Sabato 17 dicembre 2022 alle ore 18 nella Chiesa Matrice San Marco Evangelista di Rionero in Vulture si presenta alla comunità il singolare Presepe in “Stile Orientale” (o Storico) degli autori Dino Gallicchio e Benito Recine, giunto quest’anno alla sua sesta edizione. La mostra resterà aperta fino all’8 gennaio 2023. Di seguito i particolari.
A dicembre 2016, in occasione della Festa del Natale, fu presentata un’anteprima di quest’opera, dell’estensione di soli 10 metri quadri; da questa iniziale occasione, il Presepe è stato ampliato ed ha raggiunto una superficie di venticinque metri quadrati (2 mt. in profondità x 12,5 mt. in lunghezza).
Quest’anno, su un palcoscenico con quinte, completo di una dettagliata e particolare scenografia, verrà allestito anche l’ultimo ampliamento, che porterà la dimensione di questo Presepe a circa 25mq., con l’utilizzo di statuine di altezza 12 cm. Novità assoluta, lo scorcio di una “vigna”, per la cui realizzazione, i due autori hanno utilizzato i raspi dei grappoli d’uva per simulare i tralci le viti, salvia triturata per le foglie e semi di quinoa per gli acini dei grappoli di uva.
Per l’originalità del suo stile, è una delle poche esposizioni di questo genere in Basilicata.
Per la realizzazione di questo “Presepe in Stile Orientale o Storico”, che si distingue dall’altra scuola denominata “Presepe Popolare”, i due maestri presepisti Gallicchio e Recine hanno seguito i dettami di alcuni passi del Vangelo e le notizie giunte fino ai nostri tempi, tratte dalla storia della vita in Palestina ai tempi di Gesù.
Attenendosi il più possibile a queste informazioni, i due artisti hanno dato vita a questa realizzazione in
un’ambientazione tipica dei luoghi dove è avvenuta la nascita di Gesù. Pertanto si potranno ammirare: una porzione di un tipico villaggio palestinese con case bianche di forma cubica, dove la vita scorre lenta tra i banchi di un mercato, mentre antistanti un tempio, alcuni soldati romani sono intenti a controllare, che tutto sia sotto la loro supervisione, ma in realtà, sfugge ai loro occhi l’importante “Evento” della nascita del “Salvatore”, in una grotta lontana, visitato solo da umili pastori che bivaccano nel frattempo sotto le loro tipiche tende dei pastori erranti, in prossimità di un oasi.
“Un Presepe da leggere…” con questa frase si può sintetizzare la sensazione che si proverà nell’osservare le varie scene che si susseguono lungo i circa 13 metri di esposizione.
Sarà possibile visitare il Presepe, a partire dal giorno 17 dicembre 2022, per tutto il periodo delle Festività Natalizie, durante il normale orario di apertura della Chiesa.
Le immagini del “Presepe in Stile Orientale di Rionero” sono state annoverate nel sito dell’Associazione Italiana Amici del Presepio (A.I.A.P.), organo ufficiale per gli appassionati di questa “Nobile Arte”.
Orari di apertura: normale apertura della chiesa ai fedeli. Ingresso gratuito.
Le caratteristiche del presepe
1. 25 mq: uno dei più grandi allestimenti in Basilicata realizzati in un’unica scenografia e con statuine di altezza 12 cm.
2. Sono state necessarie oltre 1500 ore di lavoro, distribuite nel corso degli ultimi cinque anni.
3. Sono stati utilizzati quasi 100 kg di gesso per realizzare tutti i rilievi o le case del villaggio.
4. I due maestri presepisti hanno realizzato quest’opera in via del tutto gratuita.
5. A causa del limitato budget messo a disposizione, circa l’80% dei materiali utilizzati,
sono di origine riciclata.
Alcuni esempi:
6. Le assi delle cassette della frutta sono state lavorate e trasformate in: cancelli, carri, tettoie, panche, travi.
7. Le colonne del tempio sono state realizzate con le anime dei rotoli di alluminio, ricoperti dal cartoncino ondulato delle confezioni delle merendine, e poi verniciati.
8. Le tende dell’accampamento dei pastori, sono state realizzate con gli stuzzicadenti per spiedini ricoperti con pezzi di vecchie t-shirt.
9. Tutta la vegetazione e di origine naturale: piccoli arbusti per gli alberi, ciuffi di infiorescenze di piante varie per i cespugli, tranci di vite per i tronchi degli alberi di ulivo, origano per simulare le foglie.
10. Le palme dell’oasi sono state realizzate: con nastro di carta verniciata per le foglie, pezzi di cavo elettrico
per i tronchi.
11. Sabbia e pietrisco sono stati raccolti in natura. La posa del caffè ha contribuito a colorare la scenografia.
12. Pezzi di materiale recuperati da una vecchia stuoia sono diventate tende o tappeti.
13. Piccoli tronchetti di legno sono stati lavorati ad intaglio e sono diventati gli abbeveratoi degli animali.
14. Stuzzicanti e pezzi di teglie di alluminio sono stati utilizzati per creare i vari attrezzi da lavoro; asce, pale, forconi, rastrelli.
15. I piccoli cestini, sono stati realizzati con la stessa identica tecnica di quelli reali con l’intreccio di spago e rafia.
16. Per lo scorcio della “vigna”, i due autori hanno utilizzato i raspi dell’uva per simulare le viti, salvia triturata per le foglie e semi di quinoa per gli acini dei grappoli di uva.
17. La lavorazione all’uncinetto, ha contribuito a creare ceste e borse tipiche palestinesi.
18. Ad eccezione delle statuine con altezza 12 cm, che sono state acquistate, tutto il resto della scenografia è stato realizzato interamente a mano dai due presepisti Dino Gallicchio e Benito Recine.