Un incontro-aperitivo con il presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo e il candidato sindaco del centro-sinistra Salvatore Adduce per sostenere la candidatura di Matera a capitale europea della cultura e poi tutti al cinema per seguire la prima proiezione di Basilicata coast to coast, il primo film che racconta la Basilicata diretto da Rocco Papaleo, lucano di Lauria impegnato per la prima volta nel doppio ruolo di attore e regista. Papaleo è arrivato nella città dei Sassi in compagnia di altri due attori protagonisti, il cantautore Max Gazzè e l’attore Paolo Briguglia. Gli attori hanno firmato qualche autografo ai fans e quindi si sono accomodati in piazza per sorseggiare un prosecco dopo aver scambiato qualche battuta con De Filippo e Adduce. Una conferenza stampa piuttosto breve nella quale comunque siamo riusciti a strappare qualche battuta ai protagonisti. Papaleo, particolarmente entusiasta di presentare il film che racconta la Basilicata nella città di Matera, ha ribadito con orgoglio l’appartenenza a questa terra, che ancora oggi molti non conoscono e che risulta persino difficile raggiungere. Max Gazzè nel film interpreta un muto e anche in conferenza stampa è stato di poche parole. “Nel film non sono nè un cantante, nè un parlante. Voglio ringraziare di cuore Papaleo per avermi invitato a far parte di questo progetto. Matera non la scopro oggi: quando ero piccolo alcuni amici venivano qui e poi si trasferivano al mare a Scanzano”. Sorpreso dalla bellezza del paesaggio lucano anche Paolo Briguglia. “Questo film mi ha permesso di conoscere tanti posti stupendi della Basilicata, prima di partecipare a questa produzione cinematografica conoscevo solamente Matera. Credo che questo film rappresenta la Basilicata nel suo spirito e nella sua bellezza”. Quindi il trasferimento al Comunale e prima di spegnere le luci in sala Rocco Papaleo ha invitato sul palco anche Antonio Andrisani, l’unico attore materano che ha partecipato a Basilicata coast to cost interpretando il ruolo di un prete. Visibilmente emozionato, Andrisani ha ringraziato Papapelo “per quella telefonata con la quale ha ufficialmente comunicato il suo inserimento nel cast del film e ha confessato che questa esperienza resterà uno dei regali più belli tra quelli ricevuti nel corso della sua vita”.
Basilicata coast to coast è una classica commedia all’italiana in cui la musica diventa la colonna sonora di un viaggio a piedi condotto da costa a costa, da Maratea a Scanzano dai quattro componenti di una emergente band lucana. Giovanna Mezzogiorno nel ruolo di una giornalista, accompagna Papaleo, Bruguglia, Gazzè e Gassman a scoprire tutte le ricchezze storiche, naturali, paesaggistiche ed enogastronomiche della nostra terra. Basilicata coast to coast vi aspetta al cinema Comunale.
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SOSTEGNO DEGLI ATTORI DI BASILICATA COAST TO COAST A MATERA CAPITALE EUROPEA DELLA CULTURA NEL 2019
Anche gli attori del film “Basilicata coast to coast” Rocco Papaleo, Alessandro Gasmann, Giovanna Mezzogiorno, Max Gazzè, Paolo Briguglia condividono la necessità che la Basilicata venga promossa a livello internazionale attraverso la candidatura di Matera a Capitale europea della cultura 2019 e attraverso un ricco programma di iniziative, ad essa collegate, nel campo artistico, letterario, musicale e cinematografico.
In linea con questo percorso gli attori saluteranno il presidente della Regione, Vito de Filippo, e il candidato sindaco del centrosinistra, Salvatore Adduce, nel corso di un incontro informale che si terrà venerdì, 9 aprile, alle ore 18, al bar Tripoli, in piazza Vittorio Veneto.
IL FILM BASILICATA COAST TO COAST A MATERA CON GLI ATTORI PROTAGONISTI NEL CINEMA COMUNALE
Uscirà il 9 aprile in tutte le sale cinematografiche italiane il film “Basilicata – Coast to Coast”, pellicola che segna l’esordio alla regia di Rocco Papaleo, attore lucano originario di Lauria e noto per aver interpretato commedie come I laureati di Leonardo Pieraccioni, Ferie d’agosto di Paolo Virzì, e Il Barbiere di Rio di Giovanni Veronesi.
Basilicata-Coast to Coast è un road movie prodotto dalla Eagle Pictures.
Dietro la macchina da presa c’è l’attore Rocco Papaleo che ha scelto nel cast il cantante Max Gazzè, un “esordiente” nel ruolo di attore, Alessandro Gassman, Paolo Briguglia, Giovanna Mezzogiorno, Claudia Potenza, Michela Andreozzi, Antonio Gerardi, Augusto Fornari e Gaetano Amato.
