Per il ciclo di appuntamento “Matera nelle maioliche di Mitarotonda” l’artista materano Peppino Mitarotonda ha presentato in serata nella libreria Mondadori il pannello ceramico “Le tre vie” (U tre’ b). L’opera artistica è stata illustrata nel corso di un incontro che ha coinvolto l’autore in compagnia dell’architetto Gigi Acito e del professore Nicola Rizzi, due materani innamorati della città dei Sassi, che hanno raccontato aneddoti legati ad un incrocio storico della città dei Sassi, caratterizzato dalla presenza del passaggio al livello fino alla prima metà degli anni Settanta.
Il pannello ceramico rappresenta la visione di un luogo della città di Matera denominato “Le tre vie” (U tre’b) alla fine degli anni ’50.
Si tratta di un luogo che per molti anni fu caratterizzato dalla presenza di un passaggio a livello che al momento del transito del treno merci o della littorina che collega Matera con Bari veniva chiuso da quattro grandi cancelli, due dalla parte di via Annunziatella e due dalla parte terminale di via XX Settembre.
Quel passaggio a livello, per alcuni decenni, fu considerato come un confine al di là del quale ci si recava in campagna, al mulino Alvino, alla chiesetta rupestre di “Cristo la Gravinella”, al campo sportivo o al rione Piccianello, soprattutto in occasione della visita al Carro della Bruna o ad assistere allo spettacolo dei fuochi pirotecnici della festa patronale.
Qualche segnale di espansione della città era un po’ più in là, verso via Nazionale, dove si stava costruendo il rione Spine Bianche.
Perciò “Le tre vie” era un punto nevralgico della città dal momento che già nella seconda metà degli anni ’20 aveva visto l’edificazione delle case per contadini, operai e impiegati in via Gattini e via Pentasuglia e poi inglobava anche la villa comunale, che la domenica si popolava fino all’inverosimile, specialmente d’estate.
“Le tre vie” o “Il passaggio a livello” per anni, dunque, sono stati luoghi di riferimento precisi per incontrarsi per affari, per intraprendere un viaggio, per trascorrere il tempo libero, o semplicemente per andare a gustare un gelato del bar “Acito”.
Mitarotonda ha voluto fissare per sempre sul suo pannello istoriato un momento decisivo della storia della nostra città. “Il passaggio a livello” in quel momento era una barriera tra il passato e il futuro. Abbattendo quella barriera, la vita di quel luogo è completamente cambiata e “U tre’b” è un ricordo solo delle persone che ormai vivono un’età avanzata.
La fotogallery della presentazione del pannello ceramico “Le tre vie” (U tre’ b) (foto www.SassiLive.it)