In applicazione dell’art. 46 del D.Lgs. n. 267/2000 e in ossequio allo Statuto, il Consiglio Comunale di Pisticci ha presentato le linee programmatiche per il quinquennio 2011 / 2016. Il progetto generale, ampiamente condivisibile, è quello di una grande città comprensorio articolata in molte altre città, che non sia un libro dei sogni, ma un luogo che conservi le sue particolarità, le atmosfere, le infinite originalità, di essere, per sé stessa, una ricchezza. Una città attenta ai bisogni dei giovani delle famiglie e degli anziani, che fa del turismo e delle occasioni di attrazione un motore per la creazione di opportunità, per vincere la sfida della decadenza e dell’abbandono. Tutto questo attraverso una rete – territorio dove inserire le scuole, associazioni, tradizioni, mestieri, spazi per la crescita di bambini e giovani, coni luoghi di aggregazione, per essere protagonisti del proprio futuro. La Pisticci che si auspica è la Città dello spettacolo, inserendo nel suo calendario estivo mostre e proposte di nuovi autori. Pisticci è la Città della Pacchianella, un luogo con radici antiche, profonde fino all’inizio della storia, una città di 18 mila abitanti che deve tornare a crescere utilizzando tutte le occasioni possibili. Anche l’Amministrazione di Pisticci deve fare i conti con la profonda crisi economica che crea difficoltà e disagi, per cui l’obiettivo fondamentale è sfruttare al meglio le occasioni offerte prestando maggiore attenzione alle situazioni di emergenza sociale del territorio attraverso una politica attenta ai settori che possono rappresentare un incremento del mercato del lavoro, come il turismo, la cultura, il commercio, la promozione dell’agricoltura con le sue tipicità, l’ambiente, le opere pubbliche. “Pisticci -si legge nel documento- ha bisogno di avviare un periodo di trasformazioni per tentare di mettere in moto un sistema che produca un reddito direttamente proporzionale alla capacità di intercettare le occasioni di ricchezza. I settori privilegiati e da incrementare e migliorare nell’ambizioso programma sono quelli della comunicazione e partecipazione, mobilità e viabilità, sicurezza del territorio, uffici, patrimonio e bilancio, attività produttive, turismo, cultura, sport e spettacolo, salute, lavori pubblici, tutela dell’ambiente, bonifica Val Basento, urbanistica, educazione socio-sanitaria, raccolta differenziata, politiche sociali e scuola. Filo conduttore di questa vasta operazione è il progetto “Art Zone” tra cultura e urbanistica. Una possibile risposta alla crisi è nel circolo virtuoso generato dall’arte e dalla cultura, per cui Art Zone alimenta la cultura e l’economia insieme e punta al recupero dell’ingente patrimonio inutilizzato o abbandonato.
Giuseppe Coniglio