Martedì 26 marzo, alle ore 17.00,nella chiesa parrocchiale di San Luca Abate, ad Armento, sarà presentata alla comunità locale la preziosissima tavola in legno dipinta a tempera e raffigurante San Leonardo, attribuita a Pedro de Aponte e datata al XV secolo.
Il prezioso manufatto, nella notte tra il 23 ed il 24 gennaio del 1972, venne trafugato nella stessa chiesa parrocchiale, insieme ad altra preziosa suppellettile sacra.Questo furto segnò gravemente la comunità di Armento per l’inestimabile valore delle opere e per la forte devozione che il popolo esprimeva al “Santo delle catene”. È stato recuperato il diario di un armentese che all’epoca aveva annotato il dolore che aveva provocato il furto e aveva abbozzato con uno schizzo l’opera. Erano gli anni in cui era Soprintendente il professor Sabino Iusco, che seguiva la prima catalogazione dei beni artistici in Basilicata. Il San Leonardo, infatti, era stato fotografato, ma la sua scheda non era stata ancora compilata, pertanto tutto diventava più difficile in ordine al suo recupero. L’opera figura nell’autorevole catalogo Arte in Basilicata del 1981, a cura di Anna Grelle Iusco, che lo attribuiva a Simone da Firenze. Pierluigi Leone de Castris lo attribuisce,invece, aPedro de Aponte (in P. Giusti-P. Leone de Castris, Pittura del Cinquecento a Napoli. 1510-1540 forastieri e regionali; ipotesi questa ad oggi la più accreditata), mentre P. Santoro lo attribuisce a Bartolomeo Guelfo da Pistoia nel catalogo del 1986 di Giovanni Previtali, Andrea da Salerno nel Rinascimento meridionale. Un’opera, dunque, che ha fatto molto parlare di sé perché ha intercettato i più alti circuiti di studio e studiosi in materia, ancor più per la sua assenza, segno di una cultura lucana molto più feconda e ampia di quanto sia stato indagato.
Dopo 44 anni, il 27 luglio 2016, grazie ad una felice e importante operazione del Nucleo Tutela Patrimonio del Comando Carabinieri di Bari, coordinata dal capitano Michelange Stefàno, per la segnalazione di uno studioso che ben conosceva l’opera, con la collaborazione dell’Ufficio Beni Culturali della Diocesi di Tricarico e con la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio della Basilicata, l’opera è stata assicurata al suo legittimo proprietario, nella persona dell’amministratore diocesano, monsignor Nicola Urgo.
Dopo una lunga e complessa fase di restauro, curata dalla Soprintendenza, la tavola viene presen-tata alla sua comunità di appartenenza dopo 47 anni. Si apre ora una nuova stagione per il San Leonardo, in quanto la sua collocazione prevede uno studio per le condizionimicroambientali e di sicurezza. Inoltre, è stata già attenzionata da un importante progetto espositivo che lo vedrà coinvolto nell’ambito di Matera Capitale Europea della Cultura 2019.
La serata sarà presieduta dal vescovodella Diocesi di Tricarico,monsignor Giovanni Intini e inter-verrannoil soprintendente Francesco Canestrini, con la restauratrice Anna Maria Leone e la storica dell’arteBarbara Improta, il capitano Michelange Stefàno, il generale di Brigata Rosario Castello, comandante della Legione Carabinieri di Basilicata, Marta Ragozzino, direttrice del Polo Museale della Basilicata, il direttore dell’Ufficio Beni Culturali della Diocesi, don Nicola Soldo, il sindaco di Armento Franco Curto e il parroco don Francesco Barbarito. Modererà la serata Giuseppe Saponara, membro della Commissione diocesana per i Beni culturali e l’Arte sacra.