Svelate nel tardo pomeriggio le edicole votive presenti sull’arco di accesso da via Ridola a vico Case Nuove grazie all’impegno profuso dall’imprenditore materano Michele Corazza. La cerimonia del taglio del nastro tricolore è seguita da diverse centinaia di persone, tra materani e turisti. Prima di procedere con la benedizione e consentire al pubblico di ammirare il lavoro svolto da Rita Padula, Maria Immacolata Tarantino e Maria Monteleone, le tre restauratrici di Orma che hanno lavorato sui dipinti, è stato Michele Corazza a ricordare le motivazioni che lo hanno spinto a restituire all’antico splendore queste opere di grande valore identitario e che confermano il forte legame tra la città di Matera e la fede nella Chiesa Cattolica. Sono intervenuti anche Stefano Cecchini di Groupama Assicurazioni, il sindaco di Matera, Raffaello De Ruggieri e l’Arcivescovo della diocesi di Matera-Irsina Monsignor Pino Caiazzo. Presenti anche il delegato arcivescovile don Vincenzo Di Lecce e la direttrice di Poste Italiane di Matera, Mariella Gallo, per avviare l’annullo filatelico legato alla due edicole votive restaurate, che raffigurano la Madonna della Bruna con il Bambinello e Sant’Eustachio. Entrando da via Ridola sul lato destro si possono ammirare le due edicole votive mentre sul lato sinistro è stato posizionato il quadro restaurato grazie al contributo per la parte lignea dell’artigiano Massimo Casiello. La terza invece era praticamente scomparsa e secondo gli studi effettuati mostrava l’immagine di San Giuseppe.
L’imprenditore Michele Corazza ha ringraziato le due famiglie, Ferrandina e Antezza, proprietarie dei muri sui quali si poggiano le opere e ha annunciato che il 21 giugno 2018 sarà l’imprenditore Massimo De Salvo ad inaugurare il restauro di alcuni affreschi che si trovano nella chiesa rupestre dello Spirito Santo, ubicata in piazza Vittorio Veneto, nell’ipogeo centrale, in prossimità dell’ingresso al Palombaro Lungo.
Michele Capolupo
PROGETTO DI RECUPERO DELL’EDICOLA SACRA DELL’ARCO CASE NUOVE
Sull’arco, con volta a botte, di accesso da via Ridola a case nuove, la serie di abitazioni
settecentesche costruite ad uso dei prelati di istanza al Seminario Lanfranchiano, sulla
parete destra vi sono dipinti murali di otto metri quadri circa, coperti da scialbo bianco.
Si intravedono due ovali in pessimo stato di conservazione a destra e a sinistra di un
ottagono: a destra ipotizziamo un S. Eustachio, a sinistra il dipinto risulta essere molto
dilavato e al momento illeggibile, nel centro sull’ottagono una Madonna con Bambino.
Di fronte è stato sistemato il trittico, dipinto a tempera su compensato, che fino a poco
tempo fa era sovrapposto al dipinto murale.
Operazioni previste per i dipinti murali:
-trattamento preventivo contro la crescita di colonie di microrganismi autotrofi o eterotrofi
mediante applicazione di biocida selettivo a pennello;
-ristabilimento dell’adesione e della coesione ( preconsolidamento) della pellicola pittorica
propedeutico alle operazioni di consolidamento e pulitura nei casi di disgregazione e
sollevamento della stessa sul dipinto; con resine acriliche a pennello o con siringhe;
-distacco e ricollocamento di frammenti di dipinti in pericolo di caduta per le operazione di
rimozione di elementi metallici e lignei;
-ristabilimento della coesione del pigmento ove risulti incoerente o polveroso;
-rimozioni di scialbi a incrostazioni di carbonati, ridipinture o strati aderenti alla pellicola
pittorica con mezzo meccanico o mediante applicazione di compresse di polpa di cellulosa
imbevute con miscele idonee scelte nei saggi preliminari di pulitura;
-ristabilimento della coesione degli intonaci di supporto del dipinto, nei casi di
disgregazione-polverizzazione, mediante impregnazione con pennelli, siringhe ecc. con
resine, o silicato di etile;
-ristabilimento per ovviare a mancanza di adesione tra pellicola pittorica e intonachino, tra
intonaco e arriccio e tra questo e il supporto murario mediante iniezioni di adesivi riempitivi
tipo malta idraulica a scarso contenuto di sali
-distacco e ricollocamento di frammenti di dipinti in pericolo di caduta per le operazioni di
rimozione di elementi metallici;
-stuccature di fessure, fratture e microfratture e cadute degli strati d’intonaco,
-stuccature delle lacune a livello e sottolivello; inclusi i saggi per la composizione della
malta idonea per colorazione e granulometria;
-riduzione dell’interferenza visiva dell’intonaco di supporto ad acquerello in presenza di
abrasioni profonde, cadute della pellicola pittorica e lacune dell’intonaco, al fine di
restituire unità di lettura cromatica dell’opera;
-velatura o reintegrazione ad acquerello di cadute della pellicola pittorica o abrasioni
superficiali;
-reintegrazione con campitura tratteggiata, ad acquerello delle lacune stuccate a livello;
-rifinitura a calce pigmentata della volta e delle pareti verticali che costituiscono l’arco su
cui sono l’edicole sacre.
Trabattello a norma, compreso gli approntamenti cartellonistici di sicurezza ai sensi del Dlgs 81/08
La fotogallery dell’inaugurazione delle edicole votive restaurate (foto www.SassiLive.it)
Benissimo, questa è la Matera che vogliamo. Grazie alla sensibilità del Dott.Corazza, bell’esempio di imprenditore generoso consapevole di appartenere ad un territorio che va amato e sostenuto e visto, la visibilità ed il consenso ricevuto, la città spera che altri privati, altrettanto capaci e generosi, seguano la strada intrapresa.