Giovedì 28 luglio 2016 alle ore 19 presso lo Studio d’Arte “Il Comignolo” in via Casale 55/57, nel Sasso Barisano lo Studio d’arte “Il Comignolo” di Matera presenta la mostra “Ruggini tra i Sassi”, una selezione di opere di Maurizio Fini, artista toscano approdato sul Lago Maggiore.
I lavori esposti possiedono una particolare caratteristica, in quanto realizzati con la ruggine.
Jean Blanchaert descrive in modo originale tale processo: (…) in sei giorni Fini creò la ruggine e il settimo si riposò. La ruggine che si depositerebbe naturalmente dopo qualche anno sui volti dei filosofi, degli scienziati, dei Santi e delle Madonne raffigurati nelle tele di Fini, si forma, invece, in una sola settimana grazie all’uso di acido nitrico, acqua ossigenata a 130 volumi e molto olio, quello fino, quello di gomito.
Un’ultima gettata di acqua e sale completerà l’operazione. Fini si è innamorato della ruggine perché stava scappando dalla patinata società contemporanea e ha trasformato questa fedele compagna del degrado in una preziosa occasione di fascino. La corrosione del ferro che ha l’immediata capacità di evocare l’antico, riesce ad esprimere, meglio di qualsiasi altra tecnica, la spiritualità che Fini vuole portare alla luce con le sue tele nostalgiche. (…) Maurizio Fini nasce a San Marcello Pistoiese nel 1956. Il suo percorso artistico inizia con una grande
passione per la musica ed il canto, che svolgerà come professione fino all’inizio degli anni ’90. A questo percorso si intrecciano lunghi viaggi, che hanno il loro inizio negli anni ’70. Successivamente nasce l’interesse per il restauro e la realizzazione di mobili originali decorati in foglia d’oro, argento e rame; questa raffinata e paziente tecnica si sublima nella trasposizione su tela e approda, nel ’98, a una vera e propria produzione artistica.
Dal 2007 l’artista inizia a rielaborare icone classiche e pop attraverso l’uso di una peculiare tecnica che usa i processi di ossidazione e le cromìe date dalla ruggine. Espone dal 1998 in gallerie e istituzioni italiane e straniere. Nel 2011 partecipa alla 54.ma Biennale di Venezia nel Padiglione Italia curato da Vittorio Sgarbi;
tra le personali ricordiamo “Ruggini Religiose”, allestita presso la Galleria Blanchaert di Milano con catalogo Edizioni Oreste Genzini e Philippe Daverio.
La mostra resterà aperta fino all’11 agosto 2016.
Lug 27