Nella mattinata di sabato 11 aprile, nel giorno di sabato santo e quindi giorno di “silenzio”, Michele ha lasciato prematuramente questa terra per salire al cielo. Dipendente pubblico e fotografo materano, dell’associazione culturale “Materafotografia”, Michele ha sempre vissuto prediligendo il “silenzio”, nel suo modo di vivere e di agire e nel cercare il bene dell’uomo, degli ultimi in particolare. Molto impegnato, insieme spesso al suo amico di sempre Maurizio Camerini, attraverso la fotografia e tanto appassionato del bianco e nero, verso interessi per le culture dei paesi poveri, in particolare per i paesi africani, per i quali si impegnava anche per opere nel recupero di bambini di strada. Numerosi sono stati i viaggi in Africa, sin da diversi decenni fa, riportando qui in Italia immagini con foto e video che evidenziavano i modi di vivere tradizionali e culturali in quelle terre rapportati al modo di vivere dei nostri territori attraverso incontri di sensibilizzazione e di condivisione nei diversi luoghi e contesti locali dove c’era accoglienza e disponibilità (in chiesa cattolica come in quella battista, in un centro culturale come anche in una semplice famiglia). Una sensibilità unica per gli ultimi di questa terra e per le ingiustizie sociali che ha sempre voluto nel “silenzio” far emergere attraverso i suoi reportage che hanno dato voce a chi era confinato in situazioni di condizione sociale, colore della pelle, lingua e religione che non permetteva loro di essere considerati nella loro vera e reale dimensione. Tra i suoi lavori più importanti “Pedagogie africane – in viaggio con i bambini di strada” di edizioni “la meridiana” che, insieme a Camerini, ha realizzato per sostenere i progetti africani. Nella sua vita ha anche abbastanza sofferto, sempre nel “silenzio”, e infine una grave malattia, improvvisa, lo ha condotto in breve tempo alla sua prematura scomparsa. Ciao Michele, rimarrai sempre nei nostri ricordi più belli e più veri.