Al centro della pellicola c’è un viaggio che un gruppo di musicisti intraprende per partecipare al Festival del teatro-canzone di Scanzano Jonico, attraversando a piedi la Basilicata, dal Tirreno allo Ionio. Un viaggio che avrà per tutti un valore “terapeutico”…
ll trailer del film
TRAMA DEL FILM BASILICATA COAST TO COAST
Il film diretto da Rocco Papaleo è stato girato in Basilicata e racconta di questo viaggio da una costa all’altra della Basilicata fatto a piedi.
Il soggetto è stato scritto da Rocco Papaleo e Valter Lupo. I protagonisti: Nicola Palmieri, chitarra e voce. Salvatore Chiarelli, tromba. Rocco Santamaria, percussioni. Franco Cardillo, contrabbasso.
Da ragazzi erano una band di provincia, adesso sono un professore di matematica, un tabaccaio, un falegname e un attore. Non suonano insieme da più di dieci anni. Ma la passione mai spenta per la musica, riaffiora in una calda estate lucana, così che i quattro musicisti amatoriali, decidono di rimettere su il gruppo per partecipare al festival del teatro-canzone di Policoro.
I quattro amici sono di Maratea e per andare a Policoro devono attraversare tutta la Basilicata, dalla costa tirrenica a quella ionica. Niente di che, un centinaio di chilometri, che con la superstrada si percorrono in poco più di un’ora. Ma i nostri musicisti hanno pensato bene di non prendere la superstrada, e nemmeno l’automobile: a Policoro ci andranno a piedi e non ci metteranno un’ora e mezzo, ma dieci giorni.
“Basilicata coast to coast” è il racconto della loro incredibile impresa, un viaggio denso di imprevisti e di incontri rocamboleschi, seguendo strade alternative, sullo sfondo di paesaggi rurali intatti, sfiorando paesini dimenticati dal tempo. Con loro porteranno il minimo indispensabile, due tende da campo, una scorta di viveri e gli strumenti musicali. Il tutto caricato su un carretto trainato da un mulo. Durante il viaggio proveranno le canzoni da fare al festival, magari esibendosi in concertini occasionali nei paesi che via via incontreranno. Si fermeranno a dormire lungo la strada, allestendo dei bivacchi improvvisati.
L’idea, un po’ strampalata e un po’ poetica, né più e né meno di loro, è quella di regalarsi dieci giorni in cui staccare completamente con la quotidianità delle proprie vite… Niente giornali, telefonini, comfort… Per provare a spegnere il rumore di fondo in cui sono (siamo) costantemente immersi, e per sentire se sotto quel rumore, che ovunque è lo stesso, esista ancora un suono autentico, arcaico, quello delle loro radici, della loro terra.
Ad accompagnarli lungo il viaggio c’è anche una donna, una giovane giornalista, Tropea Limongi, costretta dal piccolo network locale in cui lavora a fare un reportage dell’avventura. Un lavoro che inizia di malavoglia e la pone in aperto contrasto con i quattro musicisti, che trova insulsi e velleitari e di cui non condivide minimamente la poetica naive.
Ma durante il viaggio molte cose cambieranno.
In un finale sorprendente e tragicomico, i protagonisti di questa storia, mancano clamorosamente l’appuntamento con il festival. All’ultimo sbagliano strada, si perdono, e quando arrivano a Policoro ormai è notte fonda e tutto è finito.
L’amarezza però dura solo un istante, il viaggio non è stato inutile, per tutti ha rappresentato il giro di boa della propria vita. Qualcuno ha trovato l’amore, qualcun altro la forza per liberarsi da un passato ingombrante, qualcun altro ancora il coraggio di gettare il cuore oltre l’ostacolo. Quelle che arrivano a Policoro non sono più le stesse persone che erano partite da Maratea. Il loro è stato prima di tutto un percorso interiore, e poco importa se hanno mancato l’arrivo.
Come certe volte accade nella vita, proprio sbagliando strada, perdendosi, si finisce per trovare se stessi.
L’intento di Rocco Papaleo è quello di fare un film sul sud da cui proviene, cosi come lo guardava da giovane, con la sua capacita di fare ed inseguire sogni, la voglia e la possibilità di cercare un cambiamento, la leggerezza poetica di cui è capace.
