Venerdì 13 aprile 2012 alle ore 17.30 presso l’ex Monastero di Santa Lucia a Porta Pistola nei Sassi di Matera è prevista la riconsegna dell’affresco recuperato in Germania, già rubato nella città di Matera da Rudolf Kubesch nel 1961-62 e dato per distrutto. Il ritrovamento è stato effettuato da Friedrich Sernetz e Francesco Foschino, che da oltre un anno stavano effettuando ricerche storiche e indagini sul lontano episodio.
Si è deciso di cogliere la fortuita occasione dei 50 anni esatti dal furto, per una cerimonia di riacquisizione dell’opera.
Nell’occasione Friedrich Sernetz e Francesco Foschino illustreranno le indagini che hanno permesso il ritrovamento. Seguiranno gli interventi di Salvatore Adduce, sindaco di Matera; Marta Ragozzino, Soprintendente per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata; Pierfrancesco Pellecchia, Presidente del Parco della Murgia Materana; Raffaello De Ruggieri.
Riportiamo di seguito le note inviate dal Circolo La Scaletta, dal presidente dell’Ente Parco della Murgia Materana Pierfrancesco Pellecchia e dal direttore del CEA Massimo Montagna sul ritorno a Matera dell’affresco rubato da Rudolf Kubesch.
CIRCOLO LA SCALETTA PLAUDE ALLA RESTITUZIONE DELL’AFFRESCO RUBATO A MATERA DAL TEDESCO RUDOLF KUBESCH
Il Circolo La Scaletta plaude al restituzione dell’affresco raffigurante il volto di un Santo Monaco Vegliardo, strappato dalla chiesa rupestre della Madonna degli Angeli nel 1962. Oltre cinquant´anni fa i soci del Circolo si erano assunti l´onere di ricercare, censire e studiare le chiese rupestri del Materano. L´attivismo che ha sempre caratterizzato chi è entrato a far parte del sodalizio, nel 1962 permise di scoprire il trafugamento degli affreschi, di compiere indagini che consentirono il recupero della maggior parte dei frammenti asportati e che confluirono nei due processi penali celebrati in Germania e in Italia con le sentenze pronunciate nei confronti degli autori dei furti.
Un attivismo che il Circolo è lieto di rintracciare in giovani materani come Francesco Foschino, che ha coltivato quanto La Scaletta ha seminato nei suoi cinquantatrè anni di storia, è giunto a nuovi e importanti sviluppi di quella lontana vicenda.
Una storia, quella del furto degli affreschi da parte del professore tedesco Rudolf Kubesch e dei suoi tre aiutanti, che fu prodroma di importanti conquiste per il nostro territorio. Il Circolo La Scaletta partì da Kubesch per sollecitare l´istituzione in Basilicata della Soprintendenza ai Beni Culturali. E fu il nostro socio Raffaello de Ruggieri che scrisse la legge istitutiva del Parco delle Chiese Rupestri della Murgia materana, una legge che seguì come consigliere regionale nell´iter d´approvazione.
Se questa è Storia, oggi il Circolo La Scaletta è lieto di cogliere l´occasione della manifestazione pubblica della restituzione dell´affresco – di domani alle 17.30 all´ex Monastero di Santa Lucia a Porta Pistola – per rilanciare la urgenza di un intervento sistemico per la conservazione e la valorizzazione del patrimonio rupestre materano, recuperando il progetto dell´itinerario delle chiese rupestri del Materano.
Nel corso della manifestazione Raffaello de Ruggieri, in rappresentanza del Circolo La Scaletta, si soffermerà sulle modalità delle indagini effettuate e su alcune inedite risultanze processuali.
Circolo La Scaletta
PELLECCHIA, PRESIDENTE PARCO MURGIA MATERANA: SI AVVERA IL SOGNO DI RITROVARE IL PATRIMONIO PERDUTO?
Per 50 lunghi anni, materani, orgogliosi del proprio territorio e consapevoli dell’inestimabile valore del patrimonio culturale ed artistico del luogo, studiosi appassionati dell’arte rupestre, italiani e non, hanno profondamente sperato di poter ammirare ed apprezzare nuovamente dal vivo i 18 affreschi trafugati dalle chiese rupestri di Matera dei quali esistono poche documentazioni fotografiche, peraltro anche rare e incomplete.
Come è risaputo, tali preziosi reperti sono stati sottratti alla città nel 1962 dal tedesco Rudolf Kubesh, professore di arte, giunto a Matera insieme ai suoi allievi. Tali capolavori, ritrovati in Gerrmania dalla Interpool, sono stati consegnati alle autorità locali.
Essendo però rimasti nei depositi della Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata, che li ha “gelosamente” custoditi per 50 anni, per tutto questo tempo si è invano, e a lungo sperato, di poterli riammirare.
L’Ente Parco della Murgia Materana, al fine di incentivare la ricerca degli affreschi non ancora ritrovati, nel 2009 ha lanciato sul sito ufficiale del parco, www.parcomurgia.it, la Campagna di sensibilizzazione per il recupero delle opere trafugate.
