Morte Ron Galella, Bardi: “Un grande testimone del suo tempo”. Di seguito la nota integrale.
“È stato un grande testimone del suo tempo, un uomo che attraverso l’arte della fotografia, a partire dagli anni sessanta, ha saputo raccontare l’America cogliendo gli aspetti più vivi e originali dei protagonisti dello star system e della vita pubblica di quel Paese. Un uomo che non ha mai dimenticato le sue origini italiane e che nella sua lunghissima carriera ha saputo innovare profondamente il racconto della realtà attraverso le immagini, portando nella fotografia anche la schiettezza, la forza e il carattere dei suoi avi lucani. Ron Galella era un ‘lucano insigne’, come giustamente fu attestato dal premio che il Consiglio regionale intese assegnargli nel 2010, ed era felice di aver ricevuto la cittadinanza onoraria di Muro Lucano, il paese dal quale suo padre partì per l’America, come tanti altri lucani, negli anni della grande emigrazione. Il suo legame con la Basilicata è testimoniato anche dalle immagini che ha donato al Consiglio regionale, un pezzo di storia della fotografia, dove i personaggi del mondo del cinema, e fra essi le più famose icone dello stile italiano, venivano quasi sempre presi di sorpresa, e i loro sguardi risultavano più veri agli occhi del grande pubblico. Un grande cronista, innamorato della Basilicata, che la nostra comunità regionale non potrà dimenticare”. Così il presidente della Regione Basilicata Vito Bardi ricorda Ron Galella, il grande fotografo italoamericano morto negli Stati Uniti a 91 anni.
Il Presidente del Consiglio regionale della Basilicata: “Noti i suoi scatti in bianco e nero, colti con maestria e immediatezza a rappresentare con ampie sfumature l’espressività non solo del volto ma dell’anima del soggetto immortalato”
“Un uomo che si è espresso attraverso l’arte della fotografia in mezzo secolo di storia del costume occidentale, conservando la memoria di un tempo, trasferendo emozioni e ricordi, suscitando curiosità e interesse. Noti i suoi scatti in bianco e nero, colti con maestria e immediatezza a rappresentare con ampie sfumature l’espressività non solo del volto ma dell’animadel soggetto immortalato”. Così il presidente del Consiglio regionale della Basilicata e presidente della Commissione regionale dei lucani nel mondo, Carmine Cicala nel ricordare la figura di Ron Galella, il fotografo statunitense di origini lucane, scomparso sabato scorso all’età di 91 anni nella sua cas anel New Jersey.
“Un figlio della nostra terra, Ron Galella, insignito nel 2010 del riconoscimento di ‘Lucano insigne 2010’ – sottolinea Cicala – che con un gesto di grande attenzione verso la terra di suo padre, Vincenzo, ebanista, nativo di Muro Lucano, ha donato al Consiglio regionale alcuni dei suoi celebri scatti diventatila personale ‘Italian Icons’, sulle icone italiane e nondel cinema e della musica, oltre che su importanti personaggi pubblici della seconda metà del ventesimo secolo.Un’esposizione, promossa dal Consiglio regionale, presieduto dall’allora Prospero De Franchi, e dalla Commissione regionale dei lucani nel mondo, guidata da Pietro Simonetti, in collaborazione con la Soprintendenza per i beni storici, artistici ed etnoantropologici, la Soprintendenza per i beni archeologici, l’Università, le Province di Matera e Potenza, e i Comuni di Matera e Muro Lucano. Una personale che, a partire dal 2009, ha fatto il giro della Basilicata, approdando anche all’estero, presso il College of Europe di Bruges, solo per citare una location, facendo, così, cogliere lo straordinario talento di un fotografo definito su Newsweek, paparazzo extraordinarie”.
“Un creativo che con le sue immagini – conclude il Presidente del Consiglio regionale della Basilicata – ha saputo ricostruire aspetti di costume, regalandoci volti a noi tutti cari: Anna Magnani, Silvana Mangano, Frank Sinatra, Marlon Brando, Maria Callas, Sophia Loren. Un’opera, quella di Galella, nata nell’ambito della cronaca ma in grado di restare nel tempo perché testimone della cultura italiana e di quella italoamericana”.