Giovedì 29 febbraio 2024 alle ore 10,30 nella Sala degli Atti Accademici del Campus di Macchia Romana è in programma la presentazione alla stampa delle opere donate all’Università degli studi della Basilicata dal Maestro Salvatore Sebaste. Di seguito i particolari.
L’Università degli studi della Basilicata accoglierà le opere donate dal Maestro Salvatore Sebaste – pittore, scultore e incisore – alla presenza della stampa a Potenza giovedì 29 febbraio 2024, nella Sala degli Atti Accademici del Campus di Macchia Romana, alle ore 10.30. All’incontro parteciperanno il Maestro e il Rettore dell’Unibas, Ignazio Marcello Mancini. Le opere andranno ad accrescere la collezione d’arte contemporanea dell’Ateneo che è costituita da dipinti e sculture di artisti italiani del Ventesimo e Ventunesimo secolo.
Lo stesso Sebaste donò, nel 2021, 23 pittosculture componenti il ciclo MatematicArte, installato nel Campus di Matera. Questa seconda donazione consta di due nuclei di opere legate al territorio e alla sua storia: la serie di pittosculture “NutriMenti” e il gruppo di acquerelli “Tellus”, dedicato ai paesi lucani colpiti dal sisma del 1980. Le nuove acquisizioni – che troveranno collocazione a Potenza, negli spazi del Rettorato, nel Campus di Macchia Romana – rinsaldano “ulteriormente il rapporto tra questa Università e l’arte contemporanea”. Il Rettore ha infatti evidenziato che “l’Unibas è lieta di accogliere la donazione di un importante insieme di opere del Maestro Sebaste, personalità di rilievo dell’arte contemporanea. La generosa iniziativa dell’artista attesta ulteriormente la sua fiducia nell’istituzione universitaria. La serie NutriMenti donataci da Salvatore Sebaste declina, in modo nuovo, il rapporto tra arte, storia, archeologia e scienza già da lui esplorato in MatematicArte, così come vi ritornano i riferimenti alla figura di Pitagora e alla cultura magnogreca dell’area di Metaponto. Il grande filosofo e matematico greco questa volta viene chiamato in causa dall’artista in relazione ai ritrovamenti paleobotanici nel sito archeologico di Pantanello, che hanno fornito testimonianze sull’alimentazione dei coloni magnogreci, fondata su cereali, legumi, verdure e frutti, tuttora componenti fondamentali della dieta mediterranea. Anche queste opere d’arte, dunque, possono stabilire un dialogo significativo con la didattica e la ricerca che svolgiamo nel nostro Ateneo in ambiti quali le scienze agrarie, l’archeologia, le discipline storiche, artistiche e filosofiche, confermando l’alto valore educativo e formativo e il ruolo essenziale di connessione interdisciplinare che l’arte può assumere nel contesto universitario”.
Biografia del Maestro Salvatore Sebaste:
Salvatore Sebaste, 1939, pittore, scultore, incisore. Vive a Bernalda (MT) con studio o Metaponto e Milano. Ha sempre considerato l’arte e la creatività, come scienza e ricerca continua, in parallelo con la storia del passato e del presente. Dopo più di sessant’anni d’intensa e proficua attività artistica, continua ancora incessantemente a sperimentare e ricercare formule sempre più innovative. Inizia la sua formazione artistica all’Istituto d’Arte di Lecce e al Magistero di Belle Arti di Firenze, guidato dal professor Alessandro Parronchi e si perfeziona, poi, nelle tecniche incisorie presso lo studio calcografico di Mario Leoni, a Bologna. Nel 1964 incontra Mario Trufelli, giornalista RAI e poeta, col quale si stabilisce subito un rapporto di fraterna amicizia e collaborazione artistica. Diviene socio del circolo culturale La Scaletta di Matera e le varie frequentazioni con intellettuali, critici d’arte e artisti contribuiscono alla sua formazione culturale e artistica. Nel 1966, a