Presentato nel tardo pomeriggio nella sala conferenze di Palazzo Viceconte a Matera il catalogo della mostra “Stregonerie e vari capricci da Salvator Rosa a Giacomo Del Po. Dipinti dalle collezioni di Camillo d’Errico e della Fondazione De Vito”, a cura di Nadia Bastogi e Mauro Vincenzo Fontana (Editoriale Artemide). All’evento hanno partecipato la direttrice del Museo Nazionale di Matera, Annamaria Mauro, il sindaco di Palazzo San Gervasio, Michele Mastro, ul presidente della Fondazione De Vito, Giancarlo Lo Schiavo, il conservatore della Pinacoteca d’Errico, Mario Saluzzi. Sono intervenuti Giovanna Capitelli, professoressa presso l’Università degli Studi Roma Tre, e Massimiliano Rossi, professore all’Università del Salento.
La mostra “Stregonerie e vari capricci – da Salvator Rosa a Giacomo Del Po – dipinti dalle collezioni di Camillo d’Errico e della Fondazione De Vito”, a cura di Nadia Bastogi e Mauro Vincenzo Fontana è stata inaugurata il 27 marzo sscorso nel Palazzo d’Errico di Palazzo San Gervasio.
La mostra è promossa e realizzata dall’Ente Morale Pinacoteca e Biblioteca Camillo d’Errico e dalla Fondazione Giuseppe e Margaret De Vito per la Storia dell’Arte Moderna a Napoli (con sede a Vaglia, presso Firenze), con la collaborazione e il sostegno del Museo Nazionale di Matera, del Comune di Palazzo San Gervasio e della Regione Basilicata,l’iniziativa e il relativo catalogo sono curati da Nadia Bastogi, direttrice scientifica della Fondazione De Vito, e da Mauro Vincenzo Fontana, docente presso l’Università degli Studi Roma 3. Attività di punta delle celebrazioni messe in agenda per il bicentenario della nascita di Camillo d’Errico (1821-2021), la rassegna è stata concepita come il traguardo ideale delle attività di ricerca e di divulgazione promosse nell’ultimo quinquennio dall’Ente Morale Camillo d’Errico e, altresì, raccoglie i frutti di una virtuosissima collaborazione dell’istituto lucano con la Fondazione De Vito, fondata dal compianto ingegner Giuseppe De Vito (1924-2015) e oggi punto di riferimento per gli studi sull’arte napoletana del Cinque, Sei e Settecento.
Giocando di sponda con le ultime acquisizioni sul conto di d’Errico – che in passato è stato a lungo ingiustamente declassato al rango di uno sprovveduto amatore di provincia ma che, invece, si è poi rivelato tra gli spiriti più fini del collezionismo meridionale post-unitario –, l’evento espositivo intende focalizzare l’attenzione su uno dei filoni più controversi e al contempo attraenti della cultura figurativa napoletana del Sei-Settecento, ben rappresentato nelle opere della sua raccolta e in stretto dialogo con alcuni dipinti della collezione della Fondazione De Vito.Un genere, quello della pittura eccentrica e del dissenso, che come è noto non disdegnò soggetti macabri e toni narrativi inquietanti, temi fantastici o legati alla letteratura e al teatro, che accomunò i percorsi di spiriti irrequieti come Salvator Rosa (1615-1673), Micco Spadaro (1609-1675), Giovan Battista Spinelli (1613-1658) e Giacomo Del Po (1654-1726) e che vede spesso una profonda sintonia delle opere anche sul piano propriamente formale, in quelle che già Bernardo De Dominici (1683-1759) definiva “composizioni con figurine picciole e toccate mirabilmente con belle tinte”.
Dopo aver sedotto i contemporanei, tale filone ha d’altronde continuato sino ai nostri giorni a fare breccia nella sensibilità e nel gusto dei collezionisti.Omaggiando, nel titolo, un brano ormai celebre della biografia dedicata a Rosa da Bernardo De Dominici (1683-1759), la rassegna intende radunare in tutto una decina di tele, affiancando opere che ormai hanno alle spalle una lunga vicenda critica, come il Paesaggio di Rosa, i due Baccanali e la Circe di Del Po, o i tre capolavori di Spadaro, a pezzi decisamente meno noti come il Carro del battaglino di Andrea Vaccaro o la conturbante Madonna con bambino di Spinelli. Da segnalare che tutti i dipinti della collezione della Fondazione De Vito vengono qui presentati al pubblico per la prima volta.
La fotogallery della presentazione del catalogo della mostra “Stregonerie e vari capricci da Salvator Rosa a Giacomo Del Po. Dipinti dalle collezioni di Camillo d’Errico e della Fondazione De Vito” (foto www.SassiLive.it)