Da una idea di Vittorio Sgarbi, realizzata dalla Fondazione Sgarbi e da Cesare Inzerillo, in collaborazione con la Provincia di Matera e il Comune di Matera, dal 18 agosto al 30 settembre la città candidata al titolo di Capitale Europea della Cultura nel 2019 ospiterà, presso il Convicinio di S. Antonio, il Museo della Follia.
Dopo il Museo della Mafia, inaugurato a Salemi nel 2010 alla presenza del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e riprodotto in occasione della 54° Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia, Sgarbi affida a Matera un nuovo incredibile progetto culturale.
“Il Museo sarà itinerante – spiega Antonella Favuzza, presidente della Fondazione Sgarbi – proprio perché crediamo nel valore errante della vita, nel suo essere stimolo per una consapevolezza che rende le esperienze più complete. Dopo Matera anche Trapani, Milano e Berlino faranno da sfondo a una iniziativa articolata che intende promuovere la creatività giovanile e recuperare spazi che potranno diventare laboratori artistici.”
Ripercorrendo la memoria di tutti gli ex manicomi, il Museo si articola in 4 sale.
1.Tutti i Santi _ Le sculture di Cesare Inzerillo: una installazione dove si ritrovano pazienti, dottori e infermieri, distinguibili solo dai dettagli dell’abbigliamento, ridotti a mummie, uniti dalla improba lotta contro la sofferenza e la morte. 2. La griglia _ Fotografie, dipinti e neon: Novanta ritratti di pazienti selezionati tra le diverse cartelle cliniche negli ex manicomi d’Italia compongono una griglia di oltre 12 metri dove un neon luminoso, seguendo il contorno di ciascun ritratto, dona luce e rumore ai pensieri di ciascun volto. 3. Sala dei Ricordi _ Oggetti abbandonati: decine e decine di teche contengono libri di letteratura in lingua originale che hanno trattato il tema della follia nel corso dei secoli, farmaci ritrovati nei manicomi, effetti personali dei pazienti, giocattoli e disegni dal passato inquietante. 4. Franco Basaglia: proiezione del video “X-day” dove il professor Basaglia parla della futura legge 180. Inoltre, grazie al contributo del senatore Francesco Marini sarà proiettato un altro video-denuncia sugli ospedali psichiatrici italiani.
Il progetto della Fondazione Sgarbi si arricchirà inoltre di mostre temporanee tese a valorizzare la creatività locale. “Uno spazio – ha sottolineato il presidente del Consiglio provinciale Aldo Chietera – che vedrà protagonista il giovane talento materano Mimmo Centonze, attivo da quasi vent’anni nel mondo dell’arte, e reduce, tra le altre, della mostra personale ospitata al Palazzo delle Esposizioni di Roma.”
“L’iniziativa – ha affermato il sindaco di Matera, Salvatore Adduce – si sposa bene con la candidatura di Matera a Capitale europea della cultura 2019 e non solo per la qualità artistica e per la capacità di iniettare nuova linfa nel settore della creatività. Infatti la mostra ci ricorda che la nostra città non è stata solo laboratorio internazionale di urbanistica nel Dopoguerra, ma anche, fra gli anni ’70 e ’80 del secolo scorso, uno straordinario esempio di modernizzazione sociale nell’ambito della psichiatria. La nostra città è stata fra le prime in Italia a seguire le innovazioni indicate da Franco Basaglia e uno dei luoghi in cui il movimento di Psichiatria democratica ha trovato terreno fertile per sviluppare e sperimentare concretamente l’integrazione sociale dopo la chiusura dei manicomi”.
“Albert Einstein sosteneva che solo coloro che sono abbastanza folli da pensare di poter cambiare il mondo lo cambiano davvero – ha concluso il presidente della Provincia di Matera Franco Stella – e questa mostra ci dimostra come il “folle” Basaglia avesse compreso quale grande valore avesse, pur nel dolore e nella sofferenza, quella pazzia che per secoli è stata semplicemente condannata e torturata. La leggendaria Alda Merini, protagonista del bellissimo cortometraggio “L’altra verità. Diario di una diversa”, che ha portato la Comunità Fratello Sole a vincere l’edizione 2012 de “Lo Spiraglio Film Festival”, ha dato ragione di come i pregiudizi vadano demoliti con la forza della cultura. Una verità che questo territorio ha deciso di sostenere nell’interesse di uno sviluppo che si nutre di conoscenza.”
cosa fa la differenza fra genio e follia …se non il successo?
Ottima idea!