Venerdì 18 marzo 2014, alle ore 18.30 e alle ore 23.00, nelle antiche strade di Castronuovo Sant’Andrea, per iniziativa della Pro Loco e con la collaborazione del MIG. Museo Internazionale della Grafica – Biblioteca Comunale “Alessandro Appella”, si rinnova l’incontro arte-fede: un artista contemporaneo interpreta gli episodi della storia degli ultimi giorni di Gesù e scandisce con il suo lavoro la processione che da centinaia di anni attraversa il paese e ha il suo momento più emozionante nell’incontro del Figlio morto con la Madre rappresentati da due statue in cartapesta del XVIII secolo conservate nella Chiesa Madre. La processione notturna, invece, si caratterizza per il fatto di essere riservata solo agli uomini.
Castronuovo, entrata fin dal 1981 nel giro delle città che fissano l’appuntamento pasquale con l’arte attraverso una particolare Via Crucis, dimostra quanto sia importante confermare questa tradizione di una esperienza così esaltante come quella di porsi di fronte al mistero della Passione.
Dopo Fazzini, Strazza, Dal Molin Ferenzona, Masi, Ricci, Lorenzetti, Cerone, Santoro, Janich, Pirozzi, Scorcelletti, Pulsoni, Guida, Masini, Timossi, Melotti e tanti altri, le quattordici stazioni della passione, quest’anno, sono dell’artista GIOVANNA MARTINELLI (Roma 1957).
Ogni stazione si compone di una tavola 30×30 raffigurante il luogo dove sono avvenuti i fatti, Gerusalemme, che esiste ancora, immutata e al tempo stesso spazio metafisico che va oltre la storia. Sopra di essa è posizionata una piccola tavola 10×10 che rappresenta il fatto lì dove è avvenuto, come se fosse una sorta di istantanea. La scelta quasi monocromatica e la pulizia dei segni che strutturano lo spazio in modo equilibrato danno vita, in ogni singola tavola, ad un impianto visivo nitido e capace di rendere ogni evento in modo chiaro. Si è subito rapiti dall’essenzialità con cui sono condotte le figure, che si presentano contornate da una spessa linea nera e campite con colori stesi in modo piatto. Essenzialità che non compromette la resa espressiva delle scene, popolate da personaggi senza volto, le cui movenze sono rese ora da linee curve, ora da linee rette e spezzate. Essenzialità che non nasce per caso, ha alle spalle un forte legame con le Avanguardie storiche europee, alle quali l’artista ha guardato in gioventù, ed è generata da una lunga meditazione, scaturita dal “disegnare, disegnare e disegnare”, pratica necessaria nel lavoro della Martinelli, soprattutto nel campo dell’incisione e della grafica d’arte. In un’intervista dice: “ho sempre avuto una matita in mano e lavorare nel campo delle arti visive è stata una scelta naturale”.
Giovanna Martinelli nasce a Roma nel 1957. Nel 1976, l’anno dopo il suo diploma, fonda la Cooperativa Murales e l’omonimo club jazz in Trastevere nel 1976. Dal 1978 comincia a dedicarsi alla grafica editoriale e all’arte della stampa. A metà degli anni Ottanta frequenta l’Atelier 17 di S. Hayter a Parigi dove si perfeziona nella tecnica di stampa calcografica a colori. Tra il 1990 e il 1993 insegna Arte della stampa presso il Primo Istituto Statale d’Arte di Roma. Nel 2005 tiene dei corsi di incisione a Venezia e a Pécs e nel 2008 presso il KAUS di Urbino. Fa parte dell’Associazione “Painting in Progress” con pittori di diverse nazionalità nord europee e dal 2005 è membro dell’Associazione di scultori ungherese “La Fonderia”. Vive e lavora a Roma.
Ha tenuto mostre personali nelle gallerie Adeas di Strasburgo, Rosaspina di Ascoli, Il sotoportego di Venezia, Arte e Pensieri di Roma, RGB46 di Roma, Istituto Italiano di Cultura, San Francisco, Museo del Duomo, Pécs (Ungheria), L.i.art, Roma,
Tra le molte mostre collettive: Salon de Mai, Parigi 1988; “L’Air du Temp”, Montivillers-Le Havre 1990; “XLVIII Mostra Nazionale d’Arte Contemporanea”, Termoli; “VI° Triennale Mondiale de l’Estampe Petit Format”, Chamalières; “Omaggio a Vlado Gotovac”, Zagabria; Biennale dell’incisione contemporanea, Bassano del Grappa; Accademia di Ungheria – “omaggio ad Amerigo Tot”, Roma; “Ultra Fines” Maschio Angioino, Napoli; “Framment/azione” BauArtBasel, Basilea: E’ presente in diverse collezioni pubbliche e private: Pinacoteca Comunale di Termoli (CB); MUSMA di Matera; Hotel Albornoz Spoleto (PG); Pinacoteca d’Arte contemporanea di Lipik (Croazia); Museo arte contemporanea di Zagabria, Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea Lorenzo Viani di Viareggio, Sunshine International Art Museum di Pechino, Calcografia Nazionale, Roma
In occasione della Via Crucis, sarà possibile vedere, nelle sale del MIG. Museo Internazionale della Grafica, le incisioni di Ossip Zadkine per “Les Travaux d’Hercule” di Euripide e “Sept Calligrammes” di Guillaime Apollinaire, e l’opera grafica di Achille Perilli dal 1966 al 2010.
Le 14 stazioni della Via Crucis, dopo la processione, verranno allestite in una delle sale del MIG e rimarranno esposte fino all’1 giugno 2014 insieme a un gruppo di nuove incisioni