Un presepe particolarmente originale e pieno di significati quello realizzato a Cappelluccia frazione di Pietragalla. Intanto i personaggi sono stati costruiti con damigiane di vetro di varia grandezza e materiale di recupero all’interno di una casetta in legno collocata nella piazzetta davanti la chiesa dedicata a Maria Santissima Addolorata. L’iniziativa è partita dal Comitato Festa dedicata alla Madonna della contrada rurale (si celebra a maggio) e formata nel 2017 da sole donne. Si è pensato di aggregare intorno alla costruzione del presepe un po’ tutti gli abitanti (poco più di 800 residenti per circa 350 famiglie) mentre gli uomini si sono occupati della costruzione della casetta-contenitore. A dare una mano praticamente tutti: dai bambini agli anziani che hanno dedicato alcune giornate per curare ogni particolare del presepe. Un’occasione di aggregazione popolare e per ritrovarsi insieme attorno alla tradizione più sentita con il parroco don Antonio Romano che ha benedetto l’opera cristiana naturalmente autofinanziata. E per dare più allegria all’evento è nata la sagra del soffritto che da queste parti nelle case di agricoltori ed allevatori non manca specie durante le feste. Il presepe è diventato non solo la testimonianza della fede e devozione cristiana ma anche un motivo di orgoglio per l’appartenenza a Cappelluccia. La comunità rurale reagisce anche in questo modo al fenomeno dello spopolamento e della fuga specie dei giovani riappropiandosi della propria identità culturale e riaffermando l’attaccamento al borgo trasmesso da generazioni e generazioni.