Da giovedì 20 marzo le telecamere della Blu Video si accenderanno nella città dei Sassi per girare il video del primo singolo di Praise, il nuovo cd del sing jay materano Bobo Sind. Ritorna così alla ribalta la musica “reggae e new roots” made in Matera. A lanciare il nuovo cd Praise, che si avvale della collaborazione di un’altra band materana, i Patchanka Soledada e di due special guest, Momo e Vendetta, sarà una canzone dedicata alla figura della mamma. Dopo aver curato il videoclip della Frangetta dei Sassi, il singolo In Fondo della rock band Le Mani e “tu sei la più bella del mondo” per i Patchanka Soledada, la Blu Video ha deciso di valorizzare un’altra risorsa musicale materana, quella genuina di Bobo Sind. Il video sarà curato dal regista Geo Coretti, con fotografia di Toni Notarangelo e montaggio di Uccio Mastrosabato, i tre soci della Blu Video. I particolari e le immagini del nuovo videoclip di Bobo Sind dedicato alla mamma saranno presentati in anteprima on line sul nostro portale telematico www.sassilive.it
MIchele Capolupo
Bobo Sind è un buon sing jay materano, ha sposato con molta convinzione lo stile new roots, riscuotendo un buon risultato artistico. Il lavoro è un cd autoprodotto intitolato Gridano Sottovoce, composto da 8 tracce tra cui “Intro – Dalle Grotte” è una strumentale suonato con percussioni direttamente dall’artista. Gli altri pezzi sono composti su basi jamaicane, i testi toccano sia temi sociali, che spirituali. In La Kep Nan’v Aiut sul Ting’ a ling’ riddim si parla delle tante ingiustizie che negli ultimi anni hanno sporcato la penisola. Rim ‘Sis’ Au Reggae, è una lirica spontanea che racconta di come cantare su una version può creare uno stato d’animo positivo specie se le rime sono coscienti e mirate. Sul One to one riddim, Bobo Sind canta di ciò che ci sta intorno specie della meschinità di alcuni uomini che gridano sottovoce, una lirica di speranza per il futuro dell’umanità. In Per la meditazione sullo Shanti riddim, è una traccia antiproibizionista, bello all’interno il dialogo immaginario con un ispettore che ha appena colto sul fatto un ragazzino! Tin’ da Pnzè invita i giovani a non abbracciare le armi, non solo quelle legali dell’esercito, ma anche quelle fornite sotto banco dalla mafia. Vieni nella dancehall, così inizia Nella Dancehall un tributo alle serate reggae fatte nella città dei Sassi ad una ad una tutte le crew sono chiamate in causa. L’ultima traccia, Non ti abbattere è una combination sul Drop leaf riddim con Pedro Wadada cantante dei Patchanka Soledada, un testo cosciente che colpisce dal primo ascolto, da far ascoltare a tutti quei ragazzi che basta poco per farli finire in depressione…
Il lavoro che abbiamo appena recensito è datato 2005 neanche un anno dopo e la voce di Bobo Sind è stata nuovamente registrata in un altro lavoro, Live in Matera 2006, in occasione della festa dell’arte e della creatività studentesca. Silecta per l’occasione Gennaroots, oltre ai pezzi di cui sopra, ci sono due inediti: Soli io e te, canzone d’amore cantata in combination con l’ottima voce di Marjas e Come te, Matera che riprende il vecchio rocksteady marleyano di “Thank you lord” in cui si parla della sua città e dei problemi come l’emigrazione. Entrambi i dischi sono consigliati agli appassionati di reggae italiano e del new roots, una voce travolgente che rende bene sia in studio che dal vivo.
Ora è pronto il suo nuovo lavoro, si chiamerà Praise e sarà “fuori” ad aprile, come annuncia lo stesso artista nel my space. Tra gli artisti che hanno collaborato al nuovo cd di Bobo Sind figurano la band ska-reggae materana Patchanka Soledada e due special guest del reggae-style, Momo e Vendetta.
