Si è svolta martedì 2 aprile la Marcia per la Cultura, promossa dal comito Unicef, Regione Basilicata, Fondazione Matera 2019 e tutti gli attori sociali presenti sul territorio, in modo particolare con l’Ufficio Scolastico Regionale. E proprio la scuola è stata la grande protagonista di questa giornata.
Insieme alle scolaresche, ad accogliere il Dottor Cappelli rappresentate della Regione Basilicata – ideatore anche dell’iniziativa- e le altre autorità civili, la Vice Preside dell’Istituto comprensivo salandrese la docente Anna Felicia Grassi che, con una punta di emozione, ha rappresentato l’importanza di marciare per la cultura intesa, non solo, come conoscenza, ma come valore. I valori di una comunità che,
attraverso le arti – tema scelto – racconta sè stessa e si mette in connessione con tutti i comuni lucani e, inoltre, si apre al mondo. Marciare il 2 aprile ha permesso a tutti i partecipanti di riflettere non solo sul valore del patrimonio artistico ma, aderendo alla giornata mondiale della consapevolezza dell’autismo ha posto
l’accento anche sul forte valore culturale legato ai principi di inclusione e consapevolezza.
La Vice Preside attraverso le sue parole ha sottolineato dell’impegno profuso da tutto il corpo docente, in particolare della coordinatrice dell’iniziativa, l’insegnante Pierina Dinnella e degli alunni e dalle associazioni presenti sul territorio che in un unico afflato hanno espresso la loro migliore energia.
Alunni, docenti, genitori, associazioni, autorità civili hanno marciato per le vie del paese dando voce ad ogni passo attraverso i cartelloni rappresentanti i diritti dei bambini, richiamando alla mente tutti quei bambini che ad oggi non godono dei loro stessi diritti perché vittime della guerra, della povertà: il diritto alla salute, all’istruzione, alla felicità. La voce dei luoghi dove si sono radicate le radici della comunità salandrese. Luoghi che rappresentano un elemento di connessione su ciò che Salandra è stata nel tempo imprimendo una traccia forte su ciò che è oggi: il passaggio dei frati Francescani Riformati, Padre Serafino da Salandra e la famiglia dei Revertera, rappresentati graficamente dagli alunni della secondaria di primo grado.
Oltre ai luoghi del cuore, durante la marcia, gli alunni delle classi I e V del primo ciclo hanno riportato alla mente ricordi sopiti dal tempo. È bastato l’accenno alla canzone Oilì Oilà che il pubblico è diventato parte attiva del canto. Un canto della tradizione che riporta alla mente l’immagine romantica del corteggiamento quando un sorriso, appena accennato equivaleva ad un like dei nostri giorni. E ancora, i bambini della classe prima che, coinvolgendo genitori e nonni, hanno riproposto i “detti” salandresi fondamento della cultura
popolare. La marcia si è conclusa sulle scale della villa comunale dove il tripudio delle note dell’inno alla gioia ha ricordato a tutti il legame di fratellanza che ci unisce tutti sotto stesso cielo di Europa.
L’Iniziativa “Comuni in marcia”, riportando le parole di Tomangelo Cappelli, è solo la prima di una serie di iniziative che saranno svolte nei comuni lucani a sostegno della cultura e dei forti valori civili racchiusi in essa.