“Tanto peggio, tanto meglio”. E’ il nome de progetto dell’Impresa culturale Synchronos, vincitore del bando Programma Residenze di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, presentato questa mattina al Musma di Matera.
L’artista tedesca Sandra Hauser, nata a Bad Aibling in Baviera, ha presentato questa mattina al Musma, nei Sassi di Matera. il risultato di Tanto peggio, tanto meglio”, progetto dell’Impresa culturale Synchronos, vincitore del bando Programma Residenze di Matera Capitale Europea della Cultura 2019.
Hauser è stata invitata a pensare a un’opera d’arte pubblica che interpretasse la storia passata e presente di Matera, rendendo omaggio al territorio lucano ed entrando in contatto con la comunità per renderla partecipe di una creazione collettiva.
Ne è nata un’installazione che prende per mano lo spettatore, conducendolo in luoghi che incrociamo e attraversiamo quotidianamente, ma di cui spesso non conosciamo le vicende passate.
Nel corso di una residenza durata un mese, dal 15 ottobre al 15 novembre 2019 Sandra Hauser ha lavorato a stretto contatto con il sarto ivoriano Sy Savane Ibrahim, della Silent Academy del Sicomoro per produrre sette sipari in sette tessuti e colori diversi da posizionare in sette luoghi della città e dei suoi dintorni. Ai laboratori hanno partecipato alcuni ospiti della Residenza Brancaccio (Rina Pentasuglia, Mariangela Caruso e Nicoletta Papapietro) e fondamentale è stato l’intervento di due sarte materane (Maria Nicoletti e Nicoletta Papapietro), eredi dell’antica tecnica della sartoria, fortemente radicata e praticata nella storia dell’artigianato materano.
L’artista, poliedrica sperimentatrice di differenti linguaggi, ha tratto linfa dalla straordinaria continuità storica delle tradizioni che si sono succedute nel territorio, venendo a contatto con le storie e le leggende di chi a Matera ha sempre vissuto e con l’esperienza di Sy Savane Ibrahim, arrivato nella città dei Sassi in tempi recenti, portando con sé un preziosissimo bagaglio di abilità e conoscenze.
Un creativo scambio di idee e di emozioni ha caratterizzato la residenza; un “matrimonio” tra culture diverse ha aperto uno spazio comune di lavoro e ideazione.
I sette sipari si impongono allo spettatore come vere e proprie opere scultoree, realizzate alcune in seta, delicate e trasparenti trame mosse dal vento, altre con tessuti più spessi, i cui colori e i cui insoliti drappeggi si armonizzano o pongono in contrasto con ciò che li circonda.
Tanto peggio, tanto meglio: un titolo militante, quello scelto dall’artista, citazione di un articolo dell’anarchico Errico Malatesta, motto di origine marxista, che incita al miglioramento della propria condizione.
Il percorso di visita si articola dai Sassi al Borgo La Martella, dal Musma a quella che era considerata l’estrema periferia della città: luoghi pubblici, ma anche spazi di privati cittadini che si sono generosamente prestati ad accogliere le opere. Sono luoghi magici, fonti di emozioni per la Hauser che, guidata da talento e ispirazione, ha disegnato un percorso denso di significato, carico di storie e di Storia.
Le opere racchiudono un alone di mistero e, in chi vi si accosta, infondono un’aura di delicato incanto: sipari aperti e “silenziosi”, che avvolgono e dischiudono una breccia del pensiero, fanno luce su uno spazio fisico che possa dare avvio ad azioni sceniche o su uno spazio mentale che rappresenti il punto di partenza per un semplice momento di pausa e di riflessione.
Grazie alla collaborazione dell’Impresa culturale Synchronos con il tavolo territoriale Land Art 50, alla presentazione ufficiale ha partecipato anche Pasquale Ninì Santoro, autore dei meravigliosi cancelli d’artista del Musma.
I sipari saranno accessibili al pubblico da domenica 17 novembre 2019 a domenica 16 febbraio 2020, partendo dal Musma, dove si potrà ritirare una cartolina con l’elenco dei luoghi e la loro localizzazione.
La fotogallery della presentazione dei sipari artistici di Sandra Hauser al Musma (foto www.SassiLive.it)