La scheda del suo my space
Locuratolo Salvatore nato e cresciuto nella incantevole “CITTA’ DEI SASSI” , MATERA, ammalatosi di reggae circa nel 1997, non e` ancora guarito ma la cosa davvero grave e che non cerca, anzi rifiuta caparbiamente qualsiasi cura. Infatti nonostante la mamma abbia dichiarato:” mio figlio guarira` presto, ci fa sperare il fatto che oltre a frequentare l’universita` ora ha anche aperto un’attivita` di tipo turistico-sportivo-culturale….” vogliamo dimostrarvi come questo sia solo un bluff, una subdola strategia messa in atto da questo pericolosissimo soggetto che mira al contagio dell’intera popolazione mondiale; Bisogna infatti considerare che questo soggetto, dal momento in cui si e` ammalato, ha usato ogni mezzo a disposizione per contagiare chiunque venisse a contatto con lui; Prima semplicemente parlando di RASTA e REGGAE a casa, a SCUOLA ed in piazza, poi suonando le percussioni ed iniziando molti a queste ultime (insegnando loro gratuitamente) e per finire cantando in STRADA spesso improvvisando….facendo FREESTYLE su qualsiasi tipo di base: roots, hip hop, reggae, bashment e drum & bass. RISULTATO?
Devastante l’impatto di questo primo contagio! Molti sono infatti coloro chenon possono negare di essersi ammalati grazi…cioe` scusate…a causa sua( molti lo negano perche` malati anche di altro, ma potrebbero confermarlo le loro mamme che ricordano benissimo la causa della malattia dei propri figli e non solo) e` cosi` che a matera sono nate tante altre crew e tanti altri malati di reggae. Ma tutto cio` e` appena l’inizio! Ed infatti NEL 2005, contando sulle sue proprie ed uniche forze e sul sostegno di altri malati cronici come lui, da` alla luce il suo primo album “GRIDANO SOTTOVOCE”. E’ la svolta, il contagio all’interno della citta` e` incredibile perche` non si ammalano quelli che gia` erano a rischio ma sopratutto quelli che non avrebbero mai pensato di ammalarsi. E’ indubbio infatti, che il reggae di BOBO SIND si sente in luoghi di aggregazione che , paradossalmente, non sono le dancehall reggae materane (NEMO PROFETA IN PATRIA), ma proprio questo e` il vero dato importante, e direi preoccupante se si pensa che addirittura molte mamme si ricredono e comprano il cd(si comincia sempre con un cd per poi ammalarsi irrimediabilmente). Dopo questo cd molti cercano di combattere il contagio attaccando direttamente il nostro soggetto, dipingendolo come un “ cattivissimo esempio” al fine di boicottarlo ed al fine di sminuirlo, riducono il suo messaggio a quello di uno sballato delinquente che spinge i ragazzi a drogarsi e ad insultare la polizia. Questi tentativi risultano vani anzi, sortiscono l’effetto contrario. Infatti, NEL 2006, Bobo Sind viene invitato ad esibirsi alla “FESTA DELL’ ARTE E DELLA CREATIVITA’ STUDENTESCA” e di fronte allo stupore di molti, ad accorrere sono intere famiglie e ragazzi/e di qualsiasi eta`. Cosi`, in un clima surreale ed inaspettato, tutt’altro che persuaso a cambiare tono, il nostro soggetto non si fa sfuggire l’occasione per inveire pubblicamente contro il potere e contro i suoi servi, stimolando i presenti a riflettere, prendere coscienza e ribellarsi. Serata indimenticabile che fa contentissimo il nostro malato di reggae, il quale, in omaggio alla massiccia presenza e calorosa risposta del pubblico, decide di produrre il suo secondo album, integralmente registrato dal vivo ed intitolato “LIVE IN MATERA 2006”: RISULTATO?