LE RIPRESE DI BASILICATA COAST TO COAST DI SCANZANO JONICO
Da lunedì 21 settembre e per una settimana intera il centro storico di Scanzano Jonico ha ospitato le riprese del film “Basilicata coast to coast” per la regia di Rocco Papaleo con Alessandro Gassman, Giovanna Mezzogiorno, Max Gazzè e lo stesso Papaleo. L’amministrazione Comunale di Scanzano ha messo a disposizione della produzione del film Piazza Gramsci allestita con un palco dove sarà girata una delle scene conclusive, oltre a dare il supporto necessario per agevolare il lavoro e la permanenza del cast e della produzione cinematografica.
Basilicata coast to coast è una commedia musicale, un viaggio denso di imprevisti e di incontri rocamboleschi che porta una combriccola di musicisti a mettersi in cammino al ritmo delle loro strofe musicali per partecipare al Festival del teatro-canzone di Scanzano Jonico, attraversando a piedi la Basilicata, dal Tirreno allo Ionio, lungo il tragitto che dà il titolo al progetto. Il viaggio avrà un valore terapeutico. Una squisita commedia corale, picaresca e canterina, malinconica e stralunata, che tra gag esilaranti, sagaci dialoghi e amare constatazioni di vita, prende quota per crescere ininterrottamente fino all’epilogo a sorpresa.
“Il mio intento –afferma Rocco Papaleo- è fare un film sul Sud da cui provengo, cosi come lo guardavo da giovane, con la sua capacita di fare ed inseguire sogni, la voglia e la possibilità di cercare un cambiamento,la leggerezza poetica di cui è capace. Mi piacerebbe che questa storia si proponesse come specchio in cui i miei conterranei possano guardarsi e scoprirsi diversi da come una certa filmografia, che per altro apprezzo tantissimo, giustamente ci dipinge, sento che la gente ha bisogno di essere stimolata dalla poesia per uscire da una depressione che l’attanaglia e ne inibisce le potenzialità”.
BIOGRAFIA DI ROCCO PAPALEO
Rocco Papaleo nasce a Lauria in provincia di Potenza, crescendo in Basilicata fino ai 18 anni quando abbandona il meridione puntando l’Università di Roma. Attore dalle spiccate potenzialità comiche esordisce a teatro nel 1985 con “Sussurri rapidi” sotto la regia di Salvatore Mattia, dando impulso a una carriera che lo vedrà nel mezzo tra palcoscenico, piccolo e grande schermo. L’esperienza che però forse più di tutte condizionerà la sua carriera è legata alla televisione dove recita in due diverse serie quali Classe di ferro diretto dal grande Bruno Corbucci e Quelli della speciale fino al 1994, anno nel quale esordisce sul grande schermo al fianco di Stefania Sandrelli e Sergio Castellitto, sotto la direzione di Francesca Archibugi per il film Con gli occhi chiusi. Passano gli anni e Papaleo continua ad aggiungere tasselli e sfaccettature al suo personaggio, sempre ben delineato e trasparente grazie soprattutto a una eccellente caratterizzazione fisica e mimica in grado di ispirare simpatia e sentimento a prima vista. Un anno dopo è infatti ancora impegnato sul grande schermo, che sembra catturare definitivamente tutte le sue energie e attenzioni, per il film di Paolo Virzì Ferie d’agosto, mentre nel 1996 partecipa per la prima volta a un film di Leonardo Pieraccioni, I Laureati, dando vita a una duratura collaborazione. La fine degli anni novanta passa attraverso apparizioni in film di registi emergenti come I virtuali, Cresceranno i carciofi a Mimongo e Cinque giorni di tempesta, alternati a pellicole più importanti come Il barbiere di Rio, con Diego Abatantuono, Del perduto amore e Viola bacia tutti.
Il nuovo millennio si apre invece con un ritorno al piccolo schermo che lo vede impegnato in una fiction intitolata Padre Pio fra cielo e terra. La versatilità, unita allo spiccato talento comico, gli consentono nell’arco della carriera, di interpretare un notevole numero di personaggi a volte marginali o di sostegno e altre volte, invece, maggiormente densi e carichi di visibilità, come nel caso di Cuore di donna di Franco Bernini con Sabrina Ferilli e Renato Mori. Nel 2003 torna a collaborare con Pieraccioni partecipando a Il paradiso all’improvviso, seguito due anni più tardi da Ti amo in tutte le lingue del mondo. Ma l’unione con Pieraccioni non è certamente l’unica prospettiva per un attore come Papaleo, che da dietro il riflesso di un paio di occhiali consuetamente rotondi e offuscanti ha saputo dimostrare a tanti i margini del suo personale miglioramento. In questi anni, infatti, partecipa a un elevato numero di film quali ad esempio Il pranzo della domenica, Volesse il cielo, Il trasformista, Giornalisti, Cuore contro cuore, Non prendere impegni stasera e Commedia sexy, prima di tornare, nel 2007 al fianco dell’amico Pieraccioni per Una moglie bellissima.