalí ed è l’editore di 29 sue sculture in bronzo.
IL CIRCOLO LA SCALETTA
Il Circolo La Scaletta è un’associazione culturale impegnata da quasi sessant’anni nella conservazione e valorizzazione del patrimonio storico, artistico e ambientale di Matera e del territorio lucano.
Nasce nel 1959 dall’intuizione di un gruppo di amici, tra i venti e i trent’anni, animati dalla convinzione di non essere figli di una città miserabile, ma di un luogo ricco di storia, che poteva diventare una grande risorsa per tutta la comunità. È iniziata così un’infaticabile e appassionata attività di ricerca, documentazione, tutela e promozione culturale del territorio, che ha innescato una “rivoluzione culturale”, in grado di capovolgere il destino di una città, nel 1993 dichiarata dall’UNESCO, Patrimonio Mondiale dell’Umanità, oggi Capitale europea della cultura 2019.
Al Circolo La Scaletta si deve il primo importante lavoro di ricerca e documentazione sul patrimonio rupestre del Materano, che diede vita a una mostra di pannelli fotografici e in seguito al volume “Le Chiese Rupestri di Matera” (Roma, De Luca, 1966), ancora oggi punto di riferimento per le ricerche nel settore. Uno studio che ha ottenuto il prestigioso premio IN/ARCH (Istituto Nazionale di Architettura) e la Medaglia d’Oro ai Benemeriti della Scuola, della Cultura e dell’Arte, conferita dal Presidente della Repubblica.
Nell’ intento di valorizzare il patrimonio rupestre il Circolo diede un importante contributo per la progettazione esecutiva della strada panoramica di Murgia Timone che, attraverso uno straordinario itinerario paesaggistico, conduce fino alla vista mozzafiato del Belvedere, da dove è possibile ammirare il fascino ancestrale dei Sassi in tutto il suo splendore.
Il primo restauro di una chiesa rupestre fu realizzato nel 1967 a cura e spese del Circolo La Scaletta e, in gran parte, materialmente eseguito con il lavoro di molti soci. Nel cuore dei Sassi fu recuperata la basilica di Madonna delle Virtù e contemporaneamente si procedette alla protezione del sovrastante ambiente rupestre della chiesa di San Nicola dei Greci.
Due cripte trasformate da stalle a straordinari luoghi espositivi che, dal 1987, ospitano la prestigiosa rassegna di scultura contemporanea “Le Grandi Mostre nei Sassi”, nata con Consagra, che in oltre trent’anni ha ospitato le opere di grandi nomi del panorama internazionale come: Melotti, Martini, Cambellotti, Fazzini, Matta, Milani, Andreotti, Kolìbal, Negri, Raphael, Hare, Viani, Mirko, Lassaw, Azuma e molti altri.
Nello stesso periodo iniziò l’opera di restauro e valorizzazione della Cripta del Peccato Originale, scoperta il 1 maggio 1963 da uno dei soci fondatori, l’Avv. Raffaello de Ruggieri, nota per i suoi affreschi come la Cappella Sistina del rupestre.
Questi siti, oggi visitati da migliaia di visitatori da tutto il mondo, sono considerati tra i più importanti a livello mondiale.
Fondamentale è stata l’azione del Circolo La Scaletta anche per il recupero e la valorizzazione dei Rioni Sassi, attraverso numerosi contributi, tra cui lo schema di proposta di legge per il restauro urbanistico ambientale degli antichi rioni, che in Parlamento è stata la base della Legge 29 novembre 1971 n.1043. Per affermare la politica del Circolo sul risanamento e il riuso degli antichi rioni materani, un gruppo di soci acquistò Palazzo Bronzini nel Sasso Barisano, in Via Sette Dolori n.10, in seguito donato al Comune, che è ancora l’attuale sede associativa.
Sessant’anni di attività del Circolo La Scaletta hanno creato un patrimonio di idee, di studi, di progetti e di incentivi di amore per l’arte, la cui validità trascende la contingenza del tempo e del luogo per diventare modello di azione e di vita democratica da tramandare alle nuove generazioni
PHANTASYA
Phantasya deriva dal verbo greco pháino, letteralmente presentare alla vista, manifestare. La parola fantasia nasce dalla stessa fonte e descrive una potenza immaginativa espressione di invenzioni, idee e pensieri. È da qui che l’essenza di Phantasya, società di immagine e comunicazione, prende forma. Fondatore di Phantasya, Roberto Pantè, che ne è anche direttore creativo e vi ha trasferito la sua trentennale esperienza lavorativa nell’ambito del graphic design, della realtà virtuale e del restauro digitale di reperti quali l’Ercole Farnese, il Satiro Danzante, la Villa di Poppea, solo per citarne alcuni tra i principali che hanno caratterizzato una carriera sempre ai vertici del settore a livello nazionale e internazionale.
Ciò che maggiormente caratterizza l’espressione creativa di Phantasya è dunque l’impegno nellosviluppo e nell’implementazione delle nuove tecnologie e del concept negli ambiti del 3D e della realtà aumentata, del 3D modelling, delle tecniche di motion design e nell’utilizzo di ologrammi. Questi moderni strumenti tecnologici permettono la creazione di esperienze multisensoriali, percorsi interattivi all’interno di exhibit, il restauro e la digitalizzazione di opere d’arte, in un percorso che coniuga la cura dell’antico e uno sguardo sempre teso al futuro.
Le applicazioni della grafica 3D spaziano dal campo tecnologico, a quello scientifico, medicale, cinematografico, ingegneristico; le possibilità sono innumerevoli, gli sviluppi molteplici.
Sita a Napoli, Phantasya si presenta anche come un laboratorio sperimentale di nuove forme di comunicazione, capace di interpretare le diverse esigenze del mercato, e primeggiare nelle sue principali aree di competenza. Fra queste, i campi del graphic e web design, con la creazione di siti web, loghi, e interfacce online, tutti mezzi indispensabili in un mondo che sente il bisogno di esprimere graficamente la propria identità. Phantasya sviluppa ogni aspetto del web e social media marketing, curando le componenti della rintracciabilità in rete e garantendo ai clienti visibilità online.
Oggi la rete comunicativa di Phantasya si spande, da Napoli, verso le sedi di Roma e Londra, con la creazione di strutture di supporto per aziende; con questo assetto viene fornito un sostegno per l’internazionalizzazione di società che hanno bisogno di uno sbocco sul mercato estero e la conseguente messa a punto di strategie di comunicazione e marketing.
Questi gli elementi di una società dinamica, che volge alla valorizzazione delle idee, una fucina dove si fondono creatività e competenza, composta da un team affiatato, che sotto la guida di Roberto Pantè, è sempre pronto ad accogliere ogni sfida e a interpretare con entusiasmo l’essenza di ogni cliente.