Nel 2003 un attacco febbrile, nel 2010 un malore. Se fosse superstizioso, Sergio Cammariere potrebbe rinunciare nei prossimi anni anni alle sue performance nel teatro Duni di Matera. Vi spieghiamo cosa è accaduto nella serata di mercoledì 14 aprile al teatro Duni. Il concerto annunciato dal Festival Duni con Sergio Cammariere e l’orchestra della Magna Grecia dovrebbe partire alle ore 21 ma intorno alle 21,30 una voce fuori campo annuncia che il pubblico dovrà attendere ancora qualche minuto per “problemi tecnici”. Alle ore 22 il direttore artistico Saverio Vizziello e il maestro Piero Romano “confessano” al pubblico che Cammariere è rimasto bloccato in albergo perchè “non sta bene ma la moglie ha chiesto altri dieci minuti di tempo prima di annullare lo spettacolo”. Nella camera d’albergo arrivano un medico e un ristoratore. Con una puntura miracolosa e un piatto di orecchiette, pomodoro e basilico preparato da Misha, Sergio Cammariere riacquista le forze necessarie per salire sul palcoscenico del teatro Duni intorno alle 10,15. Il pubblico apprezza lo sforzo e saluta l’arrivo del cantautore con un grande applauso. Sergio Cammariere sale sul palcoscenico, si scusa per il notevole ritardo ma prova subito a ripagare l’attesa con una strepitosa performance strumentale al pianoforte. Per la tappa materana di “Carovane” Sergio Cammariere è circondato dalla sua band e dall’orchestra della Magna Grecia, diretta dal maestro Paolo Silvestri. La “situation”, come viene definita da Cammariere l’esibizione dal vivo è assicurata da Amedeo Ariano alla batteria, Luca Bulgarelli al contrabbasso, Bruno Marcozzi alle percussioni, Olen Cesari al violino, Fabrizio Bosso alla tromba e al flicorno, Sanjay Kanja Banik al tabla, Michele Ascolese alla chitarra elettrica, alla chitarra acustica e al bouzuki. Sono insieme da quindici anni, una garanzia per chi ha deciso di ascoltare la musica di Cammariere. La tromba di Fabrizio Bosso, la chitarra di Michele Ascolese e i suoni etnici della tabla di Sanjay Kanja Banik rendono ancora più affascinante l’atmosfera di “Carovane”, un viaggio musicale che rappresenta un mix tra i suoni jazz e la musica del mondo. Dal nuovo album sono estratti “Senti”, “I Quadri di ieri”, “Storia di un tale”, “La forcella del rabdomante” “Carovane” “La mia promessa” e “La rosa filosofale”, brano strumentale che apre il concerto. Carovane non può naturalmente dimenticare i grandi successi di Sergio Cammariere, come “Sorella mia”, “L’amore non si spiega”, “Tutto quello che un uomo”, tutte riarrangiate e rivestite di nuovi colori.
Per il bis Sergio Cammariere sceglie Estate, una straordinaria composizione di Bruno Martino. L’attesa di oltre un’ora è stata ampiamente ripagata da un concerto raffinato di Sergio Cammariere, che ha potuto apprezzare anche la professionalità dell’orchestra della Magna Grecia.
Michele Capolupo
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