Venerdì 18 luglio 2014 dalle ore 19 alle ore 20 nella sala meeting di Palazzo Gattini a Matera l’artista Smerakda Giannini presenta “Entità”.
Una personale di opere che ritraggono il lavoro di una fotografa d’arte. Un’artista sempre attenta a cogliere, attraverso l’obiettivo della sua macchina fotografica, le emozioni che muovono la vita stessa.
Esplorare il corpo umano nella sua forma più vera, fermare attimi irripetibili, cogliere sguardi che rimandano a significati reconditi, portare alla luce sfumature intense e delicate nell’intento di scalfire l’essenza della vita e dell’essere umano: questo è il suo percorso artistico.
Le nove opere esposte a Matera sono ispirate all’equilibrio che nell’essere umano si stabilisce attraverso l’essere maschile e femminile come sinonimo di perfezione e armonia. Narrano il disagio dell’essere quando prevale il pregiudizio, la paura, il giudizio. Si illuminano e si impregnano di una forza evocativa straordinaria quando prevale la sicurezza della fiducia, dell’accoglienza, dell’energia positiva.
Smerakda Giannini. Figlia d’arte comincia a maneggiare la macchina fotografica fin da bambina. Con il tempo affina la sua naturale predisposizione a lavorare per immagini attraverso gli studi presso la scuola d’arte di Ginevra, frequenta diversi corsi di specializzazione a Milano con fotografi di Moda. Ha viaggiato in tutto il mondo, ha fatto esperienze da formatrice per giovani fotografi in Asia a Giakarta, Manila, Hong Kong. Si aggiudica il primo premio al Concorso Internazionale d’Arte “La Grisaglia” in Abruzzo.
Fotografia dall’alto profilo dello scatto singolare e autentica forma di arte coniugata dalla straordinaria valenza poetica. E’ quanto è possibile ammirare nella esposizione presente nella location di Palazzo Gattini a Matera che riguarda l’artista italo-svizzera Smerakda Giannini. Per eccellere in qualcosa occorre la conoscenza profonda e la capacità di impadronirsene. “Quando Smerakda Giannini è al lavoro la sua esperienza, le conoscenze acquisite attraverso lo studio specializzato e le sue competenze tecniche hanno un ruolo importante nella sua opera: sono capaci di determinare effetti creativi e suggestivi di grande pregio- sottolinea Rosalba Stasolla- Il modo sensibile con cui concede il “modello” nel servizio fotografico e la tranquillità esercitata rassicurano ed eliminano ogni timore. Questo è il segreto che genera la creazione di un capolavoro. I soggetti delle opere sono ritratti nella forma più vera e sincera e la foto esprime l’arte di una classe suprema”. In effetti è verità assoluta. Osservando le opere fotografiche che sono sulle pareti della sala di esposizione lasciano stupefatti e ne avverti sempre più quello che il grande scopritore della fotografia ebbe a dire quando arrivo al traguardo della sua esperienza laboratoriale in fotografia che era una illustre arte sconosciuta: “finalmente sono riuscito a far dipingere la luce” e questa esclamazione la si ritrova senza ombra di dubbio nelle opere in bianco e nero che la Giannini ha realizzato. L’artista fotografa il corpo umano nella sua fattispecie la più bella e la più naturale in cui sono evidenti la muscolatura delle braccia, delle gambe, delle spalle e del petto e il tutto rende l’opera dello scatto singolare unico e tutto da vedere con l’occhio speciale per entrare in quella che la stessa Giannini sottolinea in poesia soprattutto quella che mette in risalto lo spicco del volo del corpo femminile : “Il desiderio più grande dell’uomo scrive in poesia la Giannini- è di volare. Lo sogniamo continuamente. Il sogno è uno stadio della vita. Lo stadio tangibile senza limiti” E nella brocure che in copertina intitola “Entità” ci sono quattro traduzioni : in inglese, tedesco, cinese tutto diventa internazionale. Straordinaria la foto in cui la donna ha due corna che sono antenne importanti perché come dice la Giannini : bisogna sempre essere vigili e “Vigile è il titolo di questa opera in cui la fotografa-poetessa dice: “Attentamente e accuratamente Osservo. Con tutti i miei sensi. Il terreno sassoso. Il clima rigido. Senza interpretare. Senza giudicare e imparo. Provocante bellezza. Sono la libertà che è dentro di te”. “Per molti anni –spiega Giannini- le mie opere sono state confinate negli spazi di vita privata dei soggetti ritratti , ad esclusivo appannaggio di chi mi ha permesso di catturare , con la mia macchina fotografica , se stesso. Una spinta interiore , che cresceva sempre più forte . mi ha portata al cambiamento. Sentivo in me la voglia di ascoltare la mia voce interiore, la voglia di conoscermi sempre più a fondo e do rendere la mia visione e la mia conoscenza accessibili a tutti. La mia più granmde aspirazione è “toccare” chi vuole essere “toccato” dal mio lavoro, dalle ie intuizioni e dalle mie emozioni. Per comprendere la vita- prosegue l’artista- devo capire me stessa. Per capire me stessa, devo esprimermi . Per esprimermi sinceramente, devo entrare el nulla. Dove è tutto. Queste opere sono dentro ognuno di noi,. Sono onorata e profondamente commossa per essere riuscita a dare espressione a questo”. Ecco, la donna artista che ama la fotografia e ne fa di questa un’opera eccelsa merita il massimo dell’attenzione e ne avverti l’empatia immediata conoscendola e quando la conosci allora senti che in lei c’è quella che si chiama effetto luce perché inonda di luce la sua personalità e delle sue opere c’è chi a riguardo di quella che lei chiama “Presenza” Jiddu Krishnamurti (1895-1996) dice: “La più alta forma di intelligenza umana è quella di osservare se stessi senza giudicarsi” . Straordinaria l’opera fotografica che l’artista Giannini chiama “Armonia del genere umano dove due corpi uomo e donna (Nunzio & Andrina) sono in perfetto equilibrio di energia al 50% maschile e 50% di energia femminile. Questo equilibrio cambia il mondo. Noi siamo riflessi nel mondo. Se ci trasformiamo . Il mondo si trasforma”. Sempre i corpi nudi dal grande concetto estetico artistico Nunzio & Andrina posano per la Giannini che da vita ad uno scatto fotografico di forte intensità tanto che la stessa chiama l’opera fotografica prodotta “La nascita di Venere” e qui la musa poetica ispiratrice porta Giannini a dire: “Ho/grandezza, /potenza, fiducia ./ Per risvegliare Venere in me./ Per concedere il suo spazio./ Per aprirmi./Per arricchirmi./ Per trasformarmi:7Adesso.”. Il bianco neo diventa ancor più fantastico nella opera fotografica che mette in evidenza il corpo dell’uomo che a dorso nudo e gambe nude impugna una spada con la mano sinistra e la guarda. E’ una foto stupenda che la Giannini intitola “Io il guerriero” :”Libero dalla paura./Libero dalla’aggressione./In pace./ In amore./ In luce./ In libertà assoluta./ Per e./per te./ Incorruttibile”. Presenza, Armonia, Forza, Vigile è la quater arte della Giannini che merita di essere visitata per poterne cogliere l’essenza di un obiettivo, uno scatto fotografico che riesce ad esprimere quando i corpi sono opere d’arte di per se.
Carlo Abbatino