Un susseguirsi di successi internazionali del documentario “La Lixeria – la dignità degli invisibili”, il racconto del quartiere della discarica di Maputo di Roberto Galante.
Agosto, periodo di ferie, ma anche di festival cinematografici. Almeno così è per molti, ma non per l’associazione Lino Perrone e l’associazione Basilicata Mozambico. Le due associazioni lavorando in sinergia, coadiuvate da Guido Galante, sono alle prese con i numerosi festival che hanno riconosciuto la valenza socio-culturale del breve documentario “La Lixeira – la dignità degli invisibili”, realizzato dallo stesso Guido Galante e Antonio Notarangelo e prodotto dall’ Associazione “Lino Perrone” in collaborazione con l’Associazione “Basilicata-Mozambico”. La musica originale, con l’inedito brano “Mozambico”, è di Francesco Altieri, la voce narrante è di Pascal Zullino. Il cortometraggio, della durata di circa 12 minuti, ha già ricevuto numerosissimi riconoscimenti internazionali (Parigi, Londra, Istambul, Mosca, Stoccolma, Roma, Berlino, Lagos, Toronto, Buenos Aires), e mostra il crudo e reale racconto del quartiere della discarica di Maputo dove si gratta la sopravvivenza quotidiana con le unghie e con una serena e lenta forza della disperazione.
Il testo e le immagini sono di Roberto Galante, ideatore e responsabile della scuola/laboratorio di fotografia, grafica, scrittura e comunicazione “A Mundzuku Ka Hina”, un percorso di formazione professionale finalizzato all’inserimento nel mondo del lavoro destinato ai giovani della discarica di Maputo, agli orfani e ai numerosi bambini di strada che sono anche protagonisti del documentario.
“Roberto ha dedicato gli ultimi dieci anni della propria vita ai ragazzi della discarica ed al loro sviluppo umano e professionale. La sua sfida è stata quella di proporre un progetto formativo a questi ragazzi la cui vita non ha offerto la possibilità di elaborare ed esprimere le proprie potenzialità ed i propri talenti. Il fine che ha guidato il percorso di Roberto è stato quello di restituire strumenti e competenze agli invisibili, ovvero a coloro che non hanno voce, affinché potessero esprimere un’autonoma visione sul proprio mondo interno ed esterno e diventare essi stessi gli architetti della narrazione. – racconta Guido Galante – Oggi siamo impegnati a far fronte ai numerosi festival da cui abbiamo ricevuto riconoscimenti. Un lavoro aggiuntivo in tempo di ferie, contemporaneamente a quello quotidiano svolto dalla parrocchia di San Rocco su diversi fronti. Basti pensare che abbiamo dovuto tradurre e sottotitolare il documentario in lingua inglese, francese, spagnolo e portoghese.”
La scalata internazionale del documentario “La Lixeira” proseguirà infatti nei prossimi mesi con i seguenti appuntamenti da finalista: in Finlandia a Tampere nei prossimi giorni; in Calabria a Diamante il 1° Settembre alla 12° edizione del “Mediterraneo Festival Corto”; in Spagna a San Sebastian dal 15 al 30 settembre al Festival Internazionale del Cinema, dove il documentario è arrivato tra i cinque finalisti della categoria su 2921 filmati provenienti da 113 Paesi; a Gaeta dal 17 al 24 settembre alla 11° edizione del “Visioni Corte – International Short Film Festival”; a Vaasa di nuovo in Finlandia, cittadina che vive sfruttando circa 80% di energia da fonti rinnovabili e che vanta una università all’avanguardia mondiale sulla ricerca di tali fonti, all’importantissimo “Vaasa Wildlife International Festival”, festival dedicato a film su cambiamenti climatici, sostenibilità, energia e salute; in Brasile, nella regione di Rio de Janeiro, dal 12 al 16 ottobre alla decima edizione del “FriCine” – Festival Internazionale del Cinema Socioambientale; ritornando in Spagna a Barcellona ai primi di novembre, alla 29° edizione del “Suncine” – Festival Internazionale del Cinema Ambientale.
“Aspettiamo fiduciosi i risultati finali di questi ultimi appuntamenti – conclude Galante – ma per noi è già un grandissimo successo aver avuto visibilità e riconoscimenti in circa trenta festival nei cinque continenti”.
L’augurio di Galante è che anche Matera – città natale di Roberto, città dalla quale ha preso vita il suo progetto in Mozambico – possa presto dare il giusto riconoscimento e visibilità al documentario “La Lixeira” nei festival cinematografici della città dei Sassi, come già è avvenuto in tante città nel mondo.