Le due edicole votive collocate sull’arco che da via Ridola consente l’accesso a vico Case Nuove saranno restaurate e restituite alla loro originaria bellezza ai residenti e visitatori di Matera. L’iniziativa sarà realizzata senza alcun intervento pubblico, bensì grazie all’impegno di un privato, l’agente di assicurazioni Michele Corazza, che per diversi mesi ha portato avanti il progetto di ripristino della muratura e di recupero degli affreschi settecenteschi. Un’iniziativa resa possibile grazie alla donazione degli affreschi al Comune di Matera da parte dell’ingegnere Tommaso Ferrandina, proprietario del muro di vico Case Nuove che fa riferimento al suo locale ubicato in via Ridola.
Le edicole, posizionate l’una di fronte all’altra, decorano la via sulla quale insisteva la serie di abitazioni costruite per ospitare i prelati di stanza al Seminario Lanfranchiano. In una delle due edicole, si ipotizza che ci sia la raffigurazione di Sant’Eustachio e nel centro sull’ottagono una Madonna con Bambino. Nell’altra, invece, fra la Sacra famiglia e l’effigie di Sant’Eustachio, è perfettamente distinguibile Maria Santissima della Bruna, alla quale i materani riservano una particolare devozione in occasione della “processione dei pastori”, all’alba del 2 luglio.
“Questa iniziativa – afferma Corazza – se da una parte rappresenta il regalo natalizio alla mia città, dall’altra non vuole essere un’iniziativa isolata bensì l’avvio di un’operazione di crowdfounding, che auspico possa contagiare altri imprenditori in nuovi interventi di recupero. Matera è ricca di questi segni della religiosità popolare, che contrassegnano tutt’ora le vie del centro storico, vicinati e stradine degli antichi rioni, opere realizzate da artisti ignoti, che raffigurano volti di Santi e Madonne, incastonati nel tufo o in telai di legno e maioliche, dipinti su rame, tela o su intonaci, gran parte dei quali avrebbero bisogno di restauri”.
“Ritengo che sia l’occasione, per le forze economiche materane, per instaurare un dialogo proficuo con i cittadini e con il territorio, offrendo un’opportunità di crescita anche culturale, nonché di preziosa collaborazione con le istituzioni, così come è avvenuto per il restauro di queste due edicole. Intendo mettere a disposizione questa esperienza e questo progetto – conclude Corazza – di quanti vogliano aderire, rivolgendo un invito a contattarmi per poter adottare spazi che meritano di risorgere ed essere, così, portati a nuova vita”.