Dal 2 al 30 settembre l’opera “Testa, legno, 1078” di Gastone Panciera sarà visibile nello spazio espositivo del Camerone, attivato sul colle Timmari nel locale adiacente la chiesa di San Salvatore, che rinnoverà il rito religioso domenica 9 settembre a partire dalle 17,30 presso il villaggio con il tradizionale ballo dello stendardo del Santo e la successiva processione.
L’iniziativa culturale promossa dallo Studio Arti Visive è stato presentato nella sede di via Beccherie dall’artista Franco Di Pede e dal parroco Don Egidio Casarola.
“E’ sempre emozionante il confronto con uno dei maestri dell´arte del Novecento – dichiara Di Pede – , anche con una sola opera; e lo è ancor di più se quest´opera di Panciera rappresenta uno dei capolavori del ventesimo secolo, presente nelle collezioni dei più importanti musei del mondo.
Numerose sono le motivazioni che hanno portato a ideare e a realizzare questa operazione spostando gli eventi per tre mesi dalla sede dello Studio Arti Visive di Matera sul colle Timmari, località amena del territorio materano e importante sito archeologico.
L´iniziativa attorno a una sola opera è di forte stimolo, perché si coglie la grande maestria del gesto creativo del genio italiano.
L’iniziativa è stata realizzata grazie alla disponibilità della moglie del maestro Panciera, Ada Pittarlin e di sua figlia Simonetta e alla collaborazione della Fondazione D´Ars Oscar Signorini Onlus Milano.
La mostra viene proposta al pubblico in occasione del quarantacinquesimo anniversario di fondazione dello Studio Arti Visive, che attraverso queste iniziative intende sostenere la candidatura di Matera a Capitale europea della cultura nel 2019.
L’inaugurazione della mostra dedicata all’opera di Gastone Panciera è prevista domenica 2 settembre alle ore 18,30. Si può visitare tutti i giorni per appuntamento chiamando uno dei seguenti numeri: 340.3049740 – 333.6563026.
Michele Capolupo
Biografia di Gastone Panciera
Gastone Panciera, nato a Vicenza nel 1908, ha frequentato l’Accademia di Belle Arti a Venezia e a Milano. Ha iniziato ad esporre fin da studente in rassegne d’arte nazionali e internazionali: è invitato alle Biennali di Venezia (1938,1940,1948,1950, 1952,1954) alle Quadriennali di Roma (1939,1947,1951) alla Triennale di Milano e a prestigiose rassegne all’estero. Legato al movimento di “Corrente” fin dall’inizio, ha partecipato alle prime due mostre, nel 1938 e 1939. Ha insegnato all’Accademia di Belle Arti Albertina di Torino e all’Accademia di Brera a Milano.
Nella scultura ha utilizzato materiali vari: legno, marmo pietra, terracotta, bronzo. Le sculture in esposizione sono bronzi, i disegni realizzati nel corso degli anni ‘40/’80 sono a inchiostra di china, a matita e acquerello. Come ha scritto il critico Alberto Veca nel catalogo di presentazione della mostra svoltasi nel 2001 alla Galleria d’arte “Superficie Anomala”: “l’arco cronologico di attività di Gastone Panciera percorre una traiettoria che dai primi anni quaranta giunge fini agli anni ottanta del secolo scorso: una congiuntura cronologica, se vogliamo, nevralgica per i mutamenti di linguaggio e di ruolo che le arti figurative hanno avuto.” (….) “E le tappe fondamentali della ricerca prevedono, in prima istanza, l’indagine della forma plastica verticale, centrata sostanzialmente sull’anatomia del corpo umano e delle sue articolazioni, su quella orizzontale, che trova nel cavallo il luogo privilegiato. In questa prospettiva diventa essenziale associare alla produzione di scultura quella di disegno su carta che da semplice appunto diventa spesso opera autonoma.”
La fotogallery della conferenza stampa presso lo studio Arti Visive con l’opera di Gastone Panciera (foto www.sassilive.it)