Grazie alla sensibilità e alla determinazione della soprintendente Marta Aragozzino e all’opera di quanti si sono attivati per questa causa sarà, finalmente, possibile ammirare parte di questo patrimonio di arte sacra, nelle sale del Palazzo Lanfranchi, dove è stata allestita la mostra in occasione della settimana della cultura.
Tra coloro che hanno fortemente contribuito alle ricerche delle opere non ancora ritrovate, è doveroso riconoscere un plauso alla guida turistica Francesco Foschino, accurato ricercatore di storia locale e allo scienziato tedesco Friedrich Sernetz, ex allievo di Kubesc, che con tenacia e abnegazione sono insieme riusciti a rintracciare, sempre in Germania, affreschi inediti non ancora restituiti alla nostra città.
Proprio grazie alla loro attenta ed appassionata opera di ricerca, è rientrato in città il Santo Monaco Vegliardo, trafugato nella Chiesa della Madonna degli Angeli, che secondo la testimonianza del professor Kubesh si era ritenuto fosse andato distrutto.
Siamo felici di ciò e speriamo, fiduciosamente, che possa oggi cominciare una nuova fase! Una fase che possa dare avvio ad una ricerca ancora più incisiva e accurata anche di ogni, più piccolo, frammento trafugato, nella speranza che tutte le opere possano essere restituite quanto prima al Patrimonio Unesco per poter essere fruibili da tutti.
Ci auguriamo vivamente che gli affreschi possano trovare la loro migliore e più giusta collocazione, magari sperando che possano essere ricollocati proprio lì dove sono stati creati, sulle mura dove sono stati dipinti. Se ciò non fosse tecnicamente possibile, allora auspichiamo che possano trovare idonea sistemazione in altro luogo che li accolga in allestimento definitivo, affinchè possano essere, in tutta sicurezza, ammirati da chiunque voglia coglierne la bellezza.
La condivisione di queste opere d’arte con l’intera comunità materana e con il mondo intero è il naturale riconoscimento del valore storico-artistico che la città di Matera merita. Un ulteriore tassello che contribuisce al percorso intrapreso per fare della città dei Sassi la Capitale Europea della Cultura nel 2019.
Il Presidente dell’Ente Parco Pierfrancesco Pellecchia
Venerdì 13 aprile alle 18.00 nel monastero di Santa Lucia alla Civita la cerimonia di riconsegna dell’affresco recuperato.
Torna in città il 13 aprile.E’ stato recuperato in Germania uno degli affreschi rubati da Rudolf Kubesch nel 1961-62 e dato per distrutto. Il ritrovamento è stato effettuato da Friedrich Sernetz e Francesco Foschino, che da oltre un anno stavano effettuando ricerche storiche e indagini sul lontano episodio.
L’opera era in possesso di un cittadino tedesco completamente ignaro della provenienza dell’affresco, che risulta integro ed in ottimo stato di conservazione.
L’affresco raffigura un vegliardo Santo monaco, ed illuminava l’abside della chiesa di Madonna degli Angeli, a sinistra dell’altare.
Il 13 aprile del 1962, l’insegnante tedesco Rudolf Kubesch, con due giovani assistenti, trafugò circa 15 affreschi dalle chiese rupestri dell’agro materano con la tecnica dello strappo.
Il crimine fu scoperto dal Circolo La Scaletta che effettuò tempestive indagini permettendo il recupero di una parte degli affreschi, grazie anche all’intervento dell’Interpol e dei Carabinieri.
Le opere non recuperate furono ritenute distrutte per sempre nel tentativo di strappo.
Nell’ottobre 2010 avviene un incontro casuale fra Friedrich Sernetz, già allievo di Kubesch ed in procinto di scriverne una biografia, e Francesco Foschino, operatore turistico materano ed appassionato ricercatore di storia locale.
Nasce in quel momento una fruttuosa collaborazione italo-tedesca, che ha permesso la puntuale ricostruzione del furto grazie a documenti e testimonianze inedite raccolte da Sernetz e Foschino fra la Germania e l’Italia, e che quindi ha reso possibile il ritrovamento dell´affresco.
Non è da escludere che successive indagini, svolte anche in collaborazione con gli organi preposti, possano permettere di recuperare anche gli altri affreschi trafugati e mai ritornati. L´opera verrà riconsegnata alla città in occasione dei 50 anni esatti dal furto presso il monastero di Santa Lucia alla Civita alla presenza oltre che di Foschino e Sernetz, anche del Sindaco della città, del Sovrintendente per i beni artistici, storici ed etnoantropologici della Basilicata, dei carabinieri e del Circolo La Scaletta. Nel corso della cerimonia, in programma alle ore 18 , l’affresco verrà mostrato alla cittadinanza e quindi consegnato alla Soprintendenza.
L´augurio e´ che ci sia un impegno chiaro e definitivo, finalmente, per la migliore collocazione di queste opere, a cui bisogna riconoscere oltre il loro già pregevole valore artistico, anche quello di testimonianza di una vicenda importantissima nella storia recente della nostra comunità.
Massimo Montagna, direttore CEA, Centro educazione ambientale