Ancora piu` contagio nella citta’, ancora piu` malati seguendo l’invito di Bobo Sind, si recano nelle dancehall per ascoltare del buon reggae, molte altri ancora cominciano addirittura a farlo. Fino ad ora quindi, abbiamo potuto dimostrare come il soggetto affetto da tale malattia sia convinto che la musica REGGAE sia un MEZZO DI LOTTA e per questo ritiene il contagio, non solo giusto, ma addirittura necessario.
(ATTENZIONE PERO’ STIAMO PARLANDO DEL VERO MALATO DI REGGAE CIOE’ QUELLO CHE E’ CONTENTO SE IL SUO REGGAE “DA FASTIDIO”, COLUI CHE E’ SODDISFATTO SE IL SUO REGGAE E’ RITENUTO PERICOLOSO, NON STIAMO PARLANDO DEL REGGAE CHE FANNO I “GIULLARI DI CORTE”).
Siamo NELL’ APRILE 2007, quando, ormai ammalato gravemente Bobo Sind decide di partecipare alla 1° edizione del concorso per videomaker “FATEVI I CORTI VOSTRI” proposto dal circolo culturale “I Basilischi” e dalla Mediateca Provinciale di Matera. Una nuova esperienza che lo vede determinato e speranzoso. Il nostro malato di reggae infatti, dovendo ancora una volta contare sulle sue poche risorse e sui suoi limitati mezzi, ma anche in sintonia con lo spirito di “AMATORIALITA’” della manifestazione, non solo interpreta il suo brano ma, si improvvisa anche regista e realizza un VIDEO intitolato “COME TE MATERA” che evidenzia come lo storico problema dell’esodo dalle bellissime citta` del sud e da Matera, sia tutt’oggi irrisolto ed invita tutti i suoi conterranei a “ non andare altrove “ ma “ lotta qui` per un giorno migliore”. RISULTATO?
Il video consegue il 2° POSTO nella categoria videoclip ed ottiene una
“MENZIONE SPECIALE A SALVATORE LOCURATOLO PER “COME TE MATERA” PER AVER REALIZZATO UN’ALTERNATIVA MUSICALE ALL’ANTICA TRADIZIONE POPOLARE MATERANA, CREANDO UN’INNO CHE NASCE DAL PROFONDO DELLA GRAVINA A TESTIMONIANZA DEL LEGAME AFFETTIVO CON LA SUA CITTA’ ”. MATERA 19/ 05/ 2007.
Sulla scia di quest’altro “riuscito” lavoro, apprezzato dalla “materanita`” per la sua genuinita` e semplicita`, ma anche per l’importanza ed attualita` del messaggio, Bobo Sind decide di partecipare, NEL LUGLIO 2007, alla 1° edizione dello SMART MUSIC FESTIVAL, un’ evento organizzato dall’ ass. Culturale map art , al quale aderiscono altri 19 gruppi musicali esordienti per una competizione con tanto di giuria qualificata che giudica la presenza scenica , l’originalità e la tecnica…
RISULTATO?
Ancora una volta il 2° POSTO, ma comunque un’ottimo risultato, il nostro malato di reggae infatti, coglie l’occasione per presentare due nuovissime canzoni e poi chiudere con “come te matera” in uno scenario magico e spettacolare che solo i meravigliosi ed unici sassi possono offrire. Alla fine di tutto cio`, VI RACCOMANDO di stare alla larga da questo PERICOLOSISSIMO SOGGETTO, perche` il contagio e` facilissimo e sopratutto, se avete intenzione di fermarlo, STATE ATTENTI perche` con i malati di reggae SI RISCHIA LA VITA….ah….e per concludere, dato che e` in arrivo il suo prossimo album, concentratevi a pensare a qualche soluzione realmente valida e non perdete tempo a cercare di spingere i nuovi malati, ad un reggae meno ribelle e pericoloso attraverso la promozione dei famosi “giullari di corte”, credetemi, non funzionera` per molto!!!
No Business, No Slackness, only righteousness against Wickedness