“L’appello lanciato da Ulderico Pesce – alla fine dello spettacolo teatrale “Luce del Sud” voluto ed organizzato dal Circolo La Scaletta insieme a MetaTeatro e Centro Mediterraneo delle Arti per celebrare i 120 anni della nascita di Carlo Levi – per far sì che il dipinto di Carlo Levi dal titolo ‘Antonio, Peppino e il cane Barone’ possa diventare patrimonio pubblico è condivisibile e il Circolo La Scaletta lo sostiene fortemente”.
E’ quanto afferma il Presidente, Paolo Emilio Stasi, che aggiunge: “L’opera del pittore e scrittore torinese, realizzata nel 1935 durante il suo confino ad Aliano e che ritrae due ragazzi lucani e il loro cane, dovrebbe essere resa fruibile per tutti come testimonianza di uno spaccato storico di vita che contiene in sé i valori della Basilicata. Un’opera che racconta la Lucania popolare vista e vissuta da Carlo Levi, senza filtri, che riesce a trasferire, negli atteggiamenti e negli sguardi dei protagonisti dei suoi dipinti, sentimenti e stati d’animo”. L’opera è di proprietà di un gallerista lucano, Vincenzo Ferrara, e nel 2018 è stata esposta agli Uffizi di Firenze nell’ambito di una mostra su Levi.
L’auspicio, come si diceva, è che l’opera sia acquisita al patrimonio pubblico arricchendo, magari, la collezione Levi, già di proprietà del Museo Nazionale di Matera o, ancor più, quella del sistema dei musei di Aliano.