“Giulio Lorubbio è l’esempio di come il talento dei nostri concittadini possa trovare la sua massima espressione anche a livello nazionale e internazionale. Come presidente della Provincia e Sindaco di Montalbano Jonico è motivo di orgoglio accogliere il ritorno nella propria terra di un nostro concittadino, che oggi mostra ai materani e ai tanti turisti le sue bellissime opere”. Così il presidente della Provincia di Matera Piero Marrese elogia il lavoro e l’impegno di Giulio Lorubbio, l’artista di Montalbano Jonico che in questi giorni tiene, nei locali di via San Biagio 29, la mostra “Silenzio, parlano i cocci”, un omaggio alla città dei Sassi. Una rappresentazione che resterà aperta fino al 30 giugno 2019, visitabile tutti i giorni dalle 18 alle 23, realizzata essenzialmente con i cocci, con i quali vengono rappresentate una serie di scene della città dei Sassi, ma anche di varie bellezze del territorio materano, tra cui la sua Montalbano e la Riserva dei Calanchi.
Lorubbio, conosciuto come “l’artista cocciuto”, vive a Sciacca, in provincia di Agrigento. “Ho tratto ispirazione da mia madre, da una meditazione che ho fatto poco dopo la sua scomparsa – ricorda l’artista -. Da lì ho realizzato la mia prima opera, che raffigura il sindaco, il prete e il carabiniere, simboli della cittadina di provincia. Sono cocciuto perché testardo, e sono molto legato alla mia terra, che racconto nelle mie opere. E questa mostra vuole essere un omaggio a tutto il territorio”.
A visitare e ammirare la mostra anche il presidente Marrese, che ha particolarmente apprezzato gli scorci del Sassi e le bellezze della provincia, come la riserva dei Calanchi, rappresentati dall’artista. “Questa bellissima mostra è l’occasione per far sentire la voce e la testimonianza di quei nostri concittadini che per motivi di lavoro o famiglia sono costretti a vivere lontani dalla propria terra, ma le cui qualità e capacità non sono inferiori a quelle dei più grandi interpreti dell’arte – ha affermato il presidente Marrese -. Giulio, che grazie al suo originale lavoro con i cocci si è fatto conoscere ed apprezzare a livello nazionale ed internazionale, è uno degli esempi della forza, del sacrificio e della laboriosità della nostra gente, ed è motivo di orgoglio per le nostre comunità”.
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