Inaugurata nel pomeriggio nella chiesa di Mater Domini in Piazza Vittorio Veneto a Matera la mostra di artigianato artistico “Riti e Miti, il Campanaccio nei Sassi” dell’artista lucano Rocco Giammetta.
L’esposizione racchiude una selezione di circa trenta opere, in ferro sapientemente modellato, ispirate alla tradizione del Campanaccio di San Mauro Forte, paese di nascita e residenza dell’artista.
La mostra è stata realizzata con il patrocinio del Comune di Matera e l’Istituto Diocesano per il Sostentamento del Clero dell’Arcidiocesi di Matera – Irsina in collaborazione con l’Ufficio Mostre ed Eventi della Soc. Coop. Sociale “Oltre l’Arte”.
La mostra, visitabile fino al prossimo 31 agosto, si potrà visitare fino al 31 agoasto tutti i giorni dalle 10 alle 13 e sabato, domenica e festivi anche dalle 17 alle 20.
Rito scaramantico e propiziatorio dal sapore antico, il Campanaccio segue un cerimoniale pagano legato al culto della terra e della transumanza delle mandrie, che si festeggia in onore di Sant’Antonio Abate, a metà gennaio.
La tradizione vuole che il fragore di grosse campane , agitate a ritmo cadenzato e quasi ipnotico, allontani disgrazie e spiriti maligni propiziando così un buon raccolto annuale.
La campana assume dunque il significato di talismano artistico ricco di energia positiva.
Tutte le opere in mostra sono miniature di personaggi ispirati ai “liberi suonatori di campanacci” e campane di varie dimensioni utilizzate durante la caratteristica sfilata che si svolge, ogni anno il 15 e 16 gennaio, all’ombra dell’imponente Torre Normanna (anch’essa ricreata in miniatura) e per i vicoli del centro storico del paese di San Mauro Forte.
Biografia autore
Ci sono dei mestieri che non si imparano né si insegnano. Prendono il via da menti creative, mani sapienti e si alimentano con la linfa della passione. Ed è così che si nasce artigiani e si diventa artisti, dopo aver accantonato il “mestiere” fatto sì per passione ma anche per dovere, in quanto unica fonte di sostentamento.
E quando la passione incontra le radici, ecco che dall’estro “dell’artista-artigiano” prendono forma e vita miniature di esperienza vissuta, di miti, di riti conosciuti da sempre, di tradizioni perpetuate nel tempo.
È stato così per Rocco Giammetta, classe 1940, artigiano d’ altri tempi che trasferisce su sculture di ferro – in modo indelebile – le radici profonde e l’attaccamento a una terra, a un paese, San Mauro Forte (Matera), ispirandosi al “Campanaccio”
La fotogallery della mostra