Bernalda, apre il suo laboratorio calcografico, luogo di animazione culturale e punto d’incontro di artisti contemporanei. Incontra Tono Zancanaro noto incisore italiano e il pittore Ernesto Treccani. Nasce subito con loro, affascinati dalla Basilicata, un rapporto ricco di sviluppi umani e intellettuali. Presidente del circolo culturale La Scaletta di Matera, fonda nel 1977 la Scuola libera di grafica nella stessa città. Si rinsaldano i rapporti con artisti e intellettuali: il poeta ingegnere Leonardo Sinisgalli, il critico letterario Franco Vitelli, lo scrittore Raffaele Nigro, i pittori Mino Maccari e Josè Ortega. Gli anni Settanta, Ottanta e Novanta sono, per l’artista, particolarmente importanti e fruttuosi sul piano della ricerca, della produzione e dell’attività espositiva, svolta in Italia e in Europa. Max Bollag, gallerista svizzero di fama internazionale, divulga le sue opere nelle aste internazionali. Nel 1986 è tra gli animatori della Cooperativa Arti Visive 5a Generazione di Potenza e collabora con Achille Bonito Oliva, Enrico Crispolti, Filiberto Menna, Franco Solmi. Diverse centinaia sono le matrici realizzate in acquaforte, acquatinta, cera, punta secca, a stampo. A volte Sebaste interviene sulle grafiche con sapienti tocchi di pennello che fanno diventare le incisioni opere uniche. Nell’abitazione-studio di Metaponto, ancora oggi punto d’in- contro di artisti e intellettuali, sono presenti significative opere plastiche in ferro.Nel 1991, è a Primissima, settimanale di cultura del TG1 a cura di Gianni Raviele. Nel 1992 cinque libri d’arte sono esposti al Museum of Modern Art di New York; nel 1994 alla mostra I libri d’artista italiani del Novecento al Museo Guggenheim di Venezia e al Palazzo Su Probanu di Ortisei, con cataloghi a cura di Ralph Jentsch editi dall’editore Umberto Allemandi di Torino. Nel 1998 fonda a Bernalda la Pinacoteca Comunale d’Arte Moderna e Contemporanea Bernalda-Metaponto, di cui è stato Direttore. Dal 2005 è socio vitalizio della Società per le Belle Arti ed Esposizione Permanente di Milano. Moltissime sono le sue pubblicazioni, tra cui: Sebaste, mo- nografia di Pittura (1999), Salvatore Sebaste, monografia di Grafica (2006), Palinsesti della memoria, monografia di Scul- tura (2007), Il Demone della forma, monografia antologica (2010), La Critica sulla scia di Kairos che raccoglie i testi dei critici d’arte che hanno analizzato le sue opere (2014). Approfondisce la storia dell’archeologia a Metaponto ed elabora opere di pittura e scultura ispirate alla Magna Grecia che, dal 2007 al 2015, sono state esposte nei Musei Arche- ologici Nazionali di Matera, Metaponto, Policoro, Potenza, Melfi e di Lerici. Nel 2017, nelle chiese rupestri Madonna delle Virtù e San Nicola dei Greci, ubicate nel Sasso Barisano di Matera, espo- ne MatematicArte, ventitré pittosculture ispirate alla storia della matematica, a cura del matematico Piergiorgio Odifred- di e dell’ingegnere Giuseppe Corvino. Seguono tre mostre permanenti, ciascuna di ventitré opere: MatematicArte 1 al Politecnico di Milano, Biblioteca delle Ingegnerie di Bovisa La Masa, dal 2018; MatematicArte 2 al Campus Universitario a Matera, dal 2020; MatematicArte 3 all’ISUFI, Università del Salento, Lecce, dal 2021. Ispirandosi agli scritti dell’archeologo Joseph Coleman Car- ter dedicati ai reperti agricoli ritrovati nel sito di Pantanello, realizza pittosculture sulla frutta e la verdura della terra di Pitagora cui seguono nel 2023 due esposizioni permanenti, di ventiquattro opere ciascuna: Frutta e verdura dalle terre di Pitagora, nella Sala Michetti all’Alsia, Polo Pantanello, Me- taponto e NutriMenti, nel Rettorato del Campus di Macchia Romana dell’UNIBAS a